Seconda giornata a Villacidro della settimana culturale che accompagna il trentaseiesimo Premio “Giuseppe Dessì” verso il suo clou, quando sabato prossimo (25 settembre) verranno proclamati e premiati i vincitori del concorso letterario promosso dalla Fondazione Dessì con l’Amministrazione Comunale della cittadina del Sud Sardegna.
Domani (martedì 21 settembre) due appuntamenti in agenda, tra le riflessioni proposte in un incontro con Padre Antonio Spadaro e lo spettacolo dell’attore Tullio Solenghi con il Nidi Ensemble “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene” .
S’intitola Lettere di un missionario la conversazione di Padre Antonio Spadaro con il giornalista Sergio Nuvoli, in programma alle 18 al Mulino Cadoni. L’incontro è incentrato sul senso dell’apostolato missionario, ripercorrendo l’esperienza di un gesuita che ha lasciato un segno nella storia dell’ordine religioso: Padre Giuseppe Pittau, nato a Villacidro nel 1928 e scomparso a Tokyo nel 2014 (in Giappone svolse il suo apostolato e nella capitale nipponica fu rettore dell’Università Sophia). E sarà anche un’intervista a tutto tondo al direttore della rivista gesuita Civiltà Cattolica (messinese, classe 1966), critico letterario e teologo, molto presente nei social network (uno dei suoi blog tratta di CyberTeologia), eautorevole consigliere di Papa Francesco, come lo è stato di Papa Benedetto XVI.
“Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene“ è invece il titolo dello spettacolo di Tullio Solenghi con il Nidi Ensemble, sotto i riflettori di Casa Dessì alle 21.30: l’attore genovese legge alcuni esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen, coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguite dal maestro Alessandro Nidi e dal suo Ensemble. Si passa così dai “Racconti Hassidici“, alla parodia delle Sacre Scritture tratti da “Saperla lunga”, allo spassoso “Bestiario” tratto da “Citarsi addosso“, intervallati da brani di George Gershwin, Tommy Dorsey, Dave Brubeck, con uno speciale omaggio al mentore di Woody Alle, il sommo Groucho Marx, evocato dalla musica Klezmer. Una serata in cui, in rapida carrellata, si avvicendano suoni e voci, musica e racconto, in un’alternanza di primi piani a comporre un “montaggio” divertente e ipnotico.
Mercoledì (22 settembre), la terza giornata della settimana villacidrese si aprirà alle 10 al Mulino Cadonicon il primo appuntamento dedicato alle scuole: lo scrittore Alessandro Q. Ferrari presenta agli alunni delle primarie “Ciao Maestro!“, una raccolta illustrata di venti biografie esemplari dei più grandi maestri di tutti i tempi. Alle 19, nel salotto letterario del Mulino Cadoni, Alessandro Cacciato presenta “La Sindrome del Gattopardo” (“La cultura dell’innovazione nell’era post lockdown”). Alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì arriva invece uno dei protagonisti del teatro contemporaneo italiano, l’attore, autore e regista Marco Baliani, in scena con Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica e Giampaolo Bandini alla chitarra in “Rigoletto: la notte della maledizione“: uno spettacolo-concerto prodotto dalla Società dei Concerti di Parma in collaborazione con il Teatro Regio di Parma, su musiche di Giuseppe Verdi, Nino Rota e dello stesso Chiacchiaretta.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito e si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni anti Covid-19, a numero chiuso con prenotazione e green pass. Per le prenotazioni giornaliere sono attivi l’indirizzo di posta elettronica [email protected] e il numero di telefono 070 931 43 87 (dalle ore 9 alle 13).
La trentaseiesima edizione del Premio Dessì è organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì e il Comune di Villacidro con il patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna, dell‘Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.
Per informazioni, la segreteria organizzativa risponde all‘indirizzo di posta elettronica [email protected] e ai numeri 0709314387, 3474117655 e 3406660530. Notizie e aggiornamenti sulsito e alla pagina Facebook della Fondazione Dessì.