Ha preso avvio con grande successo l’anteprima della terza edizione della Rassegna Cinematografica “Angolazioni – Visioni di donne fra Sardegna e Africa”.
Lo scorso mercoledì 18 agosto, nel suggestivo sito Nuragico “Coi Casu” a Sant’Anna Arresi è stato messo in scena dall’Associazione culturale “Identirari” lo spettacolo “La notte delle Janas”.
Il pubblico è stato preso per mano in un coinvolgente racconto dedicato ad una delle figure più affascinanti della tradizione sarda: le Janas. In un intrecciarsi di musiche, balli e narrazioni ha preso vita uno spettacolo coinvolgente e molto apprezzato dal pubblico. Dopo il primo appuntamento, l’anteprima della Rassegna, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo con l’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi e il finanziamento della Fondazione di Sardegna, proseguirà a partire da domenica 21 agosto in Piazza del Nuraghe. A partire dalle 21 Claudia Aru indiscussa protagonista del mondo cantautorale Sardo, accompagnerà il pubblico in un percorso musicale dal titolo “Sardigna Caput Mundi“. Lo spettacolo è un vero e proprio viaggio per il mondo che partendo dalla nostra isola incontrerà suoni e contaminazioni da tutti i continenti, compresi i ritmi africani. L’anteprima proseguirà il giorno successivo, sempre alle 21, questa volta presso il Centro di Aggregazione Sociale, con il concerto di Matteo Leone, giovane Bluesman Calasettano, o Cussorgese ad esser precisi, che in gioventù ha vissuto per un anno in Africa. Matteo Leone da anni è entrato di diritto nel panorama musicale regionale, nazionale e internazionale, e durante il concerto percorrerà il suo cammino artistico sino a condurci alle sue ultime esperienze nate dall’esigenza di tornare alle sue origini “afro-calasetane” L’ultimo appuntamento con l’anteprima è previsto per mercoledì 25 agosto alle ore 21, nuovamente in piazza del Nuraghe con l’incontro con la giornalistaTiziana Ferrario che presenterà il suo libro “Uomini. È ora di giocare senza falli“. La Ferrario che nella sua lunga carriera in Rai è stata oltre che conduttrice del TG1 anche inviata in svariate zone di guerra come, per fare due esempi, l’Afghanistan e il Vicino Oriente, nel suo libro scritto con schiettezza e ironia ci aiuterà a capire come riconoscere il maschilismo ai giorni nostri. Per imprevisti e sopraggiunti motivi professionali, la giornalista non sarà presente fisicamente all’evento ma sarà collegata in diretta video.
Dopo questa anteprima ricca e dal grande spessore artistico e culturale, la rassegna ci darà appuntamento dall’8 al 12 settembre dove verranno proposte una ventina di opere cinematografiche tra corti, documentari e fiction che mettono a confronto realizzazioni di donne dell’Algeria, del Camerun, dell’Egitto, del Marocco, della Mauritania, del Ruanda, del Senegal, della Tunisia e della Sardegna. Sempre durante il festival saranno proposte Mostre, Concerti e presentazioni di libri. I dettagli riguardanti il festival saranno approfonditi in un successivo comunicato che sarà nostra cura inviarvi. L’ingresso agli spettacoli sarà libero e gratuito nel rispetto delle vigenti normative anti covid.
CLAUDIA ARU – “SARDIGNA CAPUT MUNDI”Domenica 22 agosto, ore 21
Piazza del Nuraghe
“Un anno di pandemia ha trasformato profondamente il nostro agire. È stato un anno di paura, preoccupazione e situazioni surreali che mai avremmo pensato di vivere. Un anno in cui i viaggi si sono ridotti all’indispensabile e che quindi ci ha obbligato a lavorare con la nostra fantasia come mai prima. È da questa riflessione che nasce il nuovo spettacolo di Claudia Aru dal titolo “Sardigna caput mundi”. Si tratta di un viaggio per il mondo ma che gli spettatori affronteranno stando comodamente seduti. Partendo dalla nostra isola, si toccheranno infatti suoni e contaminazioni da tutti i continenti, portando la Sardegna nel mondo e il mondo in Sardegna. In “Sardigna caput mundi” la lingua sarda e le storie di vicinato intrecciate alla storia della nostra isola incontrano il Delta Blues del Mississipi, il tango argentino, il manouche francese, lo swing newyorkese, i ritmi africani, le sonorità indiane, le pronunce giapponesi, l’allegria dissacrante messicana e tanto altro, in un concerto che vuole essere un’esperienza multisensoriale per rompere gli indugi e riprendere, in qualche modo, a vivere. La Sardegna diventa così l’ombelico del mondo per riabbracciarlo, per aprirsi, per crederci di nuovo, per contaminarsi e contaminare“.
