Una settimana dopo l’altra, un paese dopo l’altro, ma soprattutto i centri più popolosi della Sardegna: con questo schema i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga stanno portando avanti di settimana in settimana quella che a tutti gli effetti è la campagna di prevenzione contro gli stupefacenti più diffusa e persistente in Sardegna.
Se la settimana che si è appena conclusa ha visto l’informazione circolare nelle mani di centinaia di persone, in quella nuova il lavoro prevede altrettanta attività. Le iniziative si svolgeranno tutte nei primi giorni della settimana e le tappe previste saranno Cagliari, Serramanna, Oristano e Nuoro. Ma perché dei volontari effettuano iniziative come queste e lo fanno ogni settimana? “La droga è l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard.
La droga purtroppo è entrata nel nostro tessuto culturale e gli spacciatori, sia quelli di notizie false, sia quelli di fatto, marciano sulle debolezze delle persone che cascano in questa trappola, così come marciano sulla necessità che tutti abbiamo di svago, di una boccata d’aria in questa frazione storica in cui le persone basano le proprie vite solo sul profitto o su necessità secondarie. Affetti, emozioni e momenti di socialità sono il vero gusto della vita e i ritmi che attualmente la stessa impone possono far sentire più debole qualcuno.
E’ qui che si insinua la voglia di qualcosa che allontani dalla realtà. Peccato che nel caso di chi sceglie la strada della droga, quello svago ricercato, diventa il tuffo nel buio più profondo che la persona stessa potesse immaginare e quelle barriere che si ritrovava ad affrontare, da muretti diventano grattacieli. C’è una cultura da riprendere, una cultura da ripetere, è la cultura della libertà dalla droga e, con la corretta prevenzione e informazione, questa si può ricreare.