Giochi d’infanzia e nostalgia delle cose perdute per un doppio appuntamento con ErsiliaDanza (Veneto) domenica 17 ottobre al Giardino Sotto le Mura di Cagliari sotto le insegne del FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc: in scena – alle 11 “A sbagliare le storie” di e con Alberto Munarin per il FIND Ragazzi e alle 20 “Tanzerloch”, una creazione originale di e con Carlotta Plebs – poi a seguire i “corti” di Breaking 8 / Festival Internazionale di Videodanza..
“Showindows 2021″ con le coreografie di Tiziana Troja e Michela Sale Musio (LucidoSottile) sabato 16 ottobre dalle 17 alle 20 porta la danza tra le vetrine dei negozi del centro storico di Cagliari (repliche nei giorni 19 e 21 ottobre) per il FIND 39.
S’intitola “Io, Pinocchio” il nuovo spettacolo di Marco Nateri (produzione ASMED / Balletto di Sardegna e Ente Concerti Città di Iglesias) con le coreografie create e danzate da Sara Pischedda insieme con il giovanissimo Riccardo Zoccheddu – in prima nazionale sabato 16 ottobre alle 20.30 al Giardino Sotto le Mura di Cagliari per il FIND Ragazzi. A seguire le proiezioni di Breaking 8 / Festival Internazionale di Videodanza.
Il FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza continua fino al 24 ottobre con un fitto carnet tra spettacoli, performances e incursioni urbane, laboratori e residenze con artisti e compagnie di respiro nazionale ed europeo tra Cagliari e Selargius.
Fantasia in scena e una “voragine” danzante domenica 17 ottobre al Giardino Sotto le Mura di Cagliari: si comincia la mattina alle 11 con “A sbagliare le storie” con regia e coreografie di Alberto Munarin, anche protagonista in scena insieme con Elena Governo nella sezione del FIND Ragazzi e la sera dalle 20 spazio a “Tanzerloch”, coinvolgente assolo di e con Carlotta Plebs (e a seguire le proiezioni di Breaking 8) per un duplice appuntamento con la compagnia ErsiliaDanza (Veneto) diretta da Laura Corradi sotto le insegne del FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc con la direzione artistica di Cristiana Camba, e lo slogan “Alive And Kicking” a sottolineare la ferma volontà di lottare per restare “vivi e scalpitanti” nonostante di difficoltà, e non smettere di ballare.
Viaggio nel regno dell’immaginazione in compagnia di due ragazzini, intenti ai loro giochi, con “A sbagliare le storie”, lo spettacolo ideato e interpretato da Alberto Munarin, con la voce fuori campo di Efrem Bressan, le animazioni video di Marco Carpanese e il disegno luci di Nicolò Pozzerle (produzione Collettivo Room N4 – coproduzione e circuitazione Ersiliadanza) – domenica 17 ottobre alle 11 al Giardino sotto le Mura: in scena Elena Governo e lo stesso Alberto Munarin interpretano rispettivamente la piccola «Alice, detta “Cascherina” perché casca sempre» e suo fratello «Giovanni Perdigiorno, sempre distratto».
Nella loro cameretta i due bambini si divertono a inventare nuovi giochi, i quali – come scrive nelle note Munarin – «a volte posso suscitare preoccupazioni in un ipotetico papà che si trova in un’altra stanza della casa, immerso nelle sue faccende e nei suoi piccoli dubbi legati alla crescita dei figli»: basta poco per immergersi in favolose avventure, semplici oggetti come «una sedia, un bastone, delle felpe, un cerchio e dei libri» si trasformano e diventano la chiave per entrare in nuovi mondi e sperimentare nuove emozioni. “A sbagliare le storie” è uno spettacolo a misura di giovanissimi e famiglie, in cui i personaggi descritti nei libri escono idealmente dalle pagine e irrompono nella stanza dei giochi, e perfino le trame dei racconti si mescolano e si confondono, le vicende possono essere cambiate a piacimento dai due piccoli protagonisti, seguendo l’ispirazione, mentre soffitto e muri idealmente scompaio per lasciar posto agli sconfinati orizzonti della fantasia.
Sbarca nell’Isola – domenica 17 ottobre alle 20 al Giardino sotto le Mura di Cagliari per il FIND 39 – “Tanzerloch” – originale assolo con testi, coreografia e regia di Carlotta Plebs e disegno luci di Alberta Finocchiaro: sotto i riflettori Carlotta Plebs danza sulle note di Abel Korzeniowski, Damon Albarn, Michael Nyman, Steve Reich e Craig Armstrong, ma impreziosiscono la colonna sonora anche filastrocche cimbre e canti popolari, per raccontare il trauma di una partenza e di un addio. Tra i preparativi per il viaggio emerge la necessità del “distacco” da oggetti ricchi di significati simbolici e di ricordi, il senso di perdita riferito a qualcosa di materiale e concreto, che assume inaspettatamente un valore affettivo.
