Sul palco un alternarsi di performance artistiche, musicali e letterarie, testimonianze legate al mondo del giornalismo e i saluti delle autorità istituzionali. Uno struggente Piero Marras dedica un brano inedito a Grazia Deledda
Un filo che unisce la Sardegna e l’Afghanistan attraverso il coraggio delle donne. Un messaggio potente è riecheggiato questa mattina nell’aula magna dell’istituto Ciusa di Nuoro per dare il via ufficialmente a un anno di celebrazioni per il 150esimo anniversario della nascita di Grazia Deledda. È un programma ricchissimo quello messo in campo dalla Provincia e il Comune di Nuoro, insieme al MAN, UniNuoro e Fondazione di Sardegna, che compongono il comitato istituzionale, che proporrà per tutto il 2022 una serie di appuntamenti per far emergere la grandezza dell’unica scrittrice italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura.
Il direttore artistico Anthony Muroni nell’intervento di apertura ha annunciato che ci saranno iniziative in Sardegna, in Italia e all’estero: “Organizzeremo un convegno internazionale tra Nuoro e Cagliari che parlerà di Grazia Deledda impressionista ed è già in programma evento per il 29 ottobre al Senato con la presidente Casellati e il ministro della Cultura Franceschini. Ci saranno delle rappresentazioni teatrali, nell’isola e nella penisola, e una mostra multimediale che porteremo ovunque.
In calendario anche eventi internazionali: uno a Stoccolma in collaborazione con la Fondazione del Nobel, a Dubai in occasione dell’Expo e a San Pietroburgo in Russia, visto il filo che legava Grazia Deledda a Tolstoi con la corrispondenza che i due hanno sempre avuto. Porteremo ovunque questa grande scrittrice – ha ribadito Muroni – che ha anticipato i tempi in un percorso, quello dei diritti al femminile, che non si è ancora concluso”.
Muroni ha ricordato come Grazia Deledda in questo anno di festeggiamenti emerga “come una donna dei nostri tempi, una donna che ebbe la forza di raccontare il suo tempo ma anche di precorrere i tempi, di testimoniare con la sua vita e con la forza della sua formazione, della sua prosa, dei suoi racconti e delle sue emozioni l’idea di come la società si sarebbe dovuta evolvere”.
“Esistono sentimenti, dinamiche e modalità – ha continuato il direttore artistico – attraverso le quali ci si vuole affrancare da un destino che sembra segnato fin dalla nascita. Grazia Deledda ci racconta come ogni individuo possa modificare questa storia, facendo delle scelte e rapportandosi con il suo tempo e le convenzioni in modalità nuova. Questo messaggio, particolarmente forte quando di parla di donne, sarà il filo rosso che unirà tutte le iniziative che abbiamo programmato”.
“Grazia Deledda è un’icona della donna sarda. Con lei la Sardegna è entrata nel dibattito culturale e letterario del mondo intero”. Così il governatore della Regione Christian Solinas che ha ricordato: “Nell’Isola – ha sottolineato Solinas – c’è sempre stata una società matriarcale e tante donne sono emerse da Eleonora D’Arborea in poi. Nel nuorese poi ci sono stati esempi importanti: Grazia Deledda, Marianna Bussalai, donne antesignane che si sono imposte nel mondo della cultura sarda, che hanno capito e fatto capire che la cultura sarda non era un limite ma un’eccellenza.
Grazia Deledda, che è arrivata al Nobel, merita di stare nel Pantheon mondiale della letteratura. La sua opera – ha proseguito il governatore sardo – rappresenta un unicum nel panorama sardo e italiano per questo merita di essere conosciuta. Ha proposto al mondo con la sua opera l’identità e l’autenticità della Sardegna e ha fatto capire che esisteva un mondo peculiare nella nostra isola. Grazie a lei la Sardegna è entrata nel dibattito culturale e letterario del mondo intero”.
L’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, ha sottolineato come le celebrazioni rappresentino il materializzarsi di un percorso di promozione dei beni e dei valori della cultura e del sapere, “avviato da questo territorio con analoghe iniziative progettuali nell’ambito del cosiddetto Piano di rilancio del nuorese: il sistema museale, le iniziative a supporto della scuola e dell’istruzione e il progetto RESTART, che vede come capofila il Consorzio Universitario”.
Un programma, ha aggiunto Tidu, che mira “ad intraprendere un percorso innovativo e continuativo, un’occasione “non sporadica” di dialogo interculturale ed intergenerazionale, un contributo concreto e significativo per tutti coloro che si interessano della valorizzazione del Nobel nuorese, non solo nel contesto scolastico o universitario”.
E le scuole sono state le protagoniste di “Grazia Deledda, una donna che non mise limiti alle donne”, evento che ha visto la partecipazione attiva degli studenti dell’Istituto Ciusa di Nuoro e dell’Alberghiero di Tortolì che hanno avuto un ruolo decisivo nell’organizzazione di una manifestazione che, oltre i saluti delle autorità istituzionali ha visto l’alternarsi di performance artistiche, musicali e letterarie, e testimonianze legate al mondo del giornalismo.
Sul palco si sono alternati Gavino Murgia e uno struggente Piero Marras che ha dedicato il brano inedito “In cada domo” a Grazia Deledda. Particolarmente toccante, infine, il racconto della giornalista sarda Mariangela Pira, volto di SkyTg24, che in collegamento da Milano ha ricordato con fortissima emozione i suoi viaggi in Afghanistan, la crudeltà delle spose bambine e la tragedia di una giovane bruciata come retaggio di una cultura che nega qualsiasi forma di libertà e dignità alle donne.