Francesca Secci è da argento ai Campionati italiani di nuoto ad Alghero
dall’atletica FISPES giungono risultati confortanti
Non è arrivato il settimo titolo nazionale FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) ma per la veterana Francesca Secci la piazza d’onore è comunque accolta con entusiasmo dopo le tante restrizioni patite in era Covid. Nella pineta Mugoni di Alghero la campionessa selargina, due presenze alle paralimpiadi di Pechino e Rio, ha avuto l’onore di esser premiata dal grande Greg Paltrinieri (vedere intervista in basso).Festosa e discreta la trasferta a Sassari per l’atletica FISPES che nel corso della 2a prova territoriale dei Campionati di Società 2021 e la Terza Prova Coppa Italia di Lanci, organizzata dalla Polisportiva Luna e Sole presso il campo di atletica Stadio dei Pini Tonino Siddi ha fatto registrare tempi confortanti in vista della prova nazionale in Piemonte ad ottobre.
Intanto l’allenatrice saspina Katia Pilia ha stilato l’elenco dei convocati che parteciperanno
al Campionato italiano Promozionale FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) in programma a Padova dal 15 al 17 ottobre presso lo stadio “Daciano Colbachini”. Partiranno Benedetta Strazzera, Alessio Putzu, Giancarlo Usai ed Edoardo Pitzalis.
LE IMPRESSIONI DI FRANCESCA SECCI
Tanti sorrisi e strette di mani con le atlete che hanno gareggiato con lei, compresa la giovane Margherita Sorini (ASD Verona Swimming Team) che l’ha battuta nella classe S7-S10 dove Francesca Secci deteneva il titolo italiano conquistato in tutto sei volte. Anzi da buona chioccia appare contenta che finalmente si affaccino nuove realtà nel panorama natatorio paralimpico nazionale.
Francesca, con quale umore sei partita per Alghero? – Purtroppo non è che la preparazione sia stata delle migliori. La situazione drammatica delle piscine mi ha penalizzato parecchio. Al contrario mi sono allenata parecchio in mare ma con condizioni assai differenti come correnti, temperature basse e moti ondosi, rispetto a quelle che ho trovato nella baia di Porto Conte, dove lo specchio d’acqua sembrava una piscina talmente era calmo. E infatti chi è abituato ad esercitarsi al coperto ne ha tratto giovamento.
Un argento è sempre un argento – Sono contenta comunque, il tempo che ho realizzato (52.20″) mi soddisfa. Ho gestito la rotta nel miglior modo possibile. Per quanto concerne la gestione delle energie, ho cercato di stare molto vicina al vincitore della gara maschile, Stefano Pozzan, che seppur di una categoria inferiore rispetto alla mia, aveva un ritmo somigliante parecchio al mio. In pratica io l’ho aiutato a dargli le coordinate direzionali e lui si è “sdebitato” scandendo il ritmo. Ma essendo più allenato di me nell’ultimo segmento di gara si è dileguato. Se fossi riuscita a tenerlo sino alla fine il risultato sarebbe stato diverso ma va bene così lo stesso.
Conoscevi già la vincitrice? – Margherita Sorini ha quasi la metà dei miei anni, mai in questo caso è doveroso dire “largo ai giovani”. L’ho conosciuta in piscina, è molto brava, si allena parecchio e non a caso risulta essere una delle speranze del movimento natatorio paralimpico italiano. Sono contentissima per lei. Potevo giocarmela sul punteggio se fossi giunta con un minuto in meno di ritardo, perché poi il punteggio sarebbe stato ponderato proprio in virtù delle differenze di categorie (io sono S9 e lei S10). Ma voglio puntualizzare nuovamente che non ho nulla da recriminare.
Questa volta com’era la situazione ad Alghero? – Le gare in acque libere sono sempre una festa. A parte l’aspetto competitivo che ovviamente è importante, conta parecchio il piacere di stare insieme, nuotare al mare e creare un bel clima. L’organizzazione è impeccabile, tutti gli anni Danilo Russu, presidente FIN Sardegna e Silvia Fioravanti, delegata regionale FINP, fanno un lavoro eccezionale e infatti fila sempre tutto liscio.
E in più sei stata premiata da Paltrinieri – Gregorio ormai è diventato ospite fisso, e per noi del podio è stato un onore, associato a grande contentezza, essere premiati da un campione di quel calibro. Durante la competizione me lo sono visto a fianco, come se fosse un missile, che terminava il suo secondo giro mentre noi, partite in altro scaglione, ci accingevamo a concludere la prima tornata. Se torna spesso da noi vuol dire che si trova bene e poi è molto interessato alla buona riuscita della Coppa Len a ottobre, che richiamerà i migliori specialisti del mondo. E tutti si renderanno conto della bellezza del posto sotto tutti gli aspetti, grazie alle condizioni climatiche ideali anche in autunno.
E tu come continuerai la stagione? – Stiamo attendendo notizie dal comune di Cagliari per la riapertura delle piscine e sembra che l’impianto di Terramaini spalancherà i cancelli a breve. Se così fosse potrò allenarmi lì, compatibilmente con il mio lavoro di insegnante. Nuoterò di sicuro molto più dell’anno scorso quando tutto era chiuso. Non ho velleità particolari ma dovrò mettermi d’accordo con i tecnici della Sa.Spo. per programmare l’attività. Il lavoro però ha la precedenza, il nuoto resta un divertimento.
Gare in vista?