In queste ore, in tutta Italia più di 50 eventi per la XXVII edizione di “Chiese Aperte” kermesse ideata e organizzata da Archeoclub d’Italia con il Patrocinio dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali ecclesiastici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia): “C’è voglia di conoscenza e non solo di ripartenza. Un grazie a tutte le Diocesi e a tutti i Comuni
Eventi ancora in corso: Domani ad un’ora da Roma visita alle ore 10 all’antica CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO in Formello dove nel corso dei restauri sono venuti alla luce versi di Dante ALIGHIERI!
“Sta riscuotendo grande interesse la XXVII edizione di “Chiese Aperte” evento che abbiamo organizzato con il Patrocinio dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali ecclesiastici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Si ritorna finalmente a visitare l’immenso patrimonio italiano. A Messina, ieri con Mirella Vinci, Soprintendente della BBCCAA di Messina, abbiamo presentato due tele del tardo 500 “La Pietà” e la “Madonna con Bambino” ubicate nella Chiesa della Madonna della Mercede in San Valentino a Messina, la cui visione è stata aperta oggi al pubblico.
Questi restauri sono stati finanziati da Archeoclub d’Italia sede di Messina. L’intervento di restauro era iniziato a fine 2019 quando Archeoclub d’Italia sede di Messina riuscì ad ottenere l’autorizzazione da parte della Soprintendenza BBCCAA di Messina. Il restauro è stato eseguito dal restauratore Davide Rigaglia e le tele sono state sottoposte anche ad analisi in microscopia ATR, XRF, sezioni stratigrafiche del Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna. Ma gli eventi, alcuni ancora in corso sono stati davvero tanti.
In alcuni casi abbiamo registrato anche la partecipazione di ben 150 persone. Nelle Marche aperta alle visite la Chiesa di S.Michele Arcangelo a Montegiorgio. Si tratta di una delle chiese più antiche del centro storico del paese, se ne hanno notizie dal 1263 quando dai benedettini passò al Vescovo di Fermo. Successivamente, nella seconda metà del ‘700 acquisì l’attuale impronta barocca l’esterno e rococò negli interni. S.Michele, oltre a conservare una notevole serie di opere (notevoli quelle di Filippo e Ubaldo Ricci) è sede delle Confraternite riunite di Montegiorgio.
Nel Lazio, a Formello, durante un restauro voluto di recente da Archeoclub d’Italia e ancora in corso, sono venuti alla luce versi di Dante nella chiesa antica di San Michele Arcangelo. Si tratta di una scoperta importante. sul percorso della Via Francigena con restauri in corso e dai risultati sorprendenti. Gli interventi di restauro, promossi dal 2016 dalla Sede di Formello di Archeoclub d’Italia e sostenuti dal mecenatismo dei Soci e da sponsor privati, d’intesa con la proprietà ecclesiastica, sotto la supervisione della Soprintendenza competente, hanno finora permesso di recuperare numerosi dipinti ad affresco. Lì abbiamo recuperato un ricco e raffinato apparato decorativo ad affresco, databile tra il XV e il XVI secolo. E domani dalle ore 10 sarà possibile ammirare questi affreschi e visitare la chiesa di San Michele Arcangelo”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia.
Eventi si stanno svolgendo in tutta Italia ed altri sono in programma anche domani.
“Ad Ausonia straordinaria visita alla Chiesa rurale di S.Marino, nel Lazio. In occasione di “Chiese Aperte”, visita alla Chiesa rurale di S. Marino. L’interessante costruzione è ubicata su di un piazzale sostenuto da possenti mura. Fuori dal centro abitato – ha continuato Santanastasio – alle falde del monte Fammera, nel territorio di Selvacava nel comune di Ausonia.
Risalente, presumibilmente, ai sec. XIII – XIV, sarebbe stata edificata sui resti romani. Sorge in un’area archeologica interessante per reperti di antiche tombe e di mura poligonali. L’edificio faceva parte dell’antico convento di S. Marino (sec. XI).