«Quando pensavi che saresti stato pronto ma inaspettatamente arriva quel momento, esso, ti coglie invece impreparato. All’improvviso le tue certezze, i tuoi punti fermi, per anni rimasti lì quasi addormentati nel torpore, nascosti tra ante e soprammobili, adesso hanno le ore contate» – scrive l’artista nelle note-. «Dovrai fare delle scelte. Cosa tenere? Chi lasciare andare? Perché quella “presina all’uncinetto” all’improvviso vale più di quel vaso? E perché quel quadro così insignificante e che avevi tanto odiato acquista improvvisamente un valore inestimabile? Sarebbe così facile poter cancellare il passato e ricominciare una nuova vita. Così. C’è chi, molto semplicemente riesce a farlo».
Ma – come sottolinea Carlotta Plebs – «c’è chi invece, al semplice rintocco di una campana o all’apertura di una banale scatola contenente un improbabile oggetto, ripiomba nel passato scatenando l’inferno. Allora è il “Tanzerloch” che si apre: una vera e propria voragine danzante come viene definita nella lingua cimbrica. Qui, come narra la leggenda, avvenivano balli sfrenati e riti magici propiziatori attraverso i quali poter scacciare il male.
Forse non resta altro allora, che lasciarsi andare ed affrontare questo viaggio, scendere nel proprio “Tanzerloch”, nella voragine danzante come fosse per l’ultima volta e riviverla pienamente.
Una discesa in profondità in noi stessi, per provare a tagliare le nostre radici, i nostri ricordi, le nostre sicurezze armandoci di qualsiasi stratagemma per poterne uscire».
Suggellerà la serata un nuovo appuntamento con Breaking 8 / Festival Internazionale di Videodanza: in programma “Genna”di Maja Zimmerlin/Thomas Delord (Grecia, 2020); “Ocean’s memories” di Thibaut Ras & Bertrand Guerry (Francia, 2015); “Are As I” di Victor Rottier (Germania, 2020); “Further III” di Mia Tiihonen (Finlandia 2020); “The Man Who Traveled Nowhere in Time” di Vincent René- Lortie / Kyra Jean Green (Canada, 2019); “Bicho” di Felipe Bittencourt (Brasile, 2018); “Frida” di Tal Krontop (Israele, 2020); “Agony in the Mirror” di David Lagerqvist (Germania, 2020) e “Tabula Rasa” di Nicola Hepp (Polonia/Paesi Bassi, 2020).
SHOWINDOWS 2021
Incursioni “danzate” nel cuore della città con “Showindows 2021” (coproduzione ASMED / Balletto di Sardegna e LucidoSottile) OGGI (sabato 16 ottobre) dalle 17 alle 20 con le brevi coreografie create da Tiziana Troja e Michela Sale Musio per le vetrine dei negozi del centro storico di Cagliari sotto le insegne del FIND 39 (repliche nei giorni 19 e 21 ottobre).
IN SCENAS’intitola “Io, Pinocchio” il nuovo spettacolo di Marco Nateri (che firma ideazione e regia, scenografia e costumi) scritto insieme con Gianluca Erriu (sue le musiche originali) in cartellone in prima nazionale S (sabato 16 ottobre) alle 20.30 al Giardino Sotto le Mura di Cagliari sotto le insegne del FIND 39 organizzato da Maya Inc. Una pièce intrigante che fonde teatro e danza, fantasia e realtà, liberamente ispirata alle avventure del celebre burattino nato dalla penna di Carlo Collodi, che si intrecciano ai sogni di un bambino: “Io, Pinocchio” (produzione ASMED / Balletto di Sardegna ed Ente Concerti Città di Iglesias, con il contributo del MiC e della Regione Sardegna) con le coreografie create e danzate da Sara Pischedda con il giovanissimo Riccardo Zoccheddu e la voce fuori campo di Cesare Saliu (i costumi sono di Stefania Dessì) è il diario di una giornata nell’Italia degli Anni Quaranta.
A seguire un nuovo appuntamento con le proiezioni di Breaking 8 / Festival Internazionale di Videodanza: in programma “Barefoot Busker” di Stuart Pound (UK, 2019); “Unisono” di Vilma Tihilä (UK, 2019); “Back Home” di Luca Di Bartolo (Italia, 2020), “Lighthouse” di Izzy Catterall (UK, 2020); “A Full Circle, Act 1” di Rodrigo Rocha-Campos (Canada, 2014) e “Antracite” di Luca Di Bartolo (Italia, 2020)
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza prosegue con un fitto carnet di eventi in programma fino al 24 ottobre a Cagliari e Selargius, tra spettacoli e concerti, performances, “incursioni” urbane, laboratori e residenze artistiche.
