In Sardegna volano le pratiche ammesse del superbonus 110% (+81%) e raddoppia l’ammontare delle detrazioni (+105%). Investimenti arrivati a 115milioni di euro.
Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Edilizia Sardegna): “Buone notizie per il comparto ma burocrazia e mancata proroga al 2023 frenano ancora imprese e cittadini”.
Dal decreto semplificazioni bis in arrivo novità importanti.
Sono buone le notizie che arrivano per l’edilizia sarda dal periodicomonitoraggio che Confartigianato Edilizia Sardegna effettua sul Super
Ecobonus 110%, sui dati forniti dell’ENEA sulla distribuzione
territoriale degli interventi.
Infatti, in 45 giorni, tra la fine da metà maggio alla fine di giugno,
l’analisi ha rilevato una crescita dell’81,2% delle pratiche, passate
dal 451 a 817, e una impennata dell’ammontare ammesso a detrazione del
105,4%, passato da 56 a 115milioni di euro. Boom anche del valore
degli interventi passati da una media di 126mila e arrivati a 141mila.
A livello nazionale, in questi 45 giorni, sono cresciute sia le
pratiche (+122%, da 10.914 a 24.147), sia l’ammontare a detrazione
(+160%, da 1 miliardo 328 milioni a 3 miliardi 452 milioni). 140mila,
è invece la media di detrazione per intervento.
In questi primi 11 mesi di vita della norma, crescono gli interventi
nei condomini, passati dal 9,5% all’11,18%, mentre diminuiscono
leggermente sia quelli nelle unità immobiliari indipendenti, passati
dal 37,5% al 37,21, sia quelli negli edifici unifamiliari (come le
ville), passati dal 52,8% agli attuali 51,61%.
“Quelli che arrivano da questa importante norma, per le imprese
isolane delle costruzioni, sono segnali veramente positivi – commenta
Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – il
trend è robusto e fa ben sperare per i prossimi mesi. Anche in
considerazione del fatto che oltre agli investimenti diretti, a
corollario delle realtà edili e dei lavori che effettuano, c’è tutto
un mondo di altre imprese che lavorano con il settore come, per
esempio, quelle dell’autotrasporto, dei servizi vari o di smaltimento
inerti”. “Questi dati, in ogni caso, non ci devono far dimenticare
come il vero problema del bonus 110% sia la burocrazia – continua
Meloni – secondo una nostra recente indagine, il 52,3% delle imprese
contattate segnala il ritardato inizio delle attività a causa di
problemi burocratici, legati per esempio a sanatorie mentre il 42,5%
ha indicato la mancata risposta di uffici comunali e pubbliche
amministrazioni. La quota di imprese che segnalano la mancata risposta
degli uffici pubblici nei comuni con oltre 10mila abitanti, è del
71,6%, doppia rispetto al 36,9% rilevato nei comuni più o meno
piccoli, con meno di 10mila abitanti”.
Il comparto regionale sardo delle costruzioni, è rappresentato da
29mila realtà, di cui oltre 15mila (il 51%) artigiane.
L’85,8% di queste ultime, appartengono al comparto delle costruzioni, mentre il
restante 14% a quello del manifatturiero come i produttori di prodotti
in legno, terracotta, calcestruzzo, gesso, elementi in metallo e
tagliatori di pietre. Il sistema, complessivamente, offre lavoro a 48
mila addetti, che nel 47,3% (22.714 lavoratori) dei casi sono occupati
in imprese artigiane del settore
Secondo l’Associazione Artigiana, l’impulso del superbonus potrebbe
rafforzarsi, dopo che il DL Semplificazioni ha recepito proprio le
indicazioni di Confartigianato. Infatti, grazie alle modifiche
suggerite dall’Associazione Artigiana in Parlamento, potrà essere più
facile avviare i lavori dal punto di vista burocratico: sarà
sufficiente la presentazione della CILA anche per gli interventi
ammissibili al superbonus che riguardano le parti strutturali degli
edifici o i prospetti e, nel caso di opere già classificate come
“attività di edilizia libera”. Si parla, ad esempio,
dell’installazione di caldaie o finestre. Ancora, nel caso di varianti
in corso d’opera queste sono comunicate a fine lavori e costituiscono
integrazione della CILA presentata e non è richiesta, alla conclusione
dei lavori, la segnalazione certificata di inizio attività. Quella che
riguarda l’inizio dei lavori non è l’unica semplificazione. Secondo il
testo della legge, nel caso in cui vengano riscontrate delle
irregolarità «meramente formali che non arrecano pregiudizio
all’esercizio delle azioni di controllo», non ci sarà la decadenza
delle agevolazioni fiscali limitatamente alla violazione od omissione
riscontrata». Nel caso, invece, in cui le violazioni riscontrate
nell’ambito dei controlli da parte delle autorità competenti siano
rilevanti ai fini dell’erogazione degli incentivi, la decadenza dal
beneficio si applica limitatamente al singolo intervento oggetto di
irregolarità od omissione.
Per Confartigianato, il traino del superbonus si inserisce nello
stimolo di più lungo periodo sul settore delle costruzioni determinato
dagli interventi del PNRR.
In chiave settoriale, il 41% del crescita
del valore aggiunto indotto da tutti gli interventi del PNRR si
concentra nella filiera dell’edilizia – interessando 992 mila imprese
e 2,2 milioni di addetti a livello nazionale– con un contributo alla
crescita delle costruzioni di 3,3 punti e delle attività immobiliari
di 2,8 punti, seguiti da commercio al dettaglio con 2,7 punti,
commercio all’ingrosso con 1,3 punti e istruzione con 1 punto.
“In ogni caso – continua Meloni – le imprese e i cittadini sono
spaventati dalla mancata proroga dell’incentivo fino a tutto il 2023.
C’è una necessità forte e impellente dato che i ritardi accumulati per
eccesso di burocrazia hanno rallentato l’attività dei cantieri, e
soprattutto nei condomini, richiedono un maggior tempo a disposizione
per iniziare e completare i lavori”. “Confidiamo, quindi, nella
prossima legge di bilancio per queste auspicato un prolungamento –
ricorda Meloni – tuttavia, con la recente approvazione del PNRR, da
parte della Commissione Europea, sono ufficiali le nuove proroghe del
Superbonus 110%. Confermata al 30 giugno 2022 la data di scadenza per
coloro che vogliono usufruire del bonus come persone fisiche su unità
unifamiliari. Prorogata al 30 giugno 2022 anche la possibilità di
accedere al beneficio per interventi edilizi su un edificio di
proprietà con massimo 4 unità immobiliari”. “La scadenza potrà poi
essere ulteriormente allungata di 6 mesi, ovvero fino al 31 dicembre
2022, se per fine giugno 2022 i lavori avranno raggiunto almeno il 60%
del progetto totale – precisa e conclude il Presidente di
Confartigianato Edilizia Sardegna – per i condomini è previsto un
unico termine di scadenza senza possibilità di allungarlo e la data è
quella del 31 dicembre 2022. Confermata anche la possibilità della
cessione del credito del 110% per le spese sostenute nel 2022”.