XIX edizione
Marinai Perduti
Cagliari-Poetto, 16-17-18 settembre 2021
con
Nicola Lagioia, Viola Ardone, Liz Moore, Giancarlo De Cataldo,
Siri Jacobsen, Vinicio Marchioni, Carlotta Vagnoli, Patricio Pron, Alice Urciuolo,
Federico Sirianni, Milena Mancini e molti altri
Tutto pronto a Cagliari per il ritorno in presenza del Marina Cafè Noir, il più longevo tra i festival letterari della Sardegna che taglia quest’anno il traguardo della diciannovesima edizione. Sarà una fitta tre giorni, da giovedì 16 a sabato 18 settembre, in compagnia della grande letteratura italiana e internazionale, con omaggi ai classici senza tempo, progetti originali per musica e parole che portano i libri fuori dai libri, sul palco, tra la gente, sotto forma di perfomance e contaminazione tra le arti.
Marinai perduti, parafrasando ancora una volta Jean-Claude Izzo, è il tema scelto per raccontare questa edizione, questi nostri tempi sospesi. Per dare l’idea di come ci sentiamo nei mari agitati di un mondo messo alle strette dalla pandemia. Perduti ma non persi, però, con i libri come bussola per affrontare il presente.
IL MARE, I LIBRI, LE STORIE
Scrittori e scrittrici da tutta Italia e da tutto il mondo sbarcheranno in Sardegna alla metà di settembre, tra grandi nomi e autori da scoprire. Quest’anno il Marina Cafè Noir vuole immaginarsi come un’imbarcazione abituata ad attraversare acque insidiose e tempeste improvvise, portando al sicuro i gioielli preziosi che custodisce in stiva: le idee, la musica, i reading e i buoni romanzi.
Per questo il festival si sposta dal centro della città e fa rotta sulla spiaggia del Poetto, di fronte al mare di Cagliari, per allacciare anche fuor di metafora un legame con il tema di questa edizione. Dopo l’anteprima di giugno, sarà ancora una volta il Corto Maltese l’approdo delle storie dell’intensa tre giorni.
DALL’ITALIA
Si parte subito forte con Giancarlo De Cataldo (giovedì 16), che dopo le felici esperienze con Romanzo criminale e Suburra torna sul palco del Marina Cafè Noir. In conversazione con la giornalista di Videolina Mariangela Lampis, De Cataldo racconta la nuova avventura di Manrico Spinori, protagonista de Il suo freddo pianto, da pochi mesi in libreria per Einaudi Stile Libero.
Altro fuoriclasse della nostra narrativa, già premio Strega nel 2016, il direttore del Salone del Libro di Torino Nicola Lagioia (sabato 18), reduce dal grande successo di pubblico e critica per La città dei vivi (Einaudi), un libro che mostra il cuore nero del nostro tempo attraverso un’indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull’istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Dialogherà con lui l’editore e operatore culturale Marco Cassini.
Protagonista di questa diciannovesima edizione anche una delle voci più forti e interessanti degli ultimi anni, quella di Viola Ardone (venerdì 17), autrice del best seller Il treno dei bambini (Einaudi) – caso editoriale tradotto o in corso di traduzione in ben 25 lingue – lo struggente racconto di una migrazione dal sud a nord Italia nell’immediato dopoguerra. Con lei sul palco Eva Garau, storica dell’Università di Cagliari.
Una storia potente come potente è quella raccontata da Alice Urciuolo in Adorazione (66thand2nd), romanzo rivelazione di quest’ultimo anno, un robustissimo esordio che ha subito raggiunto la dozzina del premio Strega 2021, con presentazioni nei più importanti festival italiani. Urciuolo, autrice classe ’97 già firma della fortunata serie Netflix Skum Italia, racconta (venerdì 17) il miestero di crescere, l’adolescenza nella provincia romana, un gruppo di amici sconvolti dall’orrore di un femminicidio.
Una storia che dialoga da vicino con l’importante saggio di Carlotta Vagnoli, in uscita il 14 settembre e che al Marina Cafè Noir farà il suo debutto in anteprima nazionale (giovedì 16): Maledetta sfortuna – Vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere (Fabbri Editore). Vagnoli, giornalista e sex columnist per magazine come GQ e Playboy, porterà il suo sguardo di attivista femminista e divulgatrice sui temi della parità, del consenso e della violenza di genere. In conversazione con lei l’editore di Add Gianmanrio Pilo.
