Fate fogli di poesia, poeti!
omaggio ad Antonio Verri
Il reading
venerdì 10 settembre 2021 ore 20,00
c/o Fondo Verri via Santa Maria del Paradiso 8 – Lecce
Special Guest – Ottavio Rossani
E con
Vincenzo Ampolo, Marilena Cataldini, Chiara Evangelista, Maria Grazia Palazzo, Simone Franco, Francesco Pasca, Giuseppe Zilli, Elio Coriano, Marcello Buttazzo, Alessandra Merico, Francesco Aprile, Carlo Stasi, Alessandra Peluso, Marta Vigneri, Vito Antonio Conte, Maurizio Leo, Anastasia Leo, Maurizio Nocera, Mauro Marino
Condurrà il reading Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni
Nell’ambito della personale di pittura di Ottavio Rossani, per venerdì 10 settembre 2021 ore 20,00 presso il Fondo Verri via Santa Maria del Paradiso 8 a Lecce è previsto il reading FATE FOGLI DI POESIA, POETI!
OMAGGIO AD ANTONIO VERRI con Ottavio Rossani e con Vincenzo Ampolo, Marilena Cataldini, Chiara Evangelista, Maria Grazia Palazzo, Simone Franco, Francesco Pasca, Giuseppe Zilli, Elio Coriano, Marcello Buttazzo, Alessandra Merico, Francesco Aprile, Carlo Stasi, Alessandra Peluso, Marta Vigneri, Vito Antonio Conte, Maurizio Leo, Anastasia Leo, Maurizio Nocera, Mauro Marino. Condurrà il reading Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni
FATE FOGLI DI POESIA, POETI
(manifesto poetico di Antonio Leonardo Verri)
“Cominciate, poeti, a spedire fogli di poesia / Ai politici, gabellieri d’allegria / A chi ha perso l’aria di studente spaesato / A chi ha svenduto lo stupore di un tempo / Le ribalte del non previsto, / ai sindacalisti, ai capitani d’industria / ai capitani di qualcosa, / usate la loro stessa lingua / non pensate, promettete … “disarmateli” se potete! / (al diavolo le eccedenze, poeti / Le care eccedenze, le assenze anche, / i passeri di tristezza, i rapimenti / i pendoli fermi, i voli mozzi, i sigilli / le care figure accostate al silenzio / gli addentellati, i germogli, gli abbagli… / al diavolo, al diavolo…) / disprezzate i nuovi eroi, poeti / cacciateli nelle secche del mio gazebo oblungo / (ricco di umori malandrini, così ben fatto!) / Fatevi anche voi un gazebo oblungo / Chiudeteci le loro parole di merda / I loro umori, i loro figli, il denaro / Il broncio delle loro donne, le loro albe livide. / Spedite fogli di poesia, poeti/ Dateli in cambio di poche lire / Insultate il damerino, l’accademico borioso / La distinzione delle sue idee / La sua lunga morte, / fatevi poi dare un teatro, un qualcosa / raccontateci le cose più idiote / svestitevi, ubriacatevi, pisciate all’angolo del locale / combinate poi anche voi un manifesto / cannibale nell’oscurità / riparlate di morte, dite delle baracche / schiacciate dal cielo torvo, delle parole di Picabia / delle rose del Sud, della Lucerna di Jacca / della marza per l’innesto / della tramontana greca che viene dalla Russia / del gallipolino piovoso (angolo di Sternatia) / dell’osteria di De Candia (consacratela a qualcosa!). / osteggiate i Capitali Metropolitani, poeti / i vizi del culto. Le dame in veletta, i “venditori di tappeti” / i direttori che stupiscono, i direttori di qualcosa, / i burocrati, i falsi meridionalisti / (e un po’ anche i veri) i surrogati / Le menzogne vendute in codici, l’urgenza dei giorni sfatti, / non alzatevi in piedi per nessuno, poeti / … se mai odorate la madre e il miglio stompato / Le rabbie solitarie, le pratiche di rivolta, il pane. / Ecco. Fate solo quello che v’incanta! / Fate fogli di poesia, poeti / Vendeteli e poi ricominciate. / Fatevi disprezzare, dissentite quanto potete / Fatevi un gazebo oblungo, amate / Gli sciocchi artisti beoni, i buffoni / Le loro rivolte senza senso / Le tenerezze di morte, i cieli di prugna / Le assolutezze, i desideri di volare, le risorse del corpo / I misteri di donna Catena. / Fate fogli di poesia, poeti, / vendeteli per poche lire!”
Il manifesto di Antonio Leonardo Verri appartiene a Lecce, al Salento, al mondo della poesia, da sempre punto riferimento di tanti nell’agire poesia, nell’ascoltare poesia, nel pubblicare poesia, nel condividere poesia, nell’assaporare poesia, nel pensare poesia come vita altra, vita nuova, ma anche strumento di scandaglio sociale, di critica, di arma potente e devastante contro tutte le cose orribili del nostro vivere culturale quotidiano, fuori e dentro il mainstream.
Il manifesto di Antonio Leonardo Verri va riletto perché tutto è tranne che un testamento, ma un assalto frontale alla poesia da cortile, da laboratorio chimico di quel Salento odiato/amato dal futurista Vittorio Bodini, dagli irregolari e s/regolati Salvatore Toma e Claudia Ruggeri solo per citarne alcuni. Ecco questo reading è un po’ ripensare ad Antonio Verri e al suo messaggio, al suo agire puro, nudo e crudo che ha unito poeti in tutto il mondo, da Caprarica di Lecce (il suo paese natale) al resto d’Italia e oltre.