V edizione aprile – ottobre 2021 Sulcis e Medio Campidano. Si è chiuso a Bacu Abis il progetto teatrale Spazi di Frontiera: centinaia le persone coinvolte attorno al tema della salute mentale e della cura delle persone come risorsa per la comunità
Centinaia di persone tra spettatori, utenti e operatori dei centri di salute mentale, bambini, ragazzi e adulti, attori, scrittori e poeti sono stati coinvolti nei sette mesi di Spazi di Frontiera, stagione teatrale organizzata tra Sulcis e Medio Campidano da La Cernita Teatro insieme al gruppo teatro Albeschida.La rassegna di teatro, laboratori, letture e incontri ha chiuso i lavori a Bacu Abis pochi giorni fa con il laboratorio curato da Marco Nateri, costumista e scenografo.
Il programma è stato avviato ad aprile con dirette streaming a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, ed è proseguito in parchi, giardini, strade e spazi all’aperto perché “Il teatro si può fare ovunque se abbiamo qualcosa da dire – commenta Monica Porcedda, direttrice artistica della stagione teatrale – qualcosa di importante che non riguarda solo noi ma una comunità intera”.
Tanti gli appuntamenti in calendario realizzati con il contributo della Fondazione di Sardegna e dell’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, e in collaborazione con enti locali e realtà culturali e sociali del territorio.
Spettacoli, performance, film, letture, presentazioni di libri, laboratori con le nostre nuove produzioni realizzate insieme al cantautore Francesco Manca e la partecipazione di Fueddu e Gestu di Villasor, Teatro Labotatorio Alkestis e Il Crogiuolo di Cagliari, la psicologa e psicoterapeuta Maria Giulia Cirronis e l’artista Marco Nateri, che nelle scorse settimane ha coinvolto 31 persone in un laboratorio teatrale ispirato alle storie del repertorio operistico internazionale.
“La nostra intenzione era diffondere, mediante il teatro sociale, una cultura e una pratica artistica e sociale finalizzata a tessere legami e al prendersi cura delle persone – ha commentato Monica Porcedda in chiusura di Spazi di Frontiera.
– I risultati sono arrivati superando le nostre aspettative: grazie a un lavoro realizzato con il costante supporto del Gruppo Teatro Albeschida, siamo riusciti a creare un ponte tra i due territori Sulcis-Iglesiente e Medio Campidano e a mettere in rete comuni, centri di salute mentale di Carbonia, Iglesias, Sanluri e San Gavino Monreale, cooperative e associazioni. Un risultato straordinario, che conferma ancora una volta che la cura per le persone sia una risorsa preziosa per la crescita delle nostre comunità”.