il 23 e 24 ottobre prossimi nel poligono militare di Capo Teulada nel Sulcis-Iglesiente, si svolgerà in Sardegna l’Enel X Island X Prix, il quarto dei cinque appuntamenti dell’innovativa serie di gare in SUV elettrici da corsa che si svolge in location estreme nel mondo, in luoghi già danneggiati o colpiti dai cambiamenti climatici e ambientali.
Il Progetto, fra spettacolo, innovazione ed energia Green
Extreme E è un innovativo campionato mondiale di corse in SUV elettrici che si tiene in
ambienti estremi in tutto il mondo che sono già stati danneggiati o colpiti da problemi
climatici e ambientali.
ambienti estremi in tutto il mondo che sono già stati danneggiati o colpiti da problemi
climatici e ambientali.
Il viaggio globale di cinque gare mette in evidenza l’impatto del
cambiamento climatico e l’interferenza umana in alcune delle località più remote della terra e promuove l’adozione di veicoli elettrici nella ricerca di un futuro a basse emissioni di carbonio per il pianeta.
cambiamento climatico e l’interferenza umana in alcune delle località più remote della terra e promuove l’adozione di veicoli elettrici nella ricerca di un futuro a basse emissioni di carbonio per il pianeta.
Lo scorso venerdì la società Extreme E, che organizza le competizioni, tramite un comunicato ufficiale ha annunciato ai media internazionali i programmi “legacy” per la Sardegna assieme alla fondazione MEDSEA, così come Enel.
“Nel mese di luglio 2021, in Italia si sono verificati 13.000 incendi in più di quanto non si fosse mai stato registrato prima. Diverse aree boschive della Sardegna sono andate completamente distrutte, costringendo gli abitanti dei comuni di Cuglieri, Sennariolo, Scano di Montiferro e Santu Lussurgiu a fuggire per mettersi in salvo.
Questi rovinosi incendi hanno distrutto vaste aree di pascoli, ulivi e agricoltura e ucciso un numero enorme di animali e insetti, tra cui 30 milioni di api. L’emergenza ha provocato danni incalcolabili all’economia del territorio, alle risorse finanziarie di migliaia di persone e, non in ultimo, alla natura. Si stima che ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i 20.000 ettari di terreno colpiti.
Lavorando insieme a MEDSEA, Extreme E avrà l’opportunità di visitare le aree più colpite da questi incendi. Il personale e i volontari della serie di gare incontreranno le comunità colpite e lavoreranno a fianco delle ONG locali, tra cui l’associazione ambientalista italiana Legambiente“.
I programmi per il territorio
Riguarderanno due tipologie di interventi, al fine di intervenire sulle cause dei disastri ambientali.
Uno a terra per il ripristino della foresta originaria nei luoghi boschivi colpiti dai disastrosi incendi nel Montiferru-Planargia, che include il reimpianto di ulivi e altri arbusti e cespugli autoctoni mediterranei.
Oltre a questo, verrà messo a disposizione uno strumento di mappatura e rilevamento degli incendi boschivi che può aiutare i vigili del fuoco a prendere decisioni più tempestive e informate durante le situazioni di emergenza.
La seconda linea di intervento sarà in mare e nei fondali per il ripristino delle praterie di posidonia oceanica, pianta fondamentale per il mantenimento dell’ecosistema marino costiero nelle aree marine protette più a rischio, attorno a Teulada.
Per ridurre al minimo l’impatto locale, le gare Extreme E non saranno aperte agli spettatori, il pubblico può seguire l’evento in diretta TV e sui social media.