Notizie documentate si hanno a partire dal 1427 (Chiesa rurale di S.Marino). A Jesi, nelle Marche, dove quest’anno “Chiese Aperte” ha coniugato l’apertura di una preziosa chiesa del territorio jesino, quella di San Marco del XIII secolo, con affreschi di Scuola Riminese di prima metà del XIV secolo, con la ricorrenza del Settecentesimo della morte di Dante Alighieri.
Sempre nelle Marche a Corinaldo c’è la Chiesa di Santa Maria in Portuno ora Madonna del Piano. E’ una chiesa che è stata edificata sopra un edificio di epoca romana dedicato al dio fluviale Portuno e si trova lungo il fiume Cesano. Ancora le Marche con l’apertura della Pieve di Santa Maria Assunta, frazione di Laverino, a Fiuminata (MC), Valle dell’Alto Potenza. Si tratta di una piccola chiesa ma ricca di dipinti che ne fanno un piccolo gioiello nascosto da riscoprire e valorizzare.
Molteplici eventi in Campania come ad esempio ad Atripalda, in Irpinia dove abbiamo visitato la chiesa di San Nicola da Tolentino ad Atripalda, conosciuta anche come “oratorio”, danneggiata dal terremoto del 1980, poi recuperata”.
Dunque boom di partecipazione in queste ore a molti degli eventi a testimonianza della voglia di conoscenza del patrimonio culturale italiano che è anche nelle chiese d’Italia.
“In Abruzzo a Crecchio, in provincia di Chieti c’è il Santuario di Santa Elisabetta – ha concluso Santanastasio – a Massa D’Albe, in provincia De L’Aquila, in Abruzzo la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta che è uno dei più interessanti esempi di arte romanica abruzzese. Nel borgo di Moscufo, invece sempre in Abruzzo, la chiesa di S. Maria del Lago. Ma anche L’Aquila, in queste ore è protagonista di “Chiese Aperte” con visita all’Oratorio di San Giuseppe dei Mimi e alla Chiesa della SS. Annunziata. A Colle di Roio c’è la chiesa della SS. Annunziata.
In Puglia, a Molfetta c’è la chiesa DI SAN PIETRO Tra conchiglie e fiori siamo andati alla riscoperta di un gioiello del barocco nel Centro antico di Molfetta. Abbiamo la possibilità di entrare in chiese spesso chiuse ma con un grande patrimonio culturale o ancora in siti ecclesiastici che allo stesso tempo rappresentano anche una grande risorsa culturale, archeologica della nostra Italia.
E sempre Domenica 10 ottobre la sede dell’Archeoclub d’Italia “Padre Emilio D’Angelo” di Corato propone (dalle 11 alle 12 e dalle 17 alle 19) una visita guidata all’interno della Chiesa Matrice, dove sarà possibile ammirare il ricco tesoro ecclesiastico e votivo di San Cataldo, costituito da pregiatissimi e numerosi elementi, datati tra il 1643 ed il 1950 e il sontuoso busto d’argento risalente al 1770, opera realizzata dall’argentiere napoletano Costanzo Mellino.
Ne fanno parte, altresì, gli argenti liturgici (ostensori, croci astili e processionali, frasche floreali, candelieri da mensa e a muro, turibolo e navetta), i sette reliquiari, gli ex voto anatomici e gli innumerevoli ori donati come pegno di devozione dai fedeli (croci pettorali, medaglioni, anelli, orecchini, spille). In Basilicata, questa sera alle ore 20 nella chiesa Mater Misericordiae di Rionero in Vulture l’associazione ArcheoClub del Vulture presenta il concerto d’arpa “Le corde dell’anima”.
Colgo l’occasione per ringraziare tutte le Diocesi i Comuni e tutte le sedi locali e regionali di Archeoclub d’Italia. Insieme stiamo promuovendo questo Paese nella fase della sua ripartenza. Il 21 Ottobre Tour per la stampa ai Musei Capitolini di Roma, alla vigilia del cinquantesimo Congresso Nazionale di Archeoclub d’Italia del 22 Ottobre all’Università “La Sapienza”. Poi dal 28 al 30 di Ottobre Press Tour nei siti archeologici del casertano, in Campania con replica dal 14 al 16 Novembre ed ancora Press Tour a Positano per scoprire e conoscere un patrimonio archeologico sconosciuto!”.