Successo per i Tenebrae nella serata finale del Festival Voci d’Europa
Il concerto del gruppo inglese nella Basilica di San Gavino ha chiuso la XXXVIII edizione
La formazione inglese dei Tenebrae è stata l’assoluta protagonista della XXXVIII edizione del Festival internazionale di musiche polifoniche Voci d’Europa. Il coro diretto da Nigel Short ha incantato domenica sera il pubblico di Porto Torres, chiudendo in bellezza la manifestazione organizzata dal Coro Polifonico Turritano all’interno della maestosa Basilica romanica di San Gavino.
I Tenebrae, già candidati ai Grammy Awards e vincitori di prestigiosi premi internazionali, hanno proposto un repertorio di brani popolari dal mondo. In scaletta anche brani della tradizione americana e composizioni contemporanee.
Il sestetto inglese si è esibito per circa un’ora e mezzo, catturando l’ascolto di un pubblico ben attento che ha occupato ogni posto disponibile in basilica, rispettando le normative anti Covid. «È bellissimo partecipare al Festival e cantare in questo luogo fantastico», ha esordito il direttore dell’ensemble, Nigel Short.
Subito dopo spazio all’armonia delle sei voci che hanno riempito di melodie la più grande chiesa romanica della Sardegna, con gli applausi sempre più convinti e intensi man mano che venivano eseguiti i brani in scaletta, sino all’ovazione finale.
L’evento si è chiuso con i saluti della Presidente del Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile, del Direttore artistico Laura Lambroni, della vicesindaca Simona Fois, dell’assessora alla Cultura, Maria Bastiana Cocco e con la consegna delle targhe-ricordo.
«I Tenebrae hanno impreziosito questo Festival con una straordinaria performance. È stata forse l’edizione più difficile da realizzare vista il periodo storico che stiamo attraversando – ha sottolineato Maria Maddalena Simile, Presidente del Coro Polifonico Turritano – ma forse anche una delle più belle, perché dopo tanto tempo abbiamo provato l’emozione di ritrovare il pubblico.
È stata una grande esperienza di ritorno alla normalità. Abbiamo avuto il coraggio di ricominciare senza grandi certezze economiche, stringendo i denti e facendo sopravvivere ad ogni costo il festival di musiche polifoniche più longevo della Sardegna. Non ci siamo arresi, ma in futuro avremo bisogno del sostegno di tutte le istituzioni per preservare un appuntamento storico come Voci d’Europa, un festival di musica ma soprattutto di incontro e di fondamentale confronto fra culture e popoli».
La manifestazione si è tenuta integralmente a Porto Torres, con tre serate principali nella storica sede del Festival, la Basilica di San Gavino, e cinque appuntamenti collaterali nell’area archeologica di via Libio 53, nel terminal Grimaldi Lines dello scalo marittimo, nel laboratorio pasticceria Mel, nel giardino dell’Hotel Libyssonis e nella Tenuta Li Lioni.
Le attività produttive locali, attraverso questa collaborazione, hanno così potuto mostrare il meglio dell’accoglienza e delle produzioni enogastronomiche.
«La serata con i Tenebrae è stata piena di emozioni – ha sottolineato il direttore artistico di Voci d’Europa, Laura Lambroni – perché loro sono un’eccellenza mondiale nel campo della polifonia. È stato un prestigio e un onore per noi ospitarli proprio in questa edizione 2021, che consideriamo un po’ come quella della ripartenza anche per il Festival, sotto ogni punto di vista. Abbiamo concentrato gli appuntamenti tutti a Porto Torres, città nella quale la manifestazione è nata nel 1979. Sono state sviluppate diverse iniziative – prosegue Laura Lambroni – per stringere rapporti e collaborazioni con varie attività, attraverso i concerti aperitivo e la VdE Pass, strumento ideato per sostenere il festival, per promuovere il patrimonio culturale e il mondo produttivo.
Da quest’anno, inoltre, abbiamo offerto ai cori l’opportunità di iscriversi al Festival e questo ci ha consentito di ospitare delle giovani formazioni come i gruppi Kairós e Kororā, il Coro Lux Nova e il Coro Hic et Nunc che sono state all’altezza del palco di Voci d’Europa. Sono state apprezzate anche le esibizioni dell’Ensemble vocale Ricercare accompagnata al liuto da Franco Fois e delle Chordés, così come quelle delle tre formazioni di casa, il Coro Polifonico Turritano, il Complesso Musica Antiqua e i Madrigalisti Turritani. Un bilancio più che positivo – conclude il direttore artistico – che ci dà fiducia per il futuro».
Il Festival Internazionale di Musiche Polifoniche “Voci d’Europa” è stato organizzato dall’Associazione Coro Polifonico Turritano con il supporto della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, del Comune di Porto Torres, dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, dell’Ufficio dei Beni culturali dell’Arcidiocesi di Sassari, della Parrocchia Santi Martiri Turritani, della compagnia di navigazione Grimaldi Lines, di Andolfi Gioielli e di Marmo.it. Per l’accesso in rispetto delle normative anti Covid gli organizzatori si sono avvalsi del supporto logistico degli scout Cngei.