Nella serata di lunedì 13 settembre infatti sono state oltre duecento le persone informate sugli effetti provocati dagli stupefacenti. Che si tratti di uno spinello o di una dose di eroina, la maggior parte degli effetti dannosi dovuti all’assunzione di droga, sono per lo più sconosciuti.
Ovviamente gli spacciatori non informano i loro clienti del modo in cui la droga lentamente li renderà prima larve e poi cadaveri, è necessario che una fonte esterna informi le persone. E’ altrettanto ovvio il fatto che senza un’accurata campagna di prevenzione, i giovani ancora non del tutto formati nella personalità, possono facilmente cadere nella tentazione di provare questa nuova esperienza di sballo.
Salvo effetti che nell’immediato possono davvero far pensare all’errore commesso, le prime droghe con cui si ha a che fare, traggono in inganno: la maggior parte dei consumatori raccontano un primo senso di benessere nello sballo, ma anche il fatto che molto molto presto, questo diventa un effettivo bisogno perché non si trova più piacere in altro e la logica conseguenza è la necessità di una nuova assunzione di droga, una dose più massiccia e via dicendo. Non è un caso se il 90% dei consumatori di droghe pesanti ha iniziato con uno spinello e per altro, pur assumendo droghe più pesanti, non mette mai da parte hashish e marijuana.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. E’ logico che lo spacciatore non racconterà mai quale vorticoso tunnel di degrado facciano intraprendere le droghe. E’ logico che deve esserci prevenzione. E’ ovvio dunque che la prevenzione sia un dovere civico in direzione della vita libera dalla droga.