La variante Mu ‘buca’ gli anticorpi di guariti e vaccinati: «12 volte più resistente»
La variante Mu resiste agli anticorpi, sia del vaccino che della guarigione. Identificata per la prima volta in Colombia nel gennaio 2021, presente in 39 Paesi e classificata fra le Varianti di interesse (Voi) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) il 30 agosto scorso, la Mu (B.1.621) e la sua versione avanzata (B.1.621.1) sono risultate «altamente resistenti» sia agli anticorpi generati dall’infezione naturale con il virus originario, quello di Wuhan, sia a quella indotti dai vaccini.Nello studio pubblicato su BioRxiv si dice a chiare lettere che la variante Mu è “altamente resistente agli anticorpi di individui convalescenti COVID-19 e vaccinati con Pfize/BioNTech.
Il confronto diretto di diverse proteine spike di SARS-CoV-2 ha rivelato che il picco di Mu è più resistente alla neutralizzazione mediata dagli anticorpi rispetto a tutte le altre varianti di interesse (VOI) e preoccupazione (VOC) attualmente riconosciute. Ciò include la variante Beta (B.1.351), che è stata ritenuta fino ad oggi come la variante più resistente agli anticorpi dei convalescenti e dei vaccinati”.