“Si sottolinea, inoltre, come tale disposizione pone a rischio l’incolumità personale dei dipendenti che si troverebbero a circolare in orari notturni in strade che sarebbe eufemistico definire “non sicure” e che l’Azienda sarebbe responsabile delle eventuali conseguenze.”
Con queste parole e la richiesta di trovare nell’immediato soluzioni adeguate a garantire quanto segnalato si concludeva la pec datata 26 maggio e inviata dalle nostre Organizzazioni Sindacali alla D.S. del POU, al Commissario Straordinario della ASSL di Cagliari, al Commissario Straordinario e al Direttore Sanitario ATS, ma anche all’Assessore e al Direttore Generale dell’ Assessorato Sanità, tutti investiti di potere decisionale sul blocco dell’accesso al presidio per le auto del personale sanitario.
Solo il primo rispondeva subito giustificando la decisione con l’improcrastinabilità di lavori da effettuare all’interno del Presidio Ospedaliero SS. Trinità, che non consentivano, durante la loro effettuazione, l’ingresso e la viabilità dei veicoli.
La conclusione era una ben precisa dichiarazione che si riporta: “Ci rendiamo conto dell’entità del disagio creato, ma purtroppo il Servizio di Prevenzione e Protezione ha disposto in tal senso in maniera perentoria e lapidaria, non lasciando spazio a deroghe o a divieti più elastici, preventivando una tempistica di 45 giorni circa”.
N.B. i 45 giorni scadevano, più o meno, intorno al 10 luglio.
Chiunque lavori al SS. Trinità si è reso conto che, nonostante siano almeno due mesi che non si vede l’ombra di un operaio, l’accesso alle auto è sempre interdetto, ma nessuno ha risposto alle nostre pec di sollecito del 19 luglio e del 30 agosto.
Dispiace molto vedere che le nostre paure si sono concretizzati ed, ancora di più, che i
provvedimenti presi per “risolvere” la situazione, cioè permettere l’accesso in auto solo ai reperibili chiamati in urgenza sappiano di beffa per chi rischia salute e proprietà.
Giova ricordare che tutti, sia che si lavori di giorno che di notte, sono nella stessa situazione, le aggressioni avvengono, potenzialmente, a tutte le ore come gli atti vandalici sulle auto.
Le nostre Organizzazioni Sindacali denunciano con forza l’insostenibilità della situazione e si
augurano una soluzione efficace che riduca le difficolta degli operatori di una sanita che, proprio in quel Presidio sta combattendo con la pandemia, ma il sacrificio di chi è in prima linea, pare, non debba avere nessun riconoscimento.
La Segreteria Regionale COSMED
La Segreteria regionale ANAAO ASSOMED