Sesto sipario a Cagliari su Spettacolo Aperto, che interpreta l’aggettivo ‘aperto’ guardando ai contenuti musicali: vicini al pop, come alla musica antica, alla musica circolare, a sperimentazioni sonore nuove.
Come di abitudine, il tessuto del festival cucirà insieme spettacoli, concerti, laboratori, età trasversali, il mondo della scuola, dell’università, il gioco musicale, il professionismo strumentale.
Dieci eventi, tra Cagliari e Quartu, ognuno pensato per una età musicale diversa, ispirandosi letteralmente al motto di Studium Canticum ‘musica per tutti’, che offrono a tutti l’opportunità di fare esperienza di musica. Il periodo che attraversiamo ci ha ricordato vivamente che ‘la musica è una necessità. Come respirare, come l’acqua‘ (Ezio Bosso). La reciproca presenza e la corrente di emozioni che motiva tutti i giorni chi fa musica insieme, anche in condizioni avventurose, ma sempre ‘insieme’, è ciò che vogliamo condividere, dal vivo, nel nostro Spettacolo Aperto. Aperto a tutte e tutti, perché la musica è di tutti, a tutte le età, a tutti i generi, a tutti i gradi di coinvolgimento, per chi voglia ‘fare’ o ‘solo’ ascoltare.
APPUNTAMENTI
Una impronta ‘pop’ caratterizza il primo appuntamento del festival: venerdì 17 settembre, alle ore 21.00, presso InOut a Cagliari, nel concerto di apertura del festival affidato alle voci femminili di Chorus, fabbrica di energia e vitalità al femminile. In Di pop in pop, questo il titolo del concerto, le voci dell’ensemble sfogliano uno zibaldone di stili autoriali ed esecutivi diversi. Con Michele Brandinu al pianoforte, Luigi Sanna alla batteria e Massimo Tore al basso, dai Beatles ad Adele ai Queen a Mika ai Radiohead.
Si volta pagina il sabato 18 ottobre, alle ore 20.30 nella Chiesa di S. Stefano a Quartu, con Il divino, umano Mozart, che fin da piccolissimo ebbe il dono di stupire con la sua musica i contemporanei, e ancora oggi chi lo ascolta. La Missa brevis in G (KV 49) è la protagonista di questo concerto, che Mozart scrisse quando aveva 12 anni. Realizzata dal coro Ad libitum con l’orchestra Studium Canticum e i solisti Federica Baire (soprano), Manuele Angioni (alto), Alessio Faedda (tenore), Andrea Macis (basso) diretti da Stefania Pineider, la messa esprime già compiutamente il mondo sonoro mozartiano che, del resto era ben conscio delle sue doti quando, in un aforisma diventato celebre, affermava che potesse venire qualcosa di grande anche da chi fosse piccolo e giovane. Altre pagine mozartiane, affidate all’orchestra, completeranno l’omaggio monografico a questo precocissimo genio.
Musica gioco e movimento domenica 19 settembre, presso la chiesa di S. Maria del Monte a Cagliari, con inizio alle ore 17.30. Cantare insieme, utilizzare il movimento per giocare con i suoni, il ritmo, le emozioni, è il modo più divertente e utile per fare musica. Dedicato a bambine e bambini da cinque anni in su, questo pomeriggio musicale, intitolato Il fantasma del castello, vedrà la collaborazione delle studentesse del Corso di Laurea in Scienze della Formazione della Università di Cagliari, coordinate da Stefania Pineider. A conclusione del laboratorio, in un finale esito scenico, i partecipanti racconteranno al pubblico la storia in musica di un certo fantasma un po’ maldestro, che abita un vecchio castello. Con loro i cantori dello Scuole in Coro lab, il laboratorio propedeutico al coro di voci bianche, che proporranno un repertorio di filastrocche e storie cantate nel concerto intitolato Filastrocche, nella stessa Chiesa di S. Maria del Monte, ma alle ore 19.30.
Una immersione nella musica di altri tempi, più antichi dei nostri, lunedì 20 ottobre, alla chiesa di S. Maria del Monte, con inizio alle ore 20.00, nel concerto Occhi vaghi e leggiadri, una insalada musicale di ostinati, danze, fantasie et altro. Protagonista l’ensemble Dolci Accenti (Calogero Sportato, Daniele Cernuto, Cipriana Smarandescu), specializzato nell’esecuzione del repertorio musicale del XVII secolo e dei primi anni del XVIII, del quale approfondisce la ricerca su fonti originali. Dallo studio dei trattati, manoscritti, stampe e cronache dell’epoca, in un momento in cui la musica vocale cominciava ad esplorare le sue potenzialità espressive, e quella strumentale andava emancipandosi come genere autonomo, nasce questo concerto per cembalo, viola da gamba, arciliuto, chitarra alla spagnola, tiorba e voce che l’ensemble continuamente rinnova sulla base delle nuove ricerche.
