“Oggi il tavolo automotive era convocato per discutere specificamente le tematiche relative al mercato, vale a dire le questioni sul lato della domanda. A tale riguardo abbiamo chiesto che gli incentivi per le auto elettriche diventino strutturali, altrimenti non potranno davvero essere utili a guidare la trasformazione dell’industria dell’auto. Tuttavia l’urgenza in questo momento è rappresentata dalla crisi di approvvigionamento dei microchip, senza i quali le auto non possono essere costruite e quindi nemmeno vendute. Il Governo dovrebbe intervenire immediatamente per alleviare la sofferenza di lavoratori e imprese, prima che accada un disastro sociale”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm.
“Quanto agli incentivi, dobbiamo partire – spiega Ficco – dal fatto che la normativa europea impone ai costruttori una marcia forzata verso l’elettrificazione; ne deriva la necessità di un piano parallelo di incentivi all’acquisto, giacché come noto i costi delle auto elettriche sono fuori dalla portata del consumatore medio”.
“Ma per essere vendute, la auto – insiste Ficco – devono essere prima costruite, per cui la prima cosa da fare è cercare di ripristinare il prima possibile le forniture di microchip. Ci sono innumerevoli imprese di tutta la filiera produttiva che rischiano di essere colpite irrimediabilmente dal protrarsi del blocco della produzione, con potenziali ricadute sociali e occupazionali gravissime. Il Governo intervenga subito per sostenere lavoratori e imprese in questo frangente così drammatico, innanzitutto varando un ammortizzatore sociale specifico senza oneri per le aziende e con pagamento immediato per i lavoratori”.