Santulussurgiu. Si alza il sipario sulla XIII edizione del Festival Percorsi Teatrali
Teatro e musica, poesia e favole nel “paese nel vulcano”: si alza il sipario sulla XIII edizione del Festival Percorsi Teatrali organizzato dal Teatro del Segno a Santu Lussurgiu (OR) con la direzione artistica di Stefano Ledda e realizzato con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Santu Lussurgiu – nell’ambito di Intersezioni 2021 / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.Un’edizione speciale della kermesse – e in formato ridotto, specie per qual che riguarda la sezione didattica – non solo per effetto dell’attuale pandemia ma soprattutto per le conseguenze dei terribili incendi che hanno portato terrore e distruzione in questa terribile estate nel Montiferru: il festival diventa così simbolo di “resilienza” e di rinascita, e l’arte e la cultura si pongono come un baluardo contro la barbarie e la follia dei piromani. Sette i titoli in cartellone dal 3 al 9 settembre al “Teatro Che Non C’Era” nel Cortile della Scuola dell’Infanzia tra pièces di teatro contemporaneo, riletture di classici, mises en espance, recitals e concerti, oltre alle letture ad alta voce di antiche e moderne fiabe dedicate ai giovanissimi nel Parco della Biblioteca.
Tra i protagonisti Rossella Faa, moderna cantastorie in vesti da Cupido, le attrici Monica Zuncheddu, Elisa Pistis, Marta Proietti Orzella, Alessandra Leo, gli attori Stefano Ledda, Giuseppe Ligios, Giuseppe Caragliu e Gianfranco Corona, la cantante Stefania Secci Rosa e la musicista Francesca Puddu, i marionettisti Rita Xaxa e Agostino Cacciabue, fondatori del Teatro Tages, oltre a un cenacolo di giovani letterati e poeti con la contrabbassista Federica Josè Are e infine Brinca – il World Music Ensemble fondato da Davide Peddio e Jonathan Della Marianna.
Una programmazione variegata che spazia dagli “Amori da Palcoscenico” con Stefano Ledda, che firma drammaturgia e regia, in scena con Marta Proietti Orzella e con la poliedrica cantante, compositrice e performer Rossella Faa a “Dov’è il filo? Una storia di marionette e marionettisti” di e con Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, alla favola de “Il Gatto dagli stivali” nella versione del Teatro d’Inverno con adattamento e regia di Giuseppe Ligios. Un’antologia di canzoni e racconti sul vino per “Una botte e via” di e con Monica Zuncheddu sulle note di Stefania Secci Rosa e Francesca Puddu, poi “S’Accabadora” con drammaturgia e regia di Susanna Mameli, una pièce liberamente ispirata a “Le Serve” di Jean Genet e interpretata da Elisa Pistis e Marta Proietti Orzella. S’intitola “Me l’ha detto Dante” l’evento dedicato al sommo Poeta, autore della “Divina Commedia”: Beatrice Magoga, Giuseppe Moledda, Luca Martinelli, Mikel Marini e Stefano Lanzi si confrontano con il poema fondante della nostra letteratura, con il contrappunto strumentale di Federica Josè Are mentre il finale in musica è affidato ai Brinca, formazione a organico variabile, con Paride Peddio all’organetto, Davide Pudda alle chitarre e Federico Di Chiara all’armonica e voce, tra danze e canti tradizionali reinterpretati con moderna sensibilità, tra folk, rock e blues.
Un’anteprima teatrale – giovedì 9 settembre alle 17.30 – con l’esito scenico dalla prima sessione laboratoriale su “I Giganti della Montagna” in preparazione della mise en scène dell’opera di Luigi Pirandello nel nuovo allestimento del Teatro del Segno in coproduzione con il Teatro Zeta de L’Aquila che debutterà a dicembre nell’Isola nella Stagione di Teatro Senza Quartiere 2021-2022.
Nella terra ferita e arsa dal fuoco, l’arte e la bellezza diventano seme di speranza nei giorni difficili della ricostruzione. Sottolinea il sindaco Diego Loi: «Santu Lussurgiu ha sempre puntato sulla cultura, lo ha fatto nel suo percorso storico e continua a farlo e lo vuol fare con sempre maggiore determinazione, sostenendo gli eventi culturali e le iniziative che consentono di animare la vita sociale del paese oltre che fungere da attrazione per l’esterno, con la consapevolezza del ruolo fondamentale dell’arte e della cultura per una crescita armoniosa della comunità.
Dopo la tragedia del 24 luglio e dei giorni successivi, con gli incendi che hanno devastato il nostro territorio, abbiamo concordato con il Teatro del Segno di spostare il festival, per rimandarlo a un momento di maggiore serenità: la comunità ha dovuto far fronte all’emergenza iniziale e ora sta lavorando su un percorso molto importante di rinascita, un percorso che coinvolge le amministrazioni del territorio, e che la nostra amministrazione sta facendo assieme alla gente.
