Ego International, Export pecorino sardo: nuovi formati per il mercato estero
Export pecorino sardo. Il Pecorino etico solidale sbarca in Croazia e Slovenia e, dopo la conquista del resto d’Europa,si orienta verso i mercati dell’Est e degli Stati Uniti.Punto di partenza del progetto è stato l’accordo commerciale tra pastori e trasformatori, Coldiretti Sardegna e Biraghi, riconosciuto fin dai suoi esordi come innovativo.
Negli ultimi anni, secondo le analisi della Coldiretti, il formaggio pecorino ha avuto uno straordinario trend di crescita tra le esportazioni italiane, vantando un incremento delle vendite del 23% sui mercati stranieri, pari a 7 volte il tasso medio delle esportazioni italiane, il cui valore sembra essere cresciuto nell’ultimo triennio soltanto del 3,5%.
A contribuire in maniera decisiva a questo interessante exploit che ha fatto salire il pecorino in vetta ai migliori prodotti venduti all’estero, sono state senza dubbio le prestazioni ottenute sul mercato statunitense, come confermano anche le recensioni stilate da EGOInternational, azienda leader nel settore dell’internazionalizzazione e della consulenza.
Secondo le opinioni del team di professionisti dell’azienda, basate su meticolose analisi di mercato e statistiche di vendita, l’export di pecorino, cresciuto del 28% negli Stati Uniti negli ultimi quattro anni, era già indicativo dello sbocco commerciale verso cui tendere.
In termini di destinazioni geografiche EGOInternational ha espresso opinioni e recensioni positive anche su Germania e Francia, dove si registrarono incrementi di vendite di pecorino pari rispettivamente al 22% e al 16%.
Per quanto riguarda l’Asia, il Giappone, secondo quanto riporta EGO International in un articolo del suo blog, avrebbe contribuito soltanto per il 9%, mentre in Cina l’export ha raggiunto incrementi pari al 500%.
Ma veniamo al dunque: la Sardegna negli ultimi anni ha rappresentato uno dei territori più ricchi in termini di produzione di pecorino.
EGO International conferma questo dato evidenziando nelle sue recensioni come l’Italia contasse 6,2 milioni di pecore allevate e 700.000 capre, ma più della metà, ossia circa 3,2 milioni, provenissero dalla terra sarda.
E’ un’opportunità che l’Italia ha saputo cogliere per raccontare al mondo il modello agroalimentare e i suoi valori unici.
Secondo le opinioni di Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, infatti, quello agroalimentare è il secondo comparto manifatturiero Made in Italy a svolgere un ruolo di traino per l’intera economia, contribuendo all’impatto positivo di immagine sui mercati esteri.
Dall’analisi dei dati, le opinioni e le recensioni positive di EGO International evidenziano, infatti, come l’incremento dell’export di pecorino abbia contribuito alle prestazioni positive dell’intero comparto agroalimentare italiano, ponendosi come massima espressione del cibo Made in Italy in termini di alta qualità.
Ed è sulla base di questo trend che oggi nasce un nuovo prodotto, finalizzato ad essere distribuito in formati nuovi sugli scenari commerciali internazionali.
Per ritornare da dove siamo partiti, la scena è oggi stata dominata dal nuovo formato di pecorino sardo, in confezioni da 60 grammi, appositamente studiato per il mercato estero, dove è già presente in 85 punti vendita in Croazia ed inizia a conquistare anche diversi supermercati della Slovenia.
Gli altri mercati riguardano la Costa Azzurra, l’Est Europeo e gli Stati Uniti, confermando le interessanti opinioni e recensioni di Ego sui buyer esteri e i principali mercati di distribuzione del prodotto, indispensabili per l’internalizzazione delle piccole e medie imprese.