“Il piano di cessione di Blutec, che sarà redatto dalla Amministrazione straordinaria nelle prossime settime e comunque entro il termine massimo di sessanta giorni, dovrà prevedere soluzioni per tutti gli stabilimenti, compresi quelli per cui è più difficile trovare un acquirente, a iniziare da Termini Imerese”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, dopo l’incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo economico finalmente di persona, ma con tutte le cautele imposte dalle misure anti covid.
“Ci è stato comunicato – spiega Ficco – che il piano così detto concordatario predisposto dai commissari straordinari non è stato approvato. Come noto si trattava di un piano in cui non avevamo mai creduto e che anzi avevamo più volte contrastato nel merito. Ora però attendiamo di conoscere il piano di cessione e soprattutto la strategia del Ministero per riqualificare il sito di Termini Imerese, nonché gli altri che eventualmente non dovessero trovare un acquirente”.
“Pensiamo che si possa partire dall’Accordo di Programma – conclude Ficco – a suo tempo stipulato per Termini Imerese, magari emendandolo e coinvolgendo Invitalia, magari in modo più attivo e responsabile che nel passato. Il piano di cessione ci darà difatti 24 mesi di tempo per trovare finalmente una soluzione industriale, ma si tratterà evidentemente della ultima possibilità che non può assolutamente essere sprecata. Speriamo che si possa volgere lo sguardo a quelle produzioni e a quelle tecnologie che si sta pensando di riportare o di allocare per la prima volta in Europa, in particolare nei comparti della elettronica e della elettrificazione. Il Governo ha 24 mesi per mantenere le promesse fatte in questi anni ai lavoratori e ai cittadini di Termini Imerese, e quindi pretendiamo un confronto più serrato, dove poter avanzare proposte concrete come parti sociali”.