Cagliari. Violenza di genere, cambiare pagina, adesso si può
“Ieri, con il voto unitario e unanime sull’odg contro la violenza di genere del Consiglio regionale della Sardegna, è stata segnata una tappa importante nella lotta contro questo tragico fenomeno: anche quest’anno, in Sardegna, abbiamo assistito al massacro di donne con un femminicidio e due tentati femminicidi, non si poteva aspettare oltre.Va dato atto del grande lavoro delle consigliere regionali, così come è vero che in aula erano presenti pochissimi uomini. Ma ciò che conta è la volontà espressa da tutti i capigruppo, anche attraverso interventi, da destra a sinistra e viceversa, che non ci sono parsi rituali.
Per gli assenti sarà un problema non solo di coscienza, ma anche di reale rappresentatività degli interessi della società nella sua interezza e di cui le donne sono oltre la metà”, ha dichiarato Carmìna Conte, presidente di Coordinamento3 Donne di Sardegna.
Insieme a Coordinamento 3 Donne era presente una delegazione di 25 donne appartenenti a diverse associazioni femminili e alla CRPO, da nord a sud dell’isola fra cui Donne al Traguardo, Cagliari, Prospettiva Donna Olbia, Movimento dei Focolari Cagliari, Se non Ora Quando Cagliari, Per Conoscere per Fare Guspini, Rete delle Donne Alghero, FIDAPA Cagliari: le misure anti Covid hanno imposto un numero ridotto di partecipanti, perchè altrimenti sarebbero state certamente di più
“Particolare soddisfazione- ha aggiunto- esprimiamo per il forte richiamo all’attuazione della Carta di Impegni per la Parità, da noi proposta e sottoscritta da tutti i candidati governatori il 26 gennaio 2019, compreso il Presidente Solinas: la richiesta di istituzione dell’Assessorato Regionale delle Pari Opportunità è adesso volontà di tutto il Consiglio Regionale della Sardegna e ne auspichiamo la rapida attuazione, pur in considerazione del complesso iter legislativo.
Così come è un passo avanti la richiesta di istituzione di una Commissione speciale per la lotta alla disparità di genere. Manteniamo invece il punto sulla richiesta di istituzione di una Commissione Consiliare Regionale per le Pari Opportunità e il superamento della attuale CRPO e su questo torneremo alla carica”.
Forse ci sono voluti tanti, troppi lutti e anni di battaglie e iniziative delle associazioni di donne in Sardegna e delle donne nelle Istituzioni perchè si arrivasse a questo risultato, per certi versi “storico”, così come storica è stata l’altra cruciale battaglia unitaria per la doppia preferenza di genere nel Consiglio Regionale, di cui il 21 novembre ricorre il 4 anniversario.
Nell’odg vengono indicati strategie e strumenti concreti per contrastare la violenza di genere, alcuni già in essere come il reddito di libertà, di cui va dato atto all’assessora regionale del lavoro Alessandra Zedda, e altri per prevenire la violenza e tutelare le donne, che ne sono purtroppo vittime, e per la diffusione di una cultura del rispetto, come indicato nella Carta di Impegni per la Parità. “Vigileremo- ha concluso Carmìna Conte- sulla attuazione delle azioni indicate: la lotta alle discriminazioni di genere e per l’affermazione della parità di genere in tutti gli ambiti, restano lo strumento fondamentale per far uscire le donne dalla condizione di subalternità e di fragilità in cui tutt’ora in larga parte vivono e che le rende più esposte alla violenza di genere”