Venerdì 10 settembre, alle 18, la Sala consiliare del Comune di Oristano ospiterà la conferenza di Alessandro Roccatagliati, professore ordinario di Musicologia e storia della musica nell’Università di Ferrara, dove tiene gli insegnamenti di Storia della musica e Drammaturgia musicale, e direttore delle attività scientifiche dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e della sua rivista «Studi verdiani».
Il prestigioso appuntamento culturale curato dall’ISTAR e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, in collaborazione con l’Assessorato regionale alla Pubblica istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, potrà essere seguito anche via streaming sul sito internet istituzionale www.comune.oristano.it e sul canale YouTube del Comune di Oristano.
La conferenza, che racconterà la storia del dramma lirico in quattro atti dedicato a Eleonora d’Arborea da Carlotta Ferrara da Lodi e rappresentato nel Teatro civico di Cagliari nel 1870, sarà introdotto dal Sindaco di Oristano Andrea Lutzu, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Oristano Massimiliano Sanna, dal Presidente dell’ISTAR Maurizio Casu e dal professor Giampaolo Mele, dell’Università di Sassari e Direttore Scientifico dell’ISTAR.
Alessandro Roccatagliati racconterà la storia del melodramma Eleonora d’Arborea, andato in scena al Teatro Civico di Cagliari il 4 marzo 1871, negli anni della prima Unità d’Italia, che “si configurò come episodio ben particolare, sebbene si inserisse in una robusta tradizione sarda ottocentesca di lavori teatrali ove la grande figura della Jughissa regnante sul giudicato oristanese tra Tre e Quattrocento era stata protagonista. Quell’opera in musica fu infatti commissionata, da parte del Comitato Cagliaritano che promuoveva in pari tempo l’erezione del monumento celebrativo alla stessa Eleonora, a un’artista non isolana e dalle caratteristiche del tutto singolari per l’epoca. Carlotta Ferrari (Lodi 1831 – Bologna 1907) fu tra le pochissime compositrici donne attive nel mondo musicale coevo, e addirittura unica nel suo essere al contempo anche poetessa teatrale, ossia tanto stimata da poter scrivere da sé i libretti ‘per musica’ della stessa Eleonora d’Arborea così come dei suoi due melodrammi precedenti (Ugo, Milano 1857; Sofia, Lodi 1866)”.
La conferenza del 10 settembre ricostruirà, sulla base delle fonti sopravvissute, i profili e le peculiarità dell’episodio artistico nel contesto della Sardegna e dell’Italia musicale del tempo.