Per poco più di due anni ho ricoperto il ruolo di Assessore al Turismo, Cultura e Affari Generali del Comune di Alghero, con l’impegno di attuare con determinazione quel programma di riforme, progetti e iniziative con cui io, Fratelli d’Italia e la coalizione tutta ci siamo proposti agli algheresi nel 2019.
Ringrazio di cuore tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori della struttura amministrativa per questi due anni di impegno comune.
Un grazie va anche a tutti gli operatori turistici e culturali della città. Il loro maggior coinvolgimento nelle scelte dell’Amministrazione è qualcosa che ho fortemente voluto e che mi auguro rimanga, ma resta ancora molto da fare per loro e per la crescita economica della città.
Prendo atto della scelta del Sindaco Mario Conoci. Pur non condividendola, ne comprendo le ragioni legate al soddisfacimento delle richieste avanzate dal gruppo consiliare di Forza Italia, che determina le sorti della maggioranza.
La mia richiesta di chiarezza circa l’ipotesi di incompatibilità del Dott. Andrea Delogu nella sua triplice carica di Presidente, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fondazione Alghero nascevano e sono sempre state motivate dalla volontà di mettere al sicuro l’azione amministrativa e il rispetto delle norme.
Sono stato accusato di aver voluto compiere un attacco personale, come se il rispetto delle regole variasse al variare delle persone. Alcuni hanno ritenuto si trattasse solo di un attacco politico, e ritengo offensivo che qualcuno creda che il rispetto delle regole debba valere solo per i propri avversari politici o, peggio, che questo non andrebbe richiesto per i propri alleati o amici.
Ciò di cui mi son reso conto in queste settimane è che esiste ancora, nella politica, un modo di fare non lineare, ipocrita, che io non condivido.
Quando ho deciso di inviare la nota al Sindaco, ai vertici amministrativi del Comune e di Fondazione, ero conscio delle conseguenze, ma continuo a ritenere di aver fatto la scelta giusta ed oggi non ho problemi a pagare.
Come altre volte durante la mia esperienza personale, ho preferito la trasparenza e la linearità. Anche per questo ho deciso di non dimettermi: ci si dimette quando si ritiene di aver sbagliato. È giusto che ciascuno si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Io mi prendo le mie.
Ritengo inoltre necessario precisare che dal momento della revoca delle mie deleghe ho rinunciato, pur non essendo tenuto a farlo, all’indennità di assessore.
Ringrazio infine tutte le persone che, specialmente in queste settimane, mi hanno dimostrato vicinanza e supporto.
Vedo ancora oggi, come due anni fa, la necessità e la possibilità di costruire una Alghero, una Sardegna e un’Italia più libera, forte, prospera: continuerò ad impegnarmi per questi obiettivi come semplice cittadino ma soprattutto come tesserato di Fratelli d’Italia, nella speranza di vederla realizzata.