Prosegue a Sardara la terza edizione di Dialoghi di Carta, in corso nel centro del Medio Campidano fino a domenica (3 ottobre).
Dialoghi di Carta è alla sua terza edizione: Domani a Sardara, nella Chiesa di Sant’Anastasia alle 17.30 Angelica Grivel Serra presenta il romanzo L’estate della mia rivoluzione, alle 18.30 Francesco Ottonello presenta la raccolta di poesie Isola Aperta, alle 19.30 Rossana Copez e Peppuccio Garau presentano il saggio di Fabrizio Manca Nicoletti Il culto delle acque in Sardegna.
Al Centro di aggregazione sociale – dalle 18.30 alle 20 – prosegue il laboratorio di lettura espressiva condotto dalla direttrice artistica del festival Elena Pau, sui racconti di Amores (des) plegados di Elisabetta Spanu.
Al Cineteatro Sardara, alle 21 è in visione il docu-film Il sogno di una vita (quasi) normale, a cura del giornalista Anthony Muroni, per il progetto dell’Associazione Thalassa Azione Onlus APS.
Il primo è, alle 17.30, con Angelica Grivel Serra (ph a sinistra). La giovane scrittrice cagliaritana presenta, intervistata dalla giornalista Maria Francesca Chiappe, il suo fortunato romanzo d’esordio L’estate della mia rivoluzione (Mondadori), Premio Navicella 2021. Il romanzo ha come protagonista Luce, diciassette anni: l’estate che sta per vivere, con gli incontri che costelleranno questa stagione pigra e suadente, potrebbe sorprenderla, offrendole la possibilità di affrontare l’atroce senso di sospensione e incertezza che la avvince, e di compiere quei primi indispensabili, goffi eppure rivoluzionari passi che, pacificandola con il passato, potrebbero permetterle di abbracciare un futuro carico di promesse.
Alle 18.30 Francesco Ottonello (ph in basso) presenta, in conversazione con lo scrittore e poeta Andrea Melis la raccolta di versi Isola Aperta (Interno Poesia), “un libro fatto di prose, poesia, immagini, aggregati di versi separati e uniti da sottili lineette” (…) dove “l’isola si apre, si lacera. L’isola è aperta per esistere ancora. La scoperta di un’altra lingua, il sardo, accompagna questo passaggio; l’italiano si mischia al suo fratello solitario e impara così ad ascoltare il borbottio del fiume, la luce delle radure”.
Il Culto delle Acque in Sardegna
Alle 19.30 si entra nel vivo del filo conduttore del festival – “Il culto delle acque tra il sacro e il profano, tra prosa e poesia” – con l’incontro sul libro Il culto delle acque in Sardegna (Iscra), di Fabrizio Manca Nicoletti. Ne parlano la scrittrice e giornalista Rossana Copez (ph in basso a sinistra) e Peppuccio Garau, presidente della Cooperativa Villa Abbas di Sardara, che gestisce l’area archeologica di Sant’Anastasia.
Il saggio racconta il culto delle acque in Sardegna in un susseguirsi di miti, riti e leggende provenienti da ogni angolo dell’Isola e dai vari periodi della sua lunga storia. Si parla di pozzi sacri, ordalie e sacrifici umani e si colgono le analogie con società d’altri luoghi e d’altri tempi. Un culto, questo, che si pensa sia sempre esistito fin dal Paleolitico, nell’Isola.
In contemporanea, nel Centro di aggregazione sociale – dalle 18.30 alle 20 – prosegue il laboratorio di lettura espressiva condotto dalla direttrice artistica del festival Elena Pau (ph in copertina), sui racconti di Amores (des) plegados di Elisabetta Spanu (edizioni Meninas Cartoneras) e dedicato all’associazione teatrale Nakka Naranta di Sardara.
Chiusura di serata al Cineteatro Sardara, dove alle 21 è in visione Il sogno di una vita (quasi) normale, docu-film a cura del giornalista Anthony Muroni, per il progetto dell’Associazione Thalassa Azione Onlus APS.
Presentazioni, incontri e teatro. Tanti appuntamenti in agenda l’indomani (giovedì settembre), tra Sardara e Villacidro.
Nella casa base di Dialoghi di carta, Sardara, il programma di giornata è ospitato nella Chiesa di Sant’Anastasia. Due gli eventi legati al filo conduttore del festival: alle 17 il giornalista e scrittore Antonangelo Liori presenta, in conversazione con il collega Paolo Matta, il libro Un sentiero per la santità: la mistica semplice di Fra Lorenzo da Sardara (Abbà; alle 17.30 il via alla tavola rotonda Persistenza della devozione. Moderata da Rossana Copez, vi partecipano il docente della facoltà di Teologia di Cagliari Don Roberto Caria, Paolo Matta e il direttore del museo archeologico di Sardara Peppuccio Garau, Antonangelo Liori. Alle 18.30 spazio alla narrativa con lo scrittore Giulio Neri, intervistato da Gianni Usai sul suo romanzo Carne (Maestrale).
Alle 19.30 la scrittrice Vanessa Roggeri presenta, moderata da Rossana Copez, con la partecipazione di Annarita Vacca (presidente dell’Associazione Condilibriamo di Sardara) Il battito dei ricordi (Rizzoli). Omaggio a Grazia Deledda con lo spettacolo in scena alle 21: La madre del prete, di e con Valentina Sulas, liberamente tratto dal romanzo della scrittrice nuorese La madre.
A Villacidro sono attesi due nuovi ospiti del festival de La Fabbrica Illuminata. La mattina, al Liceo Piga alle 11.30, il poeta, critico letterario e docente di Letteratura italiana contemporanea e Prosa del Novecento all’Università di Bologna Alberto Bertoni incontra gli studenti sulla riedizione della raccolta di poesie di Cesare Pavese Lavorare Stanca (Interno Poesia). Un ritorno per Bertoni nel centro del Medio Campidano a distanza di tre anni, quando, nel 2018 vinse il premio Giuseppe Dessì.
Nel pomeriggio, alle 17.30, a Casa Dessì, Pietro Picciau presenta il suo libro – fresco d’uscita con Arkadia editore – Garibaldi la spada dei Mille, il secondo capitolo della saga che il giornalista e scrittore di Monserrato dedica all’immortale figura dell'”Eroe dei due mondi”. Modera l’incontro, organizzato in collaborazione con il Comune di Villacidro e con Sistema Bibliotecario Monte Linas, l’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Sardara Ilenia Cilloco.
Ingresso libero agli appuntamenti con GREEN PASS.