Il ritorno della reale accademia di musica e i “dialoghi” di Massimo Ferra,
per la quarta serata di in progress…one 2021,
4 settembre a Sestu.
Sestu, 2 settembre 2021. Quarta serata per la quattordicesima edizione del festival di rock progressivo IN PROGRESS ONE: sabato 4 settembre 2021, dalle ore 21 sono in programma altri due concerti al confine tra rock, jazz e sperimentazioni sonore nella consueta cornice di Casa Ofelia a Sestu (via Parrocchia 88) grazie allo sforzo organizzativo dell’associazione Mediteuropa, col sostegno dell’Assessorato regionale della Cultura, della Fondazione di Sardegna e del Comune di Sestu. Ma prima, alle ore 11, si terrà uno dei due concerti-aperitivo ospitati nelle Tenute Cossedda con musica e degustazione dei “vini prog”: tre edizioni speciali dei vini delle Tenute Cossedda, due Vermentini di Sardegna e un Cannonau dedicati rispettivamente a Yes, Genesis e King Crimson, con speciali bottiglie celebrative ispirate agli artwork più famosi.
EDIZIONE XIV. l tema di quest’anno è “Il suono delle radici” e non a caso: l’edizione 2021 di IN PROGRESS ONE, infatti, darà grande spazio alle contaminazioni musicali col jazz, la musica classica e la musica etnica, da subito presenti nei primi, grandi dischi che hanno dato vita al movimento a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta.
IL PROGRAMMA. Il sabato di IN PROGRESS ONE 2021 si apre alle ore 11, alle Tenute Cossedda in località Su Pardu, poco fuori Sestu. In programma c’è il primo concerto-aperitivo con i vini prog delle Tenute Cossedda e la prima parte di SIMPLES E ABSURDO: Roberto Bernardini alla chitarra classica e Gianluca Pischedda al violoncello presenteranno una prima esibizione che propone le musiche scritte da Guinga ed Egberto Gismonti. La musica brasiliana, espressione della contaminazione per eccellenza, mette insieme influenze della classica, del jazz e delle ritmiche di origine africana.
Si torna a Casa Ofelia alle ore 21, con “DIALOGHI”, concerto di Massimo Ferra (chitarra), Matteo Marongiu (basso), Roberto Migoni (batteria) e la MeditOrchestra diretta da Simone Pittau.
Composto e scritto da Ferra, la performance costruirà un dialogo musicale tra mondi diversi ma complementari, quello del jazz e della classica, in equilibrio tra musica scritta e improvvisazione.
Infine alle ore 22, la penultima giornata del festival si chiude con un nome storico del prog italiano degli anni ‘70: REALE ACCADEMIA DI MUSICA. Autori di un album pubblicato nel 1972 e prodotto da Maurizio Vandelli e di uno split a doppio nome col cantautore Adriano Monteduro, uscito nel 1974, partecipano nel 1975 al disco di Nada “1930: il domatore delle scimmie”. La RAM è tornata sulla scena nel 2018, in pieno revival del prog classico, con una formazione che unisce il fondatore Pericle Sponzilli (chitarra) il tastierista Fabio Liberatori degli Stadio, la voce dei Deserto Rosso Erika Savastani, Andy Bartolucci alla batteria e Fabio Fraschini al basso. Sempre nel 2018 esce un nuovo album a firma RAM, intitolato “Angeli mutanti”.