Mediatore culturale senegalese denunciato. Sono tantissime in Italia, e non soltanto da noi, le utenze telefoniche cellulari che è difficile poter attribuire con certezza ad una persona fisica che ne sia titolare.
Tali schede vengono spesso utilizzate da malfattori di ogni sorta per i loro contatti telefonici, in maniera da poter agire sottotraccia o confondere possibili investigazioni di eventuali inquirenti che li potessero monitorare.In relazione a tale circostanza e ad alcuni spunti investigativi precedenti, i carabinieri della Stazione di Selargius, a conclusione di accurati accertamenti investigativi, hanno deferito in stato di libertà per sostituzione di persona e truffa un mediatore culturale senegalese di 43 anni residente a Cagliari. Dalle indagini svolte sull’immigrato, già destinatario di precedenti denunce, è emerso che dal novembre 2019 al novembre 2020, nel corso di un anno, in qualità di rivenditore di una nota compagnia telefonica, egli aveva attivato, intestandole a ignari cittadini extracomunitari mai soggiornanti in Italia o in area Schengen, quasi 1200 schede SIM.
Nel corso delle indagini è anche emerso che molte delle predette utenze cellulari sono state utilizzate da ignoti soggetti difficilmente identificabili, per compiere truffe su tutto il territorio nazionale.