Cagliari. Arriva “Lo straniero” nella trasposizione di Lelio Lecis, al Teatro delle Saline
“Arriva “Lo straniero”. Il senso dell’assurdo, tra amori, un omicidio, il processo e la vittima consapevole della condizione umana. Il pathos e la cultura di Albert Camus alle Saline con l’opera che apre la Stagione del teatro contemporaneo”. La rassegna della compagnia Akròama propone un affresco avvincente e da non perdere.
Martedì 19, mercoledì 20, giovedì 21 e venerdì 22, alle 21, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – va in scena “Lo straniero” con la regia di Lelio Lecis. Tratto dall’opera di Albert Camus, lo spettacolo apre la “Stagione del Teatro Contemporaneo” e fa parte di un calendario che esalta la qualità artistica e organizzativa del percorso creato dal Teatro stabile di innovazione Akròama nella pregiata struttura delle Saline. Lo spettacolo sarà sempre preceduto alle 20.30 dalla performance teatrale “Storie finite“.
La trama. Lo spettacolo, secco e tagliente, mette a fuoco il senso dell’assurdo di una vita nella quale anche la morte e un casuale omicidio possano condurre alla coscienza d’essere e di sentire. La storia si sviluppa in una sorta di ricostruzione in un’aula di tribunale, dove i fantasmi algerini in kefta conducono Meursault a rivivere a tappe, in una sorte di Via Crucis, i punti cardine della storia: il funerale della madre, il rapporto con Maria, l’amicizia con Raimondo, il delitto, il processo e la ghigliottina incombente. L’anonimo impiegato Meursault, antieroe indifferente, vive e muore indagando la contraddizione tra l’uomo che vuol capire e il mondo che resta distante e incomprensibile.
Lo spettacolo mette a fuoco lo stravolgimento della sua vita nell’arco di appena quattro giorni, con un percorso che lo porterà alla morte. Meursault infatti finisce sulla ghigliottina per aver sparato sulla spiaggia ad un arabo che lo minacciava con un coltello. Ciò che però determinerà la condanna del giudice non sarà questo episodio, quanto l’atteggiamento ritenuto freddo e indifferente tenuto da Meursault di fronte alla morte della propria madre.
In scena si ripercorre il processo e la condanna dell’impiegato, che lentamente s’impadronisce di sé e, in nome della verità, arriva all’anticonformismo che lo rende appunto “straniero” rispetto al mondo, vittima consapevole della condizione umana.
Cast e organizzazione. “Lo Straniero” è interpretato da Simeone Latini (Lo straniero), Tiziana Martucci (Maria), Giuseppe Boy (portinaio), Stefano Cancellu (direttore), Tiziano Polese (Raimondo) e Naika Sechi (amante di Raimondo). Costumi Marco Nateri. Scenografia Valentina Enna. Musiche Peter Gabriel e tradizionali arabe. Assistente alla regia Julia Pirchl. Assistente costumi e spazio scenico Stefano Cancellu. Sarta Adriana Geraldo. Direzione tecnica Lele Dentoni. Assistenti tecnici Nicola Pisano e Roberto Lamonica. Fotografia Francesca Mu. Regia e direzione artistica Lelio Lecis. Comunicazione e web Nicola Asunis. Assistenti organizzazione generale Francesco Murgia e Rosella Locci. Assistente amministrazione Virna Tola. Direttore generale Marina Mura.