Al Teatro Massimo, il 21 ottobre alle ore 21 ASMED/ Balletto di Sardegna e Incontri Musicali presentano la coreografia Four-Vis à Vis e Four- Now Loading: Manolo Perazzi e Sara Pischedda firmano e interpretano due spettacoli tratti dal “polittico” Four, uno spettacolo composto di quattro quadri. Vis à Vis e Now Loading, due peculiari punti di vista sull’esistenza: i paradossi, i parossismi, gli ideali, le aspirazioni e aspettative personali e comuni. In Now Loading, un essere dalle sembianze umane si ritrova ad affrontare e vivere ripetutamente le stesse situazioni, interrogandosi circa le possibilità di spezzare questa monotonia. Vis à Vis ci porta invece dall’altro lato dello specchio, dove le relazioni umane sono solo un riflesso sfocato del proprio anelito di affermazione sociale.
A seguire Ni.Na. Davide Valrosso con Cinque Danze per il Futuro: sulla scena un corredo di connessioni, relazioni, scambi, apparizioni, destrutturazioni che dal primo al quinto capitolo concretizzano un andirivieni di immagini o immaginari essenziali, sconfinando nel contatto o nella distanza fra i ruoli, nell’assenza o nell’alternarsi dei performer, nel dismettere i propri panni per vestire quelli dell’altro. Cinque Danze per il Futuro mescola il concetto di corpo performativo costruendo un organismo scenico di forma ibrida fra danza e concerto e si nutre delle particolarità di ognuno degli interpreti, che uniti portano in scena il proprio bagaglio di elementi necessari per il futuro.
Sul palcoscenico del Teatro Massimo, il 22 ottobre alle ore 21.30 la nuova produzione ASMED Balletto di Sardegna Look Parade, di e con Luca Castellano e Sara Pischedda, che danno vita ad un’ambientazione scenica capace di rievocare la leggerezza e l’incoscienza degli anni ’80, gli anni dei colori sgargianti, della sensualità, dell’edonismo; segue Orpheo e Euridice – Melancholia di S Dance Company, una coproduzione Cinqueminuti/ASMED Balletto di Sardegna.
Ancora al Teatro Massimo il 23 ottobre Estemporada/Versilia Danza porta in scena una performance ispirata all’opera di Maria Lai, Il Tempo sospeso: prendendo spunto dalla figura di Maria Lai come donna e artista, la creazione racconta il pensiero, la femminilità, la maternità intesa come generatrice di idee.
A seguire ASMED Balletto di Sardegna con La Schiaccianoci che, liberamente ispirato alla celebre storia di E.T.A. Hoffman, propone il personaggio di Clara come Schiaccianoci con una nuova lettura, femminista ed inclusiva che ben si abbina al lavoro della compagnia corsa Art Mouv’ con Les Affranchies. In un gioco di ruolo che fa pensare a personalità diverse come Virginia Woolf o Patti Smith, tre donne dialogano liberamente attraverso il movimento: di volta in volta divertenti e sarcastiche, profonde e lucide, queste figure risvegliano in ciascuno di noi il desiderio di essere liberi e unici.
Domenica 24 ottobre, al Teatro Massimo alle ore 20 la Serata Finder in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma: tre brevi coreografie firmate da giovani coreografi esordienti, studenti diplomandi dell’Accademia, in una produzione FIND, frutto di un periodo di residenza, di sperimentazione e ricerca, volto all’ideazione di performance brevi caratterizzate da linguaggi coreografici innovativi, coerenti con il carattere spiccatamente contemporaneo del Festival. Il Progetto Finder 2021 porta in scena Francesca Grimieri De Ioanni, Marzia Turnaturi e Dong Zhang .
Gran finale per il FIND 39 con Temporary Collective and Dame de Pic/Cie Karine Ponties (Repubblica Ceca/Belgio) che sempre domenica 24 ottobre (a seguire) presenta Same Same: spettacolo che esplora i limiti e confini dello humor più sottile, dell’ironia e dell’assurdo senza perdere di vista la complessità delle relazioni umane. Ispirato a Buster Keaton, nonostante la leggerezza della forma Same Same ci commuove con la sua profondità e sincerità.
Informazioni
FIND 39 – XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza
Maya Inc
Traversa via della Pace, 2, 09044 – Quartucciu
[email protected] | +39 342 7838614 | 070/4671139