Vediamo gli aspetti più macroscopici: la mancata costruzione di un ospedale per l’AOU di Sassari rappresenta la più evidente volontà di posporre agli interessi di tutto il territorio interessi non manifesti.
Su un aspetto, in questi anni all’insegna dell’emergenza Covid 19, sembrava che i politici e gli amministratori della Sanità esserci accordo: la necessità di un rilancio della medicina territoriale che rendesse gli Ospedali di Primo livello più funzionali ad accogliere la domanda di salute Ospedaliera e permettere così che gli Ospedali “hub” quali le Aziende Ospedaliero Universitarie potessero garantire le cure altamente specialistiche e fornire le prestazioni proprie dei DEA di secondo livello.
Appare del tutto evidente che nessuna programmazione in tal senso è stata avviata e che enormi siano la confusione dei compiti dei diversi presidi sanitari e le inadeguatezze del sistema.
L’aspetto più triste è il tentativo dopo quasi due anni, di trincerarsi dietro l’emergenza covid ed imputare all’epidemia ancora in corso le cause del disastro che si sarebbe verificato indipendentemente dall’epidemia medesima.
Oggi tutto il sistema sanitario della provincia di Sassari è in ginocchio e anche la ASSL Sassari che nel piano per l’emergenza COVID doveva avere la funzione di supporto all’AOU Sassari oggi è in ginocchio:
• le medicine depauperate di personale, non solo quella del civile di Alghero (oggi 2 medici in servizio in tutto) ma anche le lungodegenze (4 medici a Thiesi e Ittiri chiusa), la medicina di Ozieri (4 medici) ed il reparto Covid al marino (4 medici)
• le chirurgie ridotte al lumicino (4 medici a Ozieri e 4 ad Alghero)
• l’endoscopia e l’ortopedia di Alghero che lavorano a singhiozzo
• la terapia intensiva chiusa.
• Il disagio diffuso tra gli operatori sanitari ivi compreso il FF direttore del Presidio dimessosi ripetutamente (dimissioni ritirate anche il mese scorso)
• Il reparto algherese dedicato ai pazienti covid lavora con personale ridotto ed è costretto a supportare i reparti di medicina
• Il territorio che langue e a malapena riesce a funzionare per l’abnegazione degli operatori con medici specialisti che vengono spostati senza criterio per sopperire altre carenze di personale.
Le nostre richieste per anni sono rimaste inevase. Fino a quando si potrà continuare così?