L’hanno voluta ribattezzare edizione speciale del Ping Pong Kids 2021 perché in una settimana di attività si sono fuse due manifestazioni che precedentemente venivano svolte in date differenti.
Da una parte il ritrovo tra selezioni freschissime dei Comitati (Summer Camp), dall’altra il tradizionale torneo primaverile noto anche come “Teverino”: unico nel suo genere perché racchiude esercizi motori e competizioni sul tavolo, riservati agli under 11.
Non è da sapersi se la formula abbia fatto centro nelle altre regioni italiane, ma il Comitato FITeT Sardegna, rappresentato dal tecnico Francesca Saiu e dai piccoli atleti Letizia Pusceddu (Torrellas Capoterra) e Nicola Cilloco (Tennistavolo Sassari) è rientrato molto compiaciuto dal centro Centro Federale, presso il PalaTennistavolo “Aldo De Santis ”di Terni. Intanto per il sesto posto finale, a parimerito con il Friuli-Venezia Giulia. E poi, per nulla secondario, ha collezionato un podio grazie al terzo posto di Letizia nelle prove motorie femminili; mentre tra i maschietti Nicola si è piazzato al settimo posto.Nei tornei di tennistavolo Letizia chiude al decimo posto su quattordici partecipanti, mentre Nicola termina diciassettesimo su diciannove iscritti.
Nei primi giorni i protagonisti, di cui un buon 60-70% era alle prime armi, sono stati sottoposti a sessioni di allenamento mattutine e pomeridiane durante le quali, subito dopo gli esercizi di attivazione, hanno effettuato delle rotazioni di mezzora ciascuna, dove si sono cimentati al tavolo, con il cesto, in simbiosi con uno sparring e in proprio con i servizi.
La novità riscontata in questa fase è stata la partecipazione attiva da parte dei tecnici regionali che potevano interagire sia con gli atleti, sia con i referenti federali.
L’ultima parte della settimana che ha preceduto Ferragosto ha lasciato spazio alle competizioni agonistiche.
FRANCESCA SAIU: “SPERIAMO CHE FACCIANO TESORO DI QUESTA ESPERIENZA”
Sempre attenta alle innovazioni, il tecnico regionale Francesca Saiu si è resa conto come diverse sfumature colte a Terni somigliano parecchio a quelle che costituiscono l’intelaiatura degli stage giovanili regionali, coordinati ormai da cinque stagioni consecutive.
Anche tu da un po’ di tempo coinvolgi i tecnici dei vivai sardi..
Più o meno è così. A Terni l’impatto non è stato proprio light: tutti noi avevamo voce in capitolo, affrontavamo in modo continuo quelle che potevano essere le problematiche del ragazzo che stavamo visionando.
Hai percepito qualche novità da importare nell’isola?
Ci sono state delle proposte al cesto con degli esercizi che riproporrò sia nella mia società, sia durante gli stages regionali e che riguardano il posizionamento della palla. Aspetti preliminari riservati proprio a chi è ai primi impatti con la disciplina.
Che dire delle performances degli atleti sardi?
Li ho seguiti abbastanza bene, soprattutto sul tavolo, specie Letizia Pusceddu in quanto sono stata assegnata al settore femminile. Lei è arrivata al terzo posto nelle prove motorie, ma se non fosse stata penalizzata nella prova del salto da fermo, secondo me avrebbe potuto fare anche di più.
Avrai preso molti appunti..
Della situazione ne ho parlato ai responsabili del Torrellas Capoterra, la sua società. Pur essendo piccola, nel contesto del Ping Pong Kids mi aspettavo maggiore competitività. Probabilmente il letargo imposto dal Covid non ha agevolato l’affinamento della sua preparazione. Spero che già dai prossimi giorni venga messa sotto torchio per recuperare rispetto alle altre pari fascia e chiudere in bellezza il suo ultimo anno da categoria giovanissimi.
E poi c’è il maschietto
Nicola Cilloco, pur appartenendo alla fascia d’età più piccola, è stato comunque molto bravo giungendo sesto tra diciannove partecipanti. Di sicuro, nelle prove motorie, è stato penalizzato, specie nel lancio della palla e nel salto da fermo perché rispetto agli avversari più grandetti, fisicamente non era sviluppato quanto loro.
Ma a parte ciò..
Nel complesso mi è piaciuto tantissimo. Ha fantasia da vendere, nel gioco è molto espressivo e nel tavolo si vede eccome. L’unica pecca, dovuta a problemi anagrafici, è la troppa precipitosità che gli fa fare tutto e il contrario di tutto. In compenso ha tante soluzioni da sventagliare. Molte gare le ha perse perché, essendo ancora acerbo, deve imparare a gestire le situazioni che si accavallano, ma le idee su come sbrogliare la matassa erano molto nitide.
Un giudizio complessivo sul binomio Summer Camp-PingPong Kids 2021’
La formula rimane sempre interessante per i bambini che iniziano a familiarizzare con questo sport. È importante che si relazionino con i loro pari e anche l’idea delle prove motorie inducono a ragionare su quanto siano utili nell’economia globale della disciplina. E poi l’affinamento di certe qualità atletiche possono servire al tavolo. La reputo una esperienza importantissima per il bagaglio degli atleti e spero che i nostri due piccoli possano trarne benefici al rientro nelle loro palestre.
Ti sei fatta promotrice di qualche nuova proposta?
Durante le continue riunioni tra tecnici ho suggerito che durante le gare di tennistavolo i ragazzi si gestissero da soli senza l’aiutino degli adulti. Visto il livello, ancora lontano da certi canoni agonistici, ho ritenuto simpatico che le panchine se le facessero tra atleti in un clima sereno e pacifico. Lo spunto è stato accolto solo in parte, nella prima fase di gare. Come temevo, con l’intervento diretto degli allenatori, l’armonia è stata spezzata. Il torneo, all’improvviso, ha assunto i connotati di competizione autentica. Si è assistito a scene deprecabili con genitori “so tutto io” visibilmente invasivi. Fosse dipeso da me avrei bloccato l’andazzo sul nascere allontanando dagli impianti questi personaggi esuberanti e antisportivi.