Un’edizione all’insegna delle “Stelle”, tema e titolo ispirati a Dante nel centenario della scomparsa, e alla Divina Commedia, dove le stelle ricorrono in chiusura di ognuna delle tre cantiche. Gli astri celesti, del resto, hanno da sempre stimolato l’anima e la fantasia di filosofi, scrittori, poeti e musicisti; anche di David Bowie, che alle stelle ha legato il suo personaggio forse più amato, Ziggy Stardust, e brani come “Space Oddity”, “Starman”, “Life on Mars?”, fino al suo album-testamento, “Blackstar”, uscito il 6 gennaio 2016, appena due giorni prima di lasciare questo mondo. E appunto al “Duca Bianco” è dedicato il concerto in programma domani sera (mercoledì 11) a Berchidda: “Heroes“, un progetto presentato due anni fa a Monsummano Terme, in Toscana, e più di recente consegnato alle tracce dell’omonimo album pubblicato (con successo di critica e vendite) dall’etichetta Tuk Music di Paolo Fresu in occasione del suo sessantesimo compleanno. Sul palco, insieme al trombettista, gli stessi musicisti che lo affiancano nel disco, cinque nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale: la cantante Petra Magoni, Francesco Diodati alla chitarra, Francesco Ponticelli al basso, Christian Meyer alla batteria e, al trombone e all’elettronica Gianluca Petrella, che il pubblico di Time in Jazz potrà applaudire ancora sia alla testa del suo gruppo Cosmic Renaissance (venerdì 13, sempre in piazza del Popolo a Berchidda) sia affiancato dal vibrafonista Pasquale Mirra (giovedì 12 a Buddusò).
Sotto il cielo stellato di Berchidda, intorno alla mezzanotte, la musica andrà ancora avanti nella piazzetta di legno accanto al palco centrale di Piazza del Popolo, con il primo appuntamento di Time After Time, lo spazio giornaliero dopoconcerto a cura di Nanni Gaias; il giovane batterista berchiddese con il suo collaudato trio (Giuseppe Spanu alla chitarra e Jim Solinas all’hammond e al piano fender rhodes), in questa occasione inaugurale farà un salto nell’esplorazione della cultura urban isolana, rappresentata a pieno titolo dai Menhir, pionieri del rap in Sardegna, insieme a DJ Kork nel progetto “Iscola Orizinale”, un incontro tra jazz e classici dell’hip-hop.
Ma prima della sua lunga serata a Berchidda, la musica avrà vissuto altri due appuntamenti da non perdere nella giornata di domani (mercoledì 11), entrambi sulla costa nord-orientale sarda. Il primo è la mattina, alle 11, al riparo della pineta di Sant’Anna a Budoni, a pochi passi dal mare, con il trio Floors di Filippo Vignato (trombone, effetti), Francesco Diodati (chitarra) e Francesco Ponticelli (contrabbasso, elettronica), tre musicisti tra i più interessanti della nuova scena jazz italiana. Un trio collettivo, nato da una visione comune improntata alla ricerca di un sound che sovrapponga suoni acustici ed elettronici usati in tempo reale. Lo stesso nome del gruppo evoca una musica su diversi piani, con uno sguardo al minimalismo e alle poliritmie, senza tralasciare momenti più melodici. Il repertorio, composto da brani originali scritti dai tre e da rivisitazioni di pezzi di Paul Motian, Elvis Costello, Enrico Rava e Carla Bley, è stato presentato per la prima volta a Umbria Jazz 2018 e in seguito in un lungo tour europeo che ha toccato alcuni fra i più importanti jazz club.
Nel pomeriggio, alle 18, sarà invece la zona retrostante la spiaggia di Porto Taverna a Loiri Porto San Paolo a ospitare il quartetto di Matteo Pastorino, voce emergente del clarinetto in Europa, nato (nel 1989) e cresciuto in Sardegna ma di stanza a Parigi; con lui, Domenico Sanna al pianoforte & synth, Dario Deidda al basso e Armando Luongo alla batteria, per presentare il suo nuovo progetto, “LightSide”, basato su un repertorio originale per questo inedito quartetto. Dopo due album, “V” e “Suite for Modigliani”, registrati con la sua formazione transalpina, “LightSide” esprime la voglia del clarinettista sardo di riallacciare e rinforzare il legame con le sue origini; immaginare una narrazione musicale dove il movimento, l’emozione, l’intensità, il chiaroscuro, l’interazione e l’equilibrio possano confluire mettendone in risalto il loro lato luminoso.
