A metà settimana inoltrata, i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga hanno già informato centinaia di persone sugli effetti devastanti dovuti al consumo di droga. Le iniziative che si sono svolte fino ad ora sono state a Nuoro, Guasila e Oristano ed hanno fatto seguito alle 4 effettuate la scorsa settimana. La campagna informativa in cui è impegnato questo gruppo di volontari è la più massiccia e persistente che mai si sia vista in Sardegna da parte di enti non governativi.
In ogni occasione ci si ritrova di fronte a persone che, in un modo o in un altro, sono state coinvolte da questo mondo. In ogni occasione i volontari vengono a sapere di ragazzini, undicenni, che fanno le prime esperienze con la droga; genitori disperati perché sono venuti a conoscenza del fatto di avere figli abituali consumatori; non sono mancate disperate richieste di avere contatti con comunità di recupero in quanto il consumatore di turno era diventato ingestibile. In aggiunta ci sono quelli che raccontano incidenti. Ironicamente i volontari riportano di non aver mai sentito qualcuno che raccontasse piacevoli esperienze con la droga.
“La droga è l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Di fatto questo è un elemento che emerge sempre: coloro che ne stanno alla larga nella maggior parte dei casi erano stati informati, quelli che ci cascano invece, con ignoranza, giocano a spingersi ai confini della vita. La libertà dalla droga non è solamente un motto: è un obbiettivo.