CeDAC
Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna
Stagione di Prosa e Danza 2021-2022
TEATRO CIVICO “ORIANA FALLACI” – OZIERI
Si alza il sipario sulla Stagione di Prosa e Danza 2021-2022 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del Comune di Ozieri, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Nove titoli in cartellone dal 22 settembre all’8 aprile tra un omaggio a Dante Alighieri e classici del Novecento come “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame e “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi, accanto a pièces originali di autori contemporanei e intriganti coreografie, per un variegato affresco della società.
Sotto i riflettori artisti del calibro di Lella Costa, Marisa Laurito, Edy Angelillo con Paolo Triestino e Giancarlo Ratti, Corrado Tedeschi con la figlia Camilla, Elisa Pistis e l’ex campionessa di ginnastica ritmica Lavinia Savignoni, accanto a giovani compagnie come Les Moustaches, e spazio alla danza con Gruppo e-Motion e il Balletto di Siena.
S’intitola “Il corpo perfetto” la pièce scritta, diretta e interpretata da Lavinia Savignoni (produzione BAM Teatro / La Loba Production) in cartellone – in prima regionale – mercoledì 22 settembre alle 21: un monologo tragicomico in cui l’attrice e danzatrice romana affronta il tema attuale dell’attenzione ossessiva per la forma fisica, tra diete rigorose e esercizi, in una visione “estrema” e distorta della filosofia de il wellness.
Una singolare lezione di guida tra ardue manovre e confronti generazionali – giovedì 30 settembre alle 21 – con “Partenza in salita” di Gianni Clementi: la divertente commedia interpretata da Corrado Tedeschi (che ha curato la regia insieme con Marco Rampoldi) e Camilla Tedeschi.
Padre e figlia nella vita e sulla scena, per una riflessione sulla famiglia, le responsabilità e i legami tra incomprensioni, segreti, mancanze che sfocia nell’allegria di una ritrovata complicità.
Lella Costa in “Intelletto d’Amore – Dante e le donne” scritto insieme con Gabriele Vacis, che firma la regia – giovedì 7 ottobre alle 21 – dà voce alle “eroine” della “Divina Commedia”, da Beatrice, simbolo dell’amore idealizzato a Francesca da Rimini, precipitata tra i “lussuriosi” per la sua passione per il cognato Paolo, a Taide, celebre meretrice e pericolosa “adulatrice”, ma pure alla moglie del Poeta, Gemma Donati, costretta a fare i conti con la celestiale “rivale”.
Storie scritte sulla pelle per un manifesto poetico contro pregiudizi e confini – giovedì 14 ottobre alle 21 – con “Without Color” del Gruppo e-Motion, con regia e coreografia di Francesca La Cava.
In scena con Timothé Ballo, Sellou Blagone, Stefania Bucci e Antonio Taurino, per un «viaggio nell’universalità dell’essere umano», tra le reazioni e le emozioni come rabbia, dolore, paura e felicità, in cui non contano più differenze culturali e distanze geografiche ma solo l’empatia.
Un giovane sogna di danzare, contro le leggi di gravità e le logiche soffocanti della sua famiglia – martedì 23 novembre alle 21 – ne “La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza” de Les Moustaches con Giacomo Bottoni, Francesco Giordano e Antonio Orlando per la regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli: il protagonista cela nel suo corpo troppo grasso e irsuto una inconfessata omosessualità ma anche il desiderio di librarsi leggero, con il suo tutù rosa.
Quattro quadri per raccontare – venerdì 21 gennaio alle 21 – “I Temperamenti dell’Amore” sulle note di Ludwig van Beethoven, con il Balletto di Siena: Marco Batti firma l’originale coreografia in cui l’Amore Ideale si tinge di rosso, per descrivere l’idillio, mentre il grigio diventa il colore di una “burrascosa” libertà, il blu rappresenta l’Amore Ostacolato che stenta a sopravvivere, e nel verde si identifica quell’Amore Irrealizzato che si traduce in languida melodia.
Cronache di un’amicizia – sabato 19 febbraio alle 21 – con “Que Serà” di Roberta Skerl con Paolo Triestino (sua anche la regia), Edy Angelillo e Giancarlo Ratti: una tranquilla serata in compagnia diventa l’occasione per inattese rivelazioni, che costringono i protagonisti a interrogarsi su quanto valga quel legame, e su quanto sarebbero disposti a sacrificare per soccorrere chi tra loro si trovasse in serie difficoltà, in una pièce che parla con ironia di temi scottanti e del senso della vita.
Si ispira ai Vangeli apocrifi e ai racconti popolari sulla vita di Gesù “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame – venerdì 11 marzo alle 21 – nella versione “al femminile” di Elisa Pistis: la celebre “giullarata” in cui le storie della nascita dell’infanzia del Figlio dell’Uomo, con i primi miracoli e lo sguardo sul mondo di un Dio bambino, lasciano il posto ai toni lirici e drammatici del dialogo della Madonna con l’Angelo ai piedi della croce, in un one-woman-show travolgente tra ironia e poesia.
Riflettori puntati su Marisa Laurito – venerdì 8 aprile alle 21 – protagonista con Guglielmo Poggi, Livio Beshir e Giancarlo Nicoletti (che ha curato la regia) di “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi, un testo “provocatorio” e modernissimo, ambientato in una Napoli notturna, regno di prostitute, travestiti, omosessuali, giovani in rivolta, che si incontrano alla vigilia di Capodanno tra feroci litigi e desideri proibiti, amarezza e voglia di riscatto.