Nelle Marche una chiesa sopra ad un edificio romano dedicato al dio fluviale Portuno.
In Sicilia, a Messina per la prima volta dopo il restauro pale del tardo ‘500!
In Campania ad Atripalda chiesa danneggiata dal terremoto del 1980!
In Puglia nella chiesa di San Pietro “Tra conchiglie e fiori alla scoperta di un gioiello barocco nel Centro antico di Molfetta”.
Nel Lazio – per la prima volta presentazione affreschi della Cattedrale di S. Cesareo a Terracina, DOMANI – SABATO 9 OTTOBRE – ORE 9 e 45!
Con Archeoclub d’Italia le chiese immerse nel patrimonio archeologico italiano tra pale ed affreschi restaurati di recente e che si vedranno per la prima volta!
Rosario Santanastasio ( Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia): “Durante la pandemia abbiamo restaurato pale, affreschi, opere importanti del patrimonio culturale italiano. Queste opere verranno mostrate per la prima volta alla stampa e all’opinione pubblica. Ad esempio a Messina due importanti pale del tardo ‘500 presso la Chiesa della Madonna della Mercede. Nel Lazio, nella Cattedrale di S.Cesareo a Terracina studi recenti su un’opera attribuita a Roberto D’Oderisio, seguace del Giotto. Nelle Marche a Corinaldo entreremo nella Chiesa di Santa Maria in Portuno ora Madonna del Piano. L’edificio edificato sopra un edificio di epoca romana dedicato al dio fluviale Portuno si trova lungo il fiume Cesano”.
“Al via da domani, Sabato 9 a Lunedì 11 Ottobre, l’evento “Chiese Aperte” ideato e organizzato da Archeoclub d’Italia con eventi su tutto il territorio nazionale, con il Patrocinio dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Daremo la possibilità al pubblico e alla stampa di vedere opere davvero importanti che sono state restaurate durante il Covid. Ad esempio a Messina due importanti pale del tardo ‘500 presso la Chiesa della Madonna della Mercede sono state restaurate di recente e per la prima volta verranno mostrate al pubblico. Nel Lazio, nella Cattedrale di S.Cesareo a Terracina studi recenti su un’opera attribuita a Roberto D’Oderisio, seguace del Giotto, e le vedremo. Nelle Marche a Corinaldo entreremo nella Chiesa di Santa Maria in Portuno ora Madonna del Piano. E’ una chiesa che è stata edificata sopra un edificio di epoca romana dedicato al dio fluviale Portuno si trova lungo il fiume Cesano.
In Campania, ad Atripalda vedremo la chiesa di San Nicola da Tolentino ad Atripalda, conosciuta anche come “oratorio”, danneggiata dal terremoto del 1980, poi recuperata. A Jesi apertura della chiesa di San Marco e affreschi della Scuola Riminese! E ci sarà anche Dante Alighieri!!
In Puglia c’è la chiesa DI SAN PIETRO Tra conchiglie e fiori andremo alla scoperta di un gioiello barocco nel Centro antico di Molfetta. Daremo la possibilità di entrare in chiese spesso chiuse ma con un grande patrimonio culturale o ancora in siti ecclesiastici che allo stesso tempo rappresentano anche una grande risorsa culturale, archeologica della nostra Italia.
Colgo l’occasione per ringraziare tutte le Diocesi, i Comuni e tutte le sedi locali e regionali di Archeoclub d’Italia. Insieme stiamo promuovendo questo Paese nella fase della sua ripartenza. Il 21 Ottobre Tour per la stampa ai Musei Capitolini di Roma, alla vigilia del cinquantesimo Congresso Nazionale di Archeoclub d’Italia del 22 Ottobre all’Università “La Sapienza” .
Poi dal 28 al 30 di Ottobre Press Tour nei siti archeologici del casertano, in Campania con replica dal 14 al 16 Novembre ed ancora Press Tour a Positano per scoprire e conoscere un patrimonio archeologico sconosciuto!”. Lo ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia, alla vigilia di “Chiese Aperte” in tutta Italia.
Nel Lazio si inizierà domani. A Terracina – Piazza del Municipio. Studi recenti ricondurrebbero la pala della Madonna con il Bambino e il Redentore in trono, a Roberto d’Oderisio seguace del Giotto. La pala è situata nella Cattedrale di S. Cesareo a Terracina e la vedremo per la prima volta dopo il restauro del 2020! Appuntamento DOMANI – SABATO 9 OTTOBRE dalle ore 9 E 45″.
“Nel Lazio ad Ausonia straordinaria visita alla Chiesa rurale di S.Marino. In occasione di “Chiese Aperte”, Domenica 10 Ottobre, la sede “Latium Novum” di Archeoclub d’Italia di Cassino, condurrà in visita alla Chiesa rurale di S. Marino. L’interessante costruzione è ubicata su di un piazzale sostenuto da possenti mura, fuori dal centro abitato, alle falde del monte Fammera, nel territorio di Selvacava nel comune di Ausonia.
