La consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione per chiedere al Presidente Solinas e all’assessore regionale agli Enti locali Sanna quali misure intenda assumere la Regione (principale azionista) in vista dell’assemblea del prossimo 24 settembre al fine di evitare il perpetuarsi di una situazione contabile di Abbanoa che sembrerebbe sconfinare dai limiti della legalità, oltre che apparire fuorviante per i soci, i dipendenti, i fornitori, i clienti e il mercato in genere.
“Considerato che la Corte Suprema di Cassazione, con sentenza dello scorso 23 giugno, ha ritenuto illegittimi i conguagli tardivi addebitati da Abbanoa ai consumatori, poichè in contrasto con il principio di irretroattività, risulta incomprensibile il fatto che il gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna, li abbia ricompresi nel conto economico dello stato patrimoniale chiudendo così il bilancio recentemente approvato dall’assemblea dei soci, chiuso al 31 dicembre 2019.
Un bilancio che in merito ai conguagli, quindi, disattendendo il progetto di bilancio chiuso in perdita della gestione Racugno, ha tenuto conto sia nel conto economico che nello stato patrimoniale, dei crediti derivanti dai conguagli regolatori”.
“Poiché il prossimo 24 settembre – precisa Desirè Manca (M5s) – è prevista la chiusura in utile del bilancio al 31 dicembre 2020. Evidentemente, alla luce della posizione assunta dalla Cassazione circa l’inammissibilità di conguagli retroattivi, sia il bilancio 2019 che quello 2020 (pena la nullità degli stessi) dovranno procedere sia alla svalutazione dei crediti relativi ai conguagli regolatori, sia all’iscrizione di apposito fondo rischi, considerate le azioni in ripetizione che andranno ad instaurare i clienti Abbanoa che hanno già provveduto a detti pagamenti”.