I grandi temi della geopolitica internazionale sono invece al centro dell’incontro con Marco Dal Corona (sabato18), per anni inviato del Corriere della Sera in Cina. Autore di Asiatica (Add editore), Dal Corona guida i lettori alla scoperta di luoghi e storie con consigli e percorsi speciali: città, librerie, ritrovi di artisti, musei misconosciuti. A dilaogare con lui sarà Ilaria Benini, editor e autrice per Il Tascabile.
DALL’ESTERO
Ma è folta, anche per questa edizione del Marina Cafè Noir, la rappresentanza degli autori internazionali, nel segno di un sodalizio che prosegue con alcune tra le più interessante case editrici italiane: Iperborea, NNE e Sur.
Il primo appuntamento (giovedì 17) è con Siri Jacobsen, scrittrice danese originaria delle Isole Faroe, che con il suo Lettere tra due mari (Iperborea) dà vita a un racconto epistolare che è anche una profonda e poetica riflessione sull’ambiente e sul suo futuro. A condurre l’incontro sarà l’editore di Iperborea Pietro Biancardi.
Si parlerà invece di memoria e radici con Liz Moore (venerdì 17), autrice e musicista statunitense che insegna Scrittura creativa all’università di Philadelphia. In conversazione con Alberto Ibba, Moore racconterà Il mondo invisibile (NNE), che mette al centro della narrazione il rapporto padre-figlia, il tema dell’assenza, la potenza del ricordo.
Infine (sabato 18) una storia che arriva dall’argentina grazie a uno dei maggiori autori sudamericani della sua generazione: Patricio Pron, già individuato dalla rivista Granta tra i migliori giovani scrittori in lingua spagnola. Con Domani avremo altri nomi (SUR), vincitore del prestigioso Premio Alfaguara, Pron parla d’amore con sguardo acuto e grande tenerezza, affrontando l’enorme tema della fragilità delle relazioni. Sul palco del festival sarà intervistato da Alessio Torino, autore per Mondadori del fortunato Al centro del mondo.
GLI OMAGGI
Nel viaggio del Marina Cafè Noir, accanto alle storie dell’oggi, spazio anche alle grandi storie di ieri, ai classici immortali e ai loro autori. Un robusto ciclo di omaggi arricchisce il cartellone del festival per celebrare ricorrenze e anniversari. Spicca (sabato 18) il tributo ad Ernest Hemingway nel 60° anniversario della morte, affidato alla voce di uno dei più autorevoli e apprezzati autori italiani: Vinicio Marchioni, accompagnato dalle musiche di Fabrizio Lai e Stefania Secci Rosa.
Altra cifra tonda e altra grande interprete per l’omaggio Fedor Dostoevskij: nel bicentenario della sua nascita andrà in scena una lettura tratta da I fratelli Karamazov. Sul palco Milena Mancini, attrice romana dalla vastissima filmografia e dalla straordinaria intensità, protagonista quest’anno dei lavori di Daniele Vicari, Il giorno e la notte, e Gabriele Muccino, A casa tutti bene.
Molto suggestivo anche l’appuntamento dedicato a uno dei grandi maestri della letteratura sudamericana, Alvaro Mutis (venerdì 17). In scena Federico Sirianni, cantautore genovese considerato l’erede degli illustri concittadini che lo hanno preceduto. Sarà un viaggio, il suo, dentro le acque dei mari navigati da Maqroll il gabbiere, uno personaggi più iconici di un autore straordinario come Mutis.
A proposito di icone e maestri, ecco l’omaggio a Franco Battiato (sabato 18) a cura del cantautore Matteo Sau accompagnato da Gianluca Pischedda e Ivana Busu.
Nell’anno dei marinai perduti, infine, protagonista anche un “omaggio al Mediterraneo”, con una performance inedita di Frantziscu Medda Arrogalla e Mauro Palmas tratta dal loro ultimo album Meigama.
LETTERATURE APPLICATE
Le storie fuori dai libri, le parole che incontrano la musica e raggiungono le strade, le piazze, le persone. Anche quest’anno il Marina Cafè Noir propone una serie di reading tratti dai romanzi degli autori ospiti, da sempre marchio di fabbrica del festival cagliaritano. E così Fausto Siddipresta il volto a Il suo freddo pianto di Giancarlo De Cataldo, con la raffinata chitarra di Samuele Dessì e l’elegante voce di Elena Schirru; mentre Emilia Agnesa, accompagnata dai Safir Nou, porta in scena le parole di Viola Ardone in una performance dal titolo Amerigo lascia Napoli. E ancora, il talento narrativo di Valentino Mannias sarà al servizio de La città dei vivi di Nicola Lagioia, impreziosito dalle musiche del Diego Pani Project.
Infine appuntamento anche con Home sweet home, una lettura di e con Andrea Staid tratta dall’ultimo lavoro dell’antropol