Martedì 21 ottobre, negli spazi di Sa Manifattura, alle ore 20.30, l’incontro di musica e arte figurativa nel progetto Sinestesie, che nasce dall’idea di esplorare le connessioni emotive tra diverse espressioni artistiche: i partecipanti potranno ascoltare la musica suonata dal coro e contemporaneamente ammirare la riproduzione di alcune opere d’arte grazie ai cinque schermi cinematografici che faranno ‘da parete’ alla sala. Come in un museo, dove il disegno di una tela cinquecentesca si contrappone al colore esplosivo degli impressionisti o alla scomposizione delle forme di un dipinto cubista, il percorso musicale di questo concerto si affaccia su diversi mondi musicali (dal barocco al contemporaneo) per farli ‘’risuonare’’ con altri mondi, appartenenti ad un’altra arte, quella pittorica. Il progetto ha si è avvalso della ricerca figurativa di Elisa Tinè e ha dato vita alla ricerca musicologica di Michele Peguri, che in una pubblicazione in forma di programma di sala, hanno esplorato il potenziale interpretativo che scaturisce dalla compresenza dei due linguaggi, guidandoci nella visione e nell’ascolto con tantissimi spunti di riflessione. Con il coro Studium Canticum, diretto da Stefania Pineider e la collaborazione al pianoforte di Michele Peguri.
L’appuntamento del mercoledì 22 settembre, A braccia aperte, è per chiunque desideri trascorrere una serata a fare musica insieme: col proprio corpo, con la propria voce. Negli spazi aperti di Sa Manifattura, alle 18.30, un racconto, di una terra lontana, in un tempo antico, farà da filo conduttore. I partecipanti, in cerchio, lo ascolteranno dalla voce di Elio Turno Arthemalle, e da lì ‘germoglieranno’ gli interventi di body music proposti e realizzati con tutti i presenti, insieme con le testimonianze di Issiaka Ly, e la sua esperienza di mediatore culturale. Federica Loredan, musicista, danzatrice, coreografa, che lavora in diverse accademie professionali, compagnie teatrali e crew hip hop della scena underground, è alla guida di questo viaggio, e condurrà i partecipanti in una intensa esperienza musicale, con proposte, con idee, con la poliedricità della sua competenza artistica e didattica.
Affidarsi al suono, nel buio più assoluto. Questa è la sfida di Coro buio, in programma per giovedì 23 settembre, alla Cripta di S. Restituta, alle 20.30. La formazione da camera di Studium Canticum, oltre alla proposta di un repertorio a cappella che offre ambienti musicali diversi, condivide con il pubblico l’esperienza di fare musica al buio. Una sfida impegnativa perché con lo spegnersi della luce si spegne anche il tempo, e il luogo. Nessuna direttiva gestuale, nessuna possibilità di riferimenti visivi. Resta solo il suono cui aggrapparsi, a cui affidarsi per esprimersi attraverso la pura vibrazione. Una esperienza non solo musicale ma emotiva da condividere con il pubblico, immerso esso stesso nel buio, per il tempo in cui verrà eseguito Lux aeterna di Elgar e una composizione di Macdonald.
Venerdì 24 settembre, alla chiesa di S. Michele, alle ore 21, il gruppo giovanile del coro di voci bianche Scuole in Coro, presenta Sound the trumpet, proponendo, insieme con Manuele Pinna al pianoforte, un programma di grande impatto emotivo con pagine di Purcell, Mendelssohn, Kodàly, Witachre, Rutter e altri ancora. Il concerto suggella un percorso formativo e musicale che le dodici ragazze e ragazzi del coro hanno intrapreso fin da piccoli, diventando da curiosi a competenti e da competenti ad esperti, ma soprattutto grandi appassionati del far musica. Un percorso che ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Abbiati per la Didattica nel 2016, ed è stato oggetto di ricerca come nella recente tesi di laurea in Scienze della Formazione sul ‘Valore pedagogico del canto corale’ scaturito dalla osservazione diretta del lavoro del gruppo.
Conclusione al sabato 25 settembre, ancora alle ore 20.00, presso la Chiesa di S. Rosalia, con Domenico Lavena, Fabrizia Lobina e Sara Pirroni, allievi della Classe di Organo del prof. Angelo Castaldo, con un concerto per organo, Il signore degli strumenti. Da sette anni consecutivi il Festival Organistico Internazionale del Conservatorio di Cagliari, con la collaborazione del quale viene realizzato questo evento, offre al pubblico un viaggio nelle mille sonorità dell’organo, ‘l’unico strumento sul quale è possibile mantenere una nota tanto a lungo da produrre un’impressione di tempo e di eternità’, come diceva Messiaen, consolidando una formula virtuosa che, accanto a grandissimi interpreti del panorama internazionale, prevede la presenza in cartellone dei migliori allievi, creando occasioni di confronto e apprendimento.
INFORMAZIONI
Tutti gli eventi sono a ingresso libero (con libera donazione).
In ottemperanza alle attuali disposizioni è necessaria la prenotazione del posto. Il link per la prenotazione è il seguente: https://spettacoloaperto2021.eventbrite.it
Per la partecipazione agli eventi è richiesto il possesso del Green Pass.
I luoghi in cui si svolgeranno gli eventi sono privi di barriere architettoniche (con eccezione del 23 settembre).