- Altri appuntamenti in agenda per mercoledì 11
Non solo di concerti è fatto Time in Jazz: come sempre, anche questa trentaquattresima edizione, in pieno svolgimento fino a lunedì 16, propone tanti altri appuntamenti e attività. Si ispira alle suggestioni legate al tema del festival, “Stelle”, la consueta rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu in programma al Cinema Santa Croce di Berchidda, che comincia domani pomeriggio(mercoledì 11) alle 16.30, con un tributo alla figura di David Bowie attraverso la proiezione del videoclip di “Blackstar” e del documentario “David Bowie: last five years”, incentrato, come dichiara il titolo, sugli ultimi cinque anni della vita e della carriera del “Duca Bianco”.
Anche quest’anno Time in Jazz riserva uno spazio dedicato ai libri e alle presentazioni editoriali con gli autori, sotto l’insegna di “Time to Read”: protagonista del primo incontro, alle 19 a Sa Casara, il giornalista Giacomo Serreli che nel suo “Boghes e Sonos” ripercorre sessant’anni di musica isolana.
Una parte sempre più rilevante del festival è dedicata all’educazione musicale dei bambini con l’ampliamento del progetto Time to Children, ideato da Sonia Peana con la collaborazione di Catia Gorie con il patrocinio dell’associazione Il Jazz va a Scuola, sviluppato da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna. Prosegue dunque negli spazi di Sa Casara e nell’adiacente giardino di “Sa colte de s’oltiju” la nutrita serie di laboratori e attività, che domani mattina (mercoledì 11), alle 10.45, vedrà ancora una volta in azione Sara Magon e Clara Zucchetti (già protagoniste, lunedì, del concerto a bordo della nave Corsica-Sardinia Ferries), con le loro voci, ukulele e percussioni, e con un repertorio ispirato alle musiche tradizionali dei più disparati angoli del mondo (per bambini dai 4 ai 13 anni); nel pomeriggio, alle 17, sarà invece il percussionista Pasquale Mirra (che il pubblico del festival potrà applaudire in concerto il 12 a Buddusò con Gianluca Petrella) a guidare un laboratorio di musica e gioco per bambini tra gli 8 e gli 11 anni.
Durante la giornata, sempre a Berchidda, sarà possibile visitare le diverse mostre che anche quest’anno danno lustro al cartellone del festival. Il centro culturale “Pietro Casu”, in piazza del popolo ospita “Jazz Frames“, l’esposizione degli acquerelli di Gaetano Salvemini. A Sa Casara sono esposte invece laCollezione di Arte contemporanea, nata in seno al progetto PAV (progetto arti visive), la mostra “Time to Time” di Alessandra Freguja e Gabriele Lugli, con le fotografie che raccontano la scorsa edizione di Time in Jazz, e “Sguardi sul mondo”, la personale di Alessandra Freguja che raccoglie scatti dei suoi viaggi e incontri in giro per il mondo; sempre a Sa Casara, si possono visitare le mostre che rientrano invece nell’ambito di Time to Children: quella a cura di Fabio Calzia “Matraculas“, musica e gioco nella tradizione sarda tra pedagogia, danza e verso cantato, e le riproduzioni delle tavole del pittore e illustratore Alessandro Sanna per i libri “Crescendo“ e “Nidi di Note“. Sue sono anche le otto opere (più alcuni schizzi) per la copertina e il libretto di “¡30!“, l’album realizzato del 2014 in occasione dei trent’anni del quintetto “storico” di Paolo Fresu.
- Anticipazioni su giovedì 12 agosto
Da isola a isola, dall’Irlanda alla Sardegna: lungo questa rotta ideale si aprirà la giornata di giovedì 12 agosto, alla Chiesa della Santa Trinità di Bortigiadas (ore 11), sulle note dal sapore celtico dell’eclettica violoncellista e polistrumentista irlandese Naomi Berrill, che per l’occasione porterà in dote una “Suite Sardegna”.
Altre atmosfere e altri paesaggi sonori, nelle sonorità etno-jazz evocate dal duo che unisce Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, nel pomeriggio (ore 18) a Buddusò, nei pressi della chiesa di Santa Reparata, che porteranno in scena le sperimentazioni sonore in equilibro tra armonia, ritmo e elettronica, recentemente consegnate alle tracce dell’album “Correspondence”, pubblicato lo scorso giugno dall’etichetta Tǔk Music.
In serata, a Berchidda (21.30) il palco di Piazza del Popolo si prepara ad accogliere uno dei nomi di punta del jazz britannico: il sassofonista e compositore Andy Sheppard in quartetto con Eivind Aarset alla chitarra, Michel Benita al contrabbasso e Patryk Dobosz alla batteria, e con un repertorio che prevede brani del suo nuovo album in uscita prevista nei primi mesi del prossimo anno per la prestigiosa etichetta ECM. Un’alternativa di assoluto valore subentrata al trombettista Avishai Cohen e alla sua band, impossibilitati a essere presenti a causa dell’emergenza pandemica.