La scelta di ripartire così come stiamo facendo dalla cultura, con attività e progetti legati al teatro, alla musica, alla letteratura, non è un modo per far finta che ciò che è accaduto non sia successo: la devastazione purtroppo non è cancellabile. Ma è un modo per non chiudersi in se stessi, un modo per continuare a parlare del paese e del territorio, e far capire che la vita deve andare avanti proprio grazie alla cultura e alla socialità, alle iniziative che puntano alla valorizzazione e promozione del nostro territorio. Si deve e si può ripartire con i ragionamenti, e anche i momenti di raccoglimento legati agli spettacoli e alle altre attività sono preziosi, rappresentano un’ulteriore azione direi anche pedagogica che porta evidentemente a riflettere su ciò che è accaduto.
Non ci si può chiudere in una stanza per piangere su quello che è successo. Sicuramente le riflessioni andranno avanti ma è importante ora reagire e continuare a lavorare per lo sviluppo e programmare la ricostruzione, attraverso tutta una serie di attori tra cui anche il Teatro del Segno, che da anni anima il nostro territorio con il Festival Percorsi Teatrali – e vogliamo che continui a farlo. Il Festival quest’anno più che mai rappresenta un’occasione per reincontrarsi – nel rispetto delle norme e in sicurezza – ed è un segnale di ripartenza, il simbolo dell’inizio di una ricostruzione: è giusto riflettere su quel che è successo, non si può fare finta di nulla, ma neppure limitarsi a considerare i danni, E’ necessario cercare di agire e reagire con positività».
«Il XIII Festival Percorsi Teatrali a Santu Lussurgiu si farà, nonostante tutto, eccezionalmente a settembre invece che tra luglio e agosto e con un cartellone in parte rimodulato a causa di precedenti impegni delle compagnie e degli artisti, soprattutto quelli provenienti da oltre Tirreno» – afferma il direttore artistico Stefano Ledda.
«Il Teatro del Segno di concerto con l’amministrazione ha deciso di mantenere l’impegno e realizzare comunque il Festival che, nell’impossibilità di svolgere dei laboratori in sicurezza, prevede una serie di appuntamenti pensati per i giovanissimi e le famiglie, a partire dalla riscoperta delle fiabe con le letture pomeridiane nel Parco della Biblioteca e con le avventure de “Il Gatto dagli stivali” portate in scena dal Teatro d’Inverno. In questa edizione sfoglieremo un po’ il catalogo delle nostre produzioni e coproduzioni, che spaziano dal teatro d’attore al teatro di figura, oltre ad ospitare alcuni dei lavori più interessanti e significativi di artisti e compagnie operanti sull’Isola, dal Teatro d’Inverno ad Anfiteatro Sud, dal Palazzo d’Inverno e Symponia al Teatro Tages, con cui collaboriamo da diversi anni.
In cartellone gli “Amori da Palcoscenico” tra dialoghi teneri e appassionati con le parole immortali di William Shakespeare, Edmond Rostand e Carlo Goldoni e la ballads “a tema” di Rossella Faa, la favola nera de “S’Accabadora” che trae spunto da Genet per mettere a nudo una tragedia familiare, le divagazioni poetiche e filosofiche inframmezzate a canti sul vino, una delle risorse pregiate del territorio del Montiferru, in “Una botte e via” e il gioco metateatrale di “Dov’è il filo?” con le splendide marionette del Teatro Tages. Nasce per il Festival, l’idea di raccontare Dante attraverso lo sguardo di giovani studiosi e appassionati, in una sorta di mise en espace tra la Stand Up Comedy e il teatro di narrazione, e riparte da Santu Lussurgiu il progetto della messinscena de “I Giganti della Montagna” di Luigi Pirandello, con uno stage per attori e allievi attori diretto da Manuele Morgese con la partecipazione della coreografa Francesca La Cava, che si inserisce nel progetto pluriennale della Scuola di Arti Sceniche e culminerà in una “restituzione” al pubblico dei frutti di questa breve residenza artistica».
IL CARTELLONE
Inaugurazione – venerdì 3 settembre alle 19.30 – con “Il Gatto dagli stivali” del Teatro d’Inverno, con drammaturgia e regia di Giuseppe Ligios, anche protagonista sulla scena insieme con Giuseppe Caragliu e Gianfranco Corona, per una moderna rilettura della celebre fiaba di Charles Perrault, in cui l’astuto felino farà la fortuna del suo padrone, fino a farlo ammettere alla corte del re… ma non al punto da fargli sposare la principessa.
Al via – da sabato 4 settembre alle 17.30 –l’appuntamento con “Una Favola al giorno”, tutti i pomeriggi (fino all’8 settembre) al Parco della Biblioteca con letture “animate” a cura degli attori e delle attrici del Teatro del Segno.
Viaggio tra le umane passioni descritte da autori come William Shakespeare, Edmond Rostand e Carlo Goldoni – sabato 4 settembre alle 21 – con gli “Amori da Palcoscenico” firmati Teatro del Segno: sotto i riflettori Rossella Faa con Marta Proietti Orzella e Stefano Ledda (sue drammaturgia e regia) per un’antologia di dialoghi d’innamorati, teneri o infuocati, tra maliziosi giochi di seduzione, inganni, fughe e tradimenti, impreziosita da canzoni “a tema” e con finale a sorpresa.