Risalente, presumibilmente, ai sec. XIII – XIV, sarebbe stata edificata sui resti romani. Sorge in un’area archeologica interessante per reperti di antiche tombe – ha dichiarato Fortunata Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia e referente nazionale evento “Chiese Aperte 2021 – e di mura poligonali. L’edificio faceva parte dell’antico convento di S. Marino (sec. XI).
Notizie documentate si hanno a partire dal 1427 (Chiesa rurale di S.Marino).
La chiesa edificata secondo i dettami dello stile romanico, ha pianta rettangolare con tetto a due falde ed una piccola abside rotonda su piano rialzato. Al centro della facciata, si erge la possente torre campanaria sorretta da quattro pilastri con archi a tutto sesto, che definiscono, quasi, un piccolo atrio. E’ suddivisa in cinque ordini da una semplice e particolare decorazione in laterizi con, al centro delle pareti, una serie di monofore con coronamento a mattoni, disposti a raggiera”. Orario visita ore 9.30 – 13 di Domenica 10 Ottobre!
Nel Lazio a Terracina – Piazza del Municipio, la Cattedrale di S. Cesareo, DOMANI – SABATO 9 OTTOBRE – ORE 9 E 45.
“Sabato 9 Ottobre, dalle ore 9 e 45 saremo alla Cattedrale di S. Cesareo a Terracina. La pala, dipinta su due facce sulle quali sono raffigurati da un lato la Madonna con Bambino e dall’altro il Redentore in trono, era stata considerata, dalla storiografia artistica del Novecento, un prodotto locale di cultura laziale e riportata ad un periodo compreso tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Studi recenti hanno invece ricondotto l’opera all’attività matura e tarda di Roberto d’Oderisio, seguace di Giotto, il maggiore fra i pittori napoletani del Trecento, e all’influenza della cultura angioina nel Lazio meridionale.
La Madonna col Bambino in dono è situata nella Cattedrale di San Cesareo – ha proseguito la Rizzo – ed è stata restaurata nel 2020, in piena pandemia. Si tratta di dipinto su tavola, realizzato a tempera e oro
La Cattedrale di Terracina, dedicata a S. Cesareo, martire nel 251 d.C., fu edificata sui resti tuttora visibili del tempio maggiore dell’antico Foro Emiliano. Essa ha conosciuto almeno tre importanti fasi di trasformazione, connesse alla storia della città. Infatti, all’edificio di età carolingia vanno riferiti sia i resti scultorei erratici pertinenti all’arredo liturgico della chiesa, sia i resti del chiostro altomedievale recentemente scoperti nel Vescovado. All’XI sec. risale la completa ristrutturazione della chiesa e la sua riconsacrazione (24 novembre 1074), ad opera del vescovo Ambrogio. Pochi anni dopo, il 12 marzo 1088, nella Cattedrale avvenne l’elezione di papa Urbano II, banditore della Prima Crociata e primo pontefice eletto fuori Roma. L’edificio romanico venne completato, tra la fine del XII e la metà del XIII sec., dal campanile, dal portico e dal ricco arredo liturgico. Tra il XVIII e il XIX sec. la Cattedrale conobbe una nuova rinascita e una profonda trasformazione: a questa fase appartiene l’attuale aspetto settecentesco dell’edificio, dichiarato Monumento Nazionale dallo Stato nel 1893″.
Lunedì 11 Ottobre dalle ore 10, apertura della Chiesa di San Michele Arcangelo a Formello, sul percorso della Via Francigena con restauri in corso e dai risultati sorprendenti.
“E’ una costruzione nel XIII sec, rimaneggiata nel XVII, contenente interessanti affreschi rinascimentali in corso di restauro.
L’interno, a navata unica (m. 9,00 x18,00 circa), mostra importanti interventi barocchi, datati al 1630, consistenti in cinque altari a edicola, con pregevoli decorazioni a stucco. Sulle pareti e sull’abside, celato da una scialbatura di età moderna – ha affermato Fortunata Flora Rizzo – si sta sorprendentemente recuperando un ricco e raffinato apparato decorativo ad affresco, databile tra il XV e il XVI secolo. Gli interventi di restauro, promossi dal 2016 dalla Sede di Formello di Archeoclub d’Italia e sostenuti dal mecenatismo dei Soci e da sponsor privati, d’intesa con la proprietà ecclesiastica, sotto la supervisione della Soprintendenza competente, hanno finora permesso di recuperare numerosi dipinti ad affresco: Madonna con Bambino e Santi (controfacciata), Santa Lucia (navata sx), Angeli adoranti, storie dell’Arcangelo Michele e Miracolo del Gargano, (abside) Madonna della Misericordia (navata dx).
Le operazioni di recupero sinora attivate costituiscono un primo stimolante assaggio della ricchezza di questo importante monumento religioso a lungo trascurato; la prosecuzione dei restauri promette altri rinvenimenti, che permetteranno una ricostruzione storico-artistica completa delle varie fasi decorative e uno studio approfondito delle devozioni legate alla storia della Comunità formellese”.