MATTEO LEONE IN CONCERTO
Lunedi 23 agosto, ore 21
Centro di Aggregazione Sociale
“Matteo Leone nasce a Carbonia nel settembre del 1987. Vive e lavora a Cussorgia, frazione di Calasetta. Grazie alla famiglia di tradizione musicale inizia gli studi musicali sin dalla tenera età. Dopo una parentesi di un anno di vita africana (a Nouakchott, in Mauritania), inizia i primi studi nella banda musicale di Calasetta nella sezione percussioni. Dopo il diploma all’Istituto Alberghiero, stagioni lavorative come cuoco in svariati ristoranti in Italia e Europa, continua il suo percorso musicale a Bologna dove scopre il jazz, con particolare propensione alale avanguardie. Successivamente, quando ritorna in Sardegna, si iscrive al conservatorio di Cagliari in batteria jazz. In un incrocio delle strade del Sulcis, (e dove se no?) incontra il diavolo a cui vende l’anima per imparare a suonare la chitarra. Dal giorno investe tutto il tempo nello studio della chitarra e nel blues. Dopo un processo di ricerca della cultura afroamericana in tutte le sue sfaccettature sente il bisogno di tornare alle sue origini. L’Africa e Calasetta. Il Tabarchino, lingua parlata nel suo paese, ne fa cornice. Nel corso della sua carriera Matteo Leone ha girato il mondo partecipando ad importantissimi Festival e con la formazione “Don Leone”, composta da lui e Donato Cherchi, si è aggiudicato l’Italia Blues Challenge 2018″.
TIZIANA FERRARIO – “UOMINI, È ORA DI GIOCARE SENZA FALLI”
Mercoledì 25 agosto, ore 21
Piazza del Nuraghe
“Un libro sugli uomini, finalmente. Da leggere ma anche da usare e condividere in famiglia, al lavoro, con le amiche, composto di liste, questionari e spazi bianchi da riempire, lettere ad alcuni protagonisti dello spettacolo e dell’informazione. Come riconoscere un Maschilista in ufficio? Ha sempre qualcosa da spiegare a una donna, anche se lei ne sa più di lui; quando prende la parola una donna ne approfitta per parlare con il vicino o usare il cellulare; non disdegna ricatti e molestie. In famiglia? Non tollera che la compagna faccia più carriera di lui e le risponde male davanti ai figli o in pubblico. Non abbassa mai la tavoletta del water; non pulisce, al massimo cucina… Un pamphlet ficcante e provocatorio, fotografia della società in cui viviamo (patriarcale e maschilista in ogni suo ambito, dalla politica allo sport all’istruzione alla scienza allo spettacolo al giornalismo all’editoria), ma anche sguardo rivolto al futuro, con il contributo inedito di quelli che l’autrice chiama “uomini nuovi” che hanno girato le spalle al modello machista: Riccardo Iacona, Federico Taddia, Matteo Bussola, Roberto Vecchioni, Frans Timmermans e molti altri di cui ha raccolto la testimonianza“.
Tiziana Ferrario, giornalista e conduttrice televisiva italiana, dopo un’esperienza a Telemilano è stata assunta in Rai nel 1979 dove ha lavorato sino al 2018. Dal 1983 è stata al Tg1, di cui negli anni ha anche condotto molte e importanti edizioni. Ha collaborato a Italia Sera, è stata nella redazione di Uno mattina e ha condotto il Tg dei ragazzi. Come inviata ha seguito grandi eventi internazionali, tra cui i conflitti in Afghanistan ed in Iraq. Tra le sue pubblicazioni: Il Vento di Kabul(2006), Orgoglio e pregiudizi. Il risveglio delle donne ai tempi di Trump(2017) e Uomini, è ora di giocare senza falli!(2020). Nel 2003 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.