Tra ironia e poesia – domenica 5 settembre alle 21 – con “Una botte e via” (produzione Teatro del Segno) di e con l’attrice Monica Zuncheddu accompagnata dalla cantante Stefania Secci Rosa e dalla chitarrista Francesca Puddu in un itinerario tra i versi di Catullo e William Butler Yeats, il mito di Gilgamesh e le parole di Wislava Szymborska fino alle “liriche” descrizioni del “critico sensoriale” Luca Maroni, in una raffinata antologia di testi letterari e celebri o inedite melodie ispirati al vino.
S’intitola “Dov’è il filo?” il nuovo spettacolo ideato e “animato” da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, con la regia di Stefano Ledda e Gennaro Ponticelli (produzione Teatro Tages e Teatro del Segno) in cartellone lunedì 6 settembre alle 21: “una storia di marionette e marionettisti” in cui due artisti impegnati nella creazione di un nuovo lavoro, tra danzatrici esotiche e stravaganti fachiri, il volo di una farfalla e la storia di un omino di ferro, scoprono la vita segreta degli oggetti, tra realtà e sogno.
“S’Accabadora” di Anfiteatro Sud con drammaturgia e regia di Susanna Mameli – martedì 7 settembre alle 21 – racconta il legame strettissimo tra due sorelle, complici e rivali, come ne “Le Serve” di Jean Genet: in scena Elisa Pistis e Marta Proietti Orzella, sulle musiche originali di Paolo Fresu, incarnano due immagini diverse, quasi speculari di una femminilità negata, nell’epilogo di un dramma familiare che s’intreccia alla leggendaria figura di colei che custodiva nell’immaginario sardo il segreto dell’inizio della vita, e della fine.
Sulle tracce di Dante Alghieri – mercoledì 8 settembre alle 21 – con Giuseppe Moledda, Luca Martinelli, Beatrice Magoga, Mikel Marini e Stefano Lanzi – giovani studenti di lettere che svelano l’attualità della “Divina Commedia” in “Me l’ha detto Dante”, una narrazione a più voci sulle note del contrabbasso di Federica Josè Are: ciascuno parla del suo personale rapporto con l’opera del sommo Poeta, dello sguardo profetico e dell’universalità dei temi, alla luce della propria sensibilità (produzione Teatro del Segno – in collaborazione con il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna).
“I Giganti della Montagna” – in forma di studio – giovedì 9 settembre alle 17.30 per un’anteprima della mise en scène del dramma pirandelliano (nuova produzione di Teatro Zeta e Teatro del Segno), con la regia di Manuele Morgese e le coreografie di Francesca La Cava: frammenti del testo, metafora della morte dell’arte in una civiltà materialista, incapace di riconoscere la poesia, dove la “Favola del figlio cambiato” può essere rappresentata solo nella villa di Cotrone, tra gli Scalognati.
Infine – giovedì 9 settembre alle 21 – i ritmi e i suoni dell’Isola, nel concerto dei Brinca, il World Music Ensemble fondato da Paride Peddio e Jonathan Della Marianna, che reinterpreta la tradizione musicale sarda in chiave contemporanea: sul palco Paride Peddio all’organetto in trio con Davide Pudda alle chitarre e Federico Di Chiara all’armonica e voce, che disegneranno la colonna sonora dell’ultima notte dei Percorsi Teatrali a Santu Lussurgiu (produzione Symponia – distribuzione Palazzo d’Inverno).
Il XIII Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu (OR) è organizzato dal Teatro del Segno con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e con il contributo del MiC / Ministero della Cultura e inserito nella “rete” di “Intersezioni” 2020 a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
INGRESSO GRATUITO
Tutti gli appuntamenti della manifestazione, verranno svolti in ottemperanza alle norme anti COVID, e passati al vaglio della compatibilità con le stesse, o altrimenti modificati in ragione della salvaguardia della sicurezza degli spettatori, degli artisti e delle maestranze coinvolte.
IMPORTANTE: PER POTER ASSISTERE AGLI SPETTACOLI – NEL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI PER L’ESECUZIONE DEGLI SPETTACOLI ALL’APERTO – SARA’ NECESSARIO PRENOTARE IL PROPRIO POSTO COMUNICANDO I DATI PERSONALI.
Il governo ha introdotto l’obbligatorietà del Green Pass durante l’esercizio degli spettacoli all’aperto e al chiuso a partire dal 6 agosto 2021. Si ricorda che la certificazione (green pass) si ottiene in seguito ad almeno una dose di vaccino, l’avvenuta guarigione da covid-19 o la negatività al test (tampone molecolare o rapido). (D.L. 22 luglio 2021)
È possibile prenotare inviando una e-mail a: [email protected] oppure telefonando o inviando un messaggio Whatsapp al numero 391.4867955
Per informazioni: [email protected] | www.teatrodelsegno.com
t . 070.680229 | m. +39 3929779211 (anche whatsapp)