Non poteva che iniziare con la deposizione delle bandiere Italiana e Americana da parte dei Vigili del Fuoco della Guarnigione Us Army Garrison Italy di stanza alla Camp Ederle di Vicenza la celebrazione del “Premio internazionale della bontà”, che in questa edizione 2021 si è svolta a Venezia alla presenza delle Autorità cittadine e nazionali e di tutte le Rappresentanze delle Forze di Polizia civili e militari.
La commozione ha permeato l’intera manifestazione, coincisa con il ventesimo anniversario dei drammatici attentati dell’11 settembre 2001, e tutta improntata al ricordo delle vittime della strage terroristica alle Torri Gemelle di New York.
E, in tal senso, un pensiero speciale non poteva che essere dedicato ai Vigili del Fuoco, anche con la lettura della lettera di Vincent Tummino presidente Columbia Association, giunta da New York.
Un riconoscimento è stato inoltre riservato sia al Comando della Guarnigione Army Garrison Italy, che a Fabio Dattilo, Comandante del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, da poco in pensione.
La cerimonia ha preso il via con la consegna della Medaglia della Presidenza della Repubblica che il Capo dello Stato ha concesso all’iniziativa, realizzata ormai da ventuno anni dall’Associazione di volontariato “Comitato della Croce” e, in questa edizione, con la collaborazione di Fsp Polizia di Stato e Associazione Fervicredo.
Fra le note di dolci accompagnamenti musicali e le parole dei primi amici intervenuti, si è giunti alla presentazione dei “Premi speciali”, introdotti da Giuseppe Mainardi, presidente della Commissione del Premio Internazionale della Bontà.
I riconoscimenti sono andati: a monsignor Giancarlo Maria Bregantini, dall’8 novembre 2007 arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano, famoso per il suo impegno contro la ‘ndrangheta; al magistrato Marisa Manzini, ex sostituto procuratore di Catanzaro e attuale procuratore aggiunto di Cosenza, membro del dipartimento della Pontificia accademia mariana internazionale, e anch’ella ben nota per il suo lavoro antimafia.
“Premi bontà”, poi, assegnati a: Gian Piero, che tutti conoscono come Wué, che “vive” a Viareggio in Piazza Viani, davanti alla sede della Capitaneria, dove i vialetti sono martoriati dalle radici dei pini. Lui dorme lì, in una brandina che di giorno nasconde, mentre si dedica amorevolmente a pulire la sua piazza e a raccogliere i centesimi persi per strada, che porta in un negozio dove si procura così buoni spesa che distribuisce agli altri senzatetto e alle famiglie bisognose. Venuto a conoscenza dell’attribuzione del Premio a Wuè, è stato il Cardinale Angelo Comastri a invitare l’amorevole senzatetto e gli altri premiati di oggi come ospiti in Vaticano a fine settembre.
Premiato poi Remo Baldoni, 75enne presidente dell’associazione Servizio di Strada Onlus che, nei mesi più difficili legati alla pandemia da Coronavirus non ha rinunciato ad aiutare i poveri, mettendo a serio repentaglio la sua vita, uscendo di casa per incontrare i clochard e trovare loro un riparo dalla fame e dal gelo dell’inverno.
Premio bontà anche per Cherif Karamoko, fuggito dalla guerra civile in Guinea inseguendo il sogno di diventare un calciatore. Dopo il naufragio nel Mediterraneo è sbarcato a Reggio Calabria ed è stato infine accolto poi in Veneto, dove ha esordito in serie B con la maglia del Padova a 19 anni. “Salvati tu che hai un sogno” è il titolo del libro che racconta la sua storia, ripreso dalla frase che il fratello, Imourana Cherif Mory gli disse mentre stavano annegando.
“Questa è stata una giornata ricca di emozione e di contenuti straordinari che ci ha certamente arricchiti tutti – hanno commentato dal comitato organizzatore Fiorenzo Tommasi, Presidente del Comitato della Croce, Mirko Schio, Presidente dei Fervicredo, e Franco Maccari, Vicepresidente Fsp Polizia -. Speriamo che nel cuore di tutti essa rappresenti un significativo spunto per seguire uno stile di vita dedicato alla solidarietà, alla generosità, all’amore verso gli altri, esattamente come quello tenuto dalle straordinarie persone premiate oggi”.