Da domani (22 settembre) a domenica (26 settembre) cinque intense giornate nel segno della sostenibilità ambientale e dei diritti umani
In programma oltre trenta film, incontri con registi di diverse parti del mondo, presentazioni di libri e momenti musicali
Dopo l’inedita apertura in Puglia, con due giorni a Brindisi, Life After Oil approda in Sardegna dove il festival è nato nel 2014. Sede isolana dell’ottava edizione, anche questa una novità, è Villanovaforru. Il paese, nel cuore della Marmilla, è pronto a vivere cinque intense giornate nel segno della sostenibilità ambientale e dei diritti umani: i due temi che caratterizzano la manifestazione ideata dal documentarista Massimiliano Mazzotta.
Un ricco calendario di proiezioni (oltre trenta titoli tra corti e lungometraggi), incontri e spettacoli. Con ospiti autori di diverse parti del mondo, giornalisti e critici cinematografici, attivisti, musicisti.
Si comincia domani 22 settembre con un omaggio a Valentina Pedicini, regista brindisina scomparsa lo scorso autunno alla quale da quest’anno è dedicato uno dei premi del concorso, molto legata all’isola per aver girato nel Sulcis “Dal profondo”.
All’appuntamento in programma alle 21, in Piazza Costituzione, sarà presenta anche la minatricevalentina pedicini
protagonista di quel documentario: Patrizia Saias. Poco dopo partirà il ciclo di proiezioni della serata con le immagini animate di “This Side, Other Side”, realizzato dall’iraniana Lida Fazli e incentrato sul tema della guerra, “Padenti” di Marco Antonio Pani, sulla raccolta del sughero in Sardegna, e “Tropicana” di Francesco Romano, fiction ambientata nella periferia della Capitale.
A seguire altri tre cortometraggi, cominciando da “Damp Paper” del turco Muhammet Emin Altunkaynak e continuando con l’antimilitarista “Ghosf of Spacetime” del marocchino Karim Tajouaout e l’opera prima della polacca Katarzyna Sikorska sulla magia nera dal titolo “The Whisperer”. In chiusura il lungometraggio documentario “Earth Muted” girato in Cina da un trio svedese: Asa Ekman (presente al festival), Mikael Kristersson e Oscar Hedin.
Life After Oil andrà poi avanti sino a domenica 26 settembre quando ci saranno le premiazioni dei vincitori delle sette sezioni del concorso. E il festival non si svilupperà soltanto con le proiezioni serali.
In programma infatti, da giovedì 23 settembre, anche altri appuntamenti durante l’arco della giornata. La mattina sarà occupata, dalle 11 alle 12.30 nella biblioteca comunale, dallo spazio denominato Altre Storie.
Dai corti del progetto Camineras, prodotto dalle Diocesi di Nuoro e Lanusei per la Pastorale del Turismo 2020 e coordinato da Vincenzo Ligios, all’incontro con alcuni ospiti del Centro di accoglienza straordinaria di Villanovaforru giunti recentemente dall’Afghanistan, sino alle presentazioni dei libri “Nessun destino è segnato – Le storie di casa Emmaus” del giornalista Luca Mirarchi e “Il documentario narrativo. Come inventare una storia vera” del regista Lorenzo Hendel.
Le serate invece si apriranno, intorno alle 19 in Piazza Costituzione, con momenti diversi di spettacolo. La testimonianza performativa di Alberto Paruffo e Michela Piccoli sulla lotta contro l’inquinamento dell’acqua da sostanze Pfas in Veneto, la simpatia del mago giapponese giramondo Keiichi Iwasaki, i virtuosismi con l’armonica a bocca di Moses Concas, la voce della cantautrice Claudia Crabuzza.