La chiusura della giornata è come sempre allo spazio dopoconcerto di Time After Time: ospite, questa volta, un “senatore” della scena musicale sarda, il bassista e compositore Gavino Riva, che presenta in esclusiva il suo nuovo album “Le mappe del Cielo”, accompagnato da Nanni Gaias in quartetto con i partner abituali del suo trio, Jim Solinas (rhodes e hammond) e Giuseppe Spanu (chitarra) affiancati nell’occasione dal chitarrista Gianluca Cadau.
Durante la giornata, altri eventi animano la programmazione del festival: restano aperte le mostre allestite a Sa Casara, punto d’ incontro anche per i laboratori di Time to Children, che nella giornata di giovedì si dividono in tre appuntamenti: la mattina (10.00) sarà il turno delle “Costell’azioni sonore” di Francesca Romana Motzo, un percorso sonoro-musicale dedicato ai bambini dai 6 ai 12 mesi con i loro genitori. Alle 11.30 lo stesso laboratorio si replica per i bambini da 0 a 6 mesi; nel pomeriggio (16.45) saranno invece John de Leo e Fabrizio Tarroni (reduci dal loro concerto del 10 agosto) a tenere banco con “Là sulle stelle”, un laboratorio vocale per bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni, coordinato da Catia Gori e Sonia Peana.
Sempre a Sa Casara, alle 19, il secondo appuntamento con le presentazioni di “Time to read” vede il musicista Bruno Tommaso co-autore (con Alfredo Gasponi) del libro “La scuola che sognavo. La musica come bene comune, il jazz come dialogo”, dialogare sul tema con Paolo Fresu e Sonia Peana.
Al Cinema Santa Croce, nel pomeriggio (16.30) un film d’animazione sarà al centro dello schermo per la rassegna di film e documentari diretta da Gianfranco Cabiddu: “La Tortue rouge”, dell’olandese Michael Dudok de Wit, racconta le fasi principali della vita di un essere umano.
- Biglietti e prevendite
Come sempre a Time in Jazz, l’ingresso è a pagamento solo per i concerti in programma in Piazza del Popolo a Berchidda: i biglietti si possono acquistare su Vivaticket al prezzo di venticinque euro (più diritti di prevendita) per ciascuna serata. Già sold out “Heroes”, l’omaggio a David Bowie in programma domani sera (mercoledì 11). Sempre su Vivaticket sono in corso anche le prenotazioni obbligatorie per tutti i concerti a ingresso gratuito, in programma nei diversi centri che aderiscono a questa edizione numero trentaquattro di Time in Jazz. Sia per i concerti con ingresso a pagamento sia per quelli gratuiti, i posti saranno limitati per garantire il distanziamento tra gli spettatori previsto dalle misure anti-Covid-19; si potrà accedere alle aree dei concerti solo esibendo all’ingresso i biglietti e gli abbonamenti digitali o la prenotazione su smartphone o supporto cartaceo accompagnata da un documento di identità.
- Green Pass per tutti i concerti
Nel rispetto delle nuove regole dettate dal Governo, in vigore da venerdì scorso, si potrà accedere alle aree dei concerti esclusivamente muniti di Green Pass, il documento che certifica la vaccinazione (a partire da 14 giorni dopo la prima dose), l’avvenuta immunizzazione o anche l’esito negativo di un tampone molecolare o antigienico: sarà obbligatorio per l’ingresso a tutti i concerti del festival, sia quelli a pagamento, sia quelli gratuiti che devono essere prenotati sul circuito Vivaticket e comprovati da un QR code (che si trova nel biglietto).
Nel caso di impossibilità di ottenere il Green Pass in formato digitale sarà sufficiente esibire il documento cartaceo e consegnare fotocopia attestante almeno la somministrazione della prima dose di vaccino o l’esito di un tampone con risultato negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Le fotocopie saranno trattenute dall’organizzazione. La nominalità potrà essere verificata con un documento di identità. I minori sotto 12 anni sono esenti dal Green Pass e dal tampone. Resta in vigore l’obbligo della mascherina al chiuso (nello spazio cinema e alle mostre) e il rilevamento della temperatura.
Per chi non fosse in possesso del Green Pass sarà possibile effettuare un tampone antigenico a pagamento presso l’Hub allestito a Berchidda da Time in Jazz grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale; è attivo per l’intera durata del festival presso i saloni parrocchiali in via La Marmora: tutte le mattine dalle 8.30 alle 10.30, e da domani (mercoledì 11) fino a domenica 15 agosto anche tutte le sere dalle 18 alle 20
- Informazioni
Per informazioni, la segreteria del festival risponde al numero 320 38 74 963 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Aggiornamenti e altre notizie sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it e alla pagina www.facebook.com/timeinjazz. Per il programma giorno per giorno: https://timeinjazz.org