Indagine sui “mostri” dell’infanzia e sul senso della virtù e del coraggio nella società contemporanea domenica 10 ottobre per un doppio appuntamento al Giardino sotto le Mura di Cagliari con il danzatore e coreografo Matteo Marchesi, protagonista alle 11 di “Bob” , un originale “solo” che mostra il volto della paura di ciò che nasconde nel buio (produzione Matteo Marchesi / Zebra Cultural Zoo – Veneto) nel programma del FIND Ragazzi (per CollaborAction Kids – Network Anticorpi XL) e alle 20 di “Four / Virtus”, un percorso allegorico alla (ri)scoperta delle virtù cardinali e del carattere e delle qualità dell’ “uomo virtuoso” (coproduzione ASMED / Balletto di Sardegna – Incontri Musicali) – e a seguire le proiezioni di Breaking 8 – con il FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza di Maya Inc.
Il FIND 39 prosegue STASERA (sabato 9 ottobre) alle 17 alle 20 con le “incursioni” nei negozi del centro storico di Cagliari di “Showindows 2021” con coreografie di Tiziana Troja e Michela Sale Musio e sempre STASERA (sabato 9 ottobre) alle 21 con un doppio appuntamento al Giardino sotto le Mura con “24,42” di e con Matteo Bittante, in scena con Giovanni Leone, una “parabola notturna” per DanceHausPiù (Lombardia) e “Continuum”, una creazione di Matthias Kass e Clément Bugnon per Equilibrio Dinamico (Puglia) sullo scorrere del tempo.
Il FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza continua fino al 24 ottobre con un fitto carnet tra spettacoli, performances e incursioni urbane, laboratori e residenze con artisti e compagnie di respiro nazionale ed europeo tra Cagliari e Selargius.
Il volto “mostruoso” delle paure dell’infanzia con “Bob”, una creazione del danzatore e coreografo Matteo Marchesi pensata (anche) per un pubblico di giovanissimi in cartellone domenica 10 ottobre alle 11 al Giardino sotto le Mura di Cagliari nell’ambito del FIND Ragazzi (per CollaborAction Kids – Network Anticorpi XL) e una riflessione sul significato moderno della parola “virtù” sempre domenica 10 ottobre alle 20 al Giardino sotto le Mura con l’intenso e originale assolo di “Four / Virtus”, ideato e danzato dallo stesso Matteo Marchesi e a seguire le proiezioni di Breaking 8 / Festival Internazionale di Videodanza per un’intensa giornata sotto le insegne del FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc con la direzione artistica di Cristiana Camba e lo slogan “Alive And Kicking” a sottolineare la ferma volontà di lottare per restare “vivi e scalpitanti” nonostante di difficoltà, e continuare a “respirare” e danzare.
Un’indagine su quel che si cela oltre i confini del buio con “Bob” di e con Matteo Marchesi, che firma la coreografia e pure i costumi (questi ultimi insieme con Elena Rossi), mentre il disegno luci è di Luca Serafini, la supervisione del suono di Andrea Marinelli e video e live sono a cura di Matteo Zonca (produzione Matteo Marchesi / Zebra Cultural Zoo – Veneto): uno spettacolo sorprendente e coinvolgente in cui la deformazione del reale induce a confrontarsi con ciò che appare strano o disarmonico, attraente e respingente, forse inquietante.
«Cosa si nasconde nel buio?» e «Cosa vuole da noi?» sono le domande cruciali da cui prende spunto questo lavoro, in cui l’elemento ludico è fortemente presente insieme alla libertà e all’innocenza dello sguardo dei bambini, strumenti preziosi per vincere pregiudizi e stigmi legati a un presunto ideale di bellezza e armonia. «”Bob” è un mostro che emerge da un luogo di cui il pubblico è forse ospite o forse preda; cresce e si evolve mutando genere e intenzioni, bisogni e pulsioni giocando con l’incedere, la paura e la seduzione di un corpo che può respingere» – scrive Matteo Marchesi nelle note -. «Nel buio si apre la strada. Tanto infantile quanto dissacrante, come i mostri di ogni immaginario, assume un carattere eccessivo».
“Bob” è una figura inventata che appartiene all’ombra, alla dimensione del sogno e dell’incubo, una proiezione e incarnazione del timore dell’ignoto, ma è anche «un corpo che tradisce e che si impone in una dialettica tra lo spazio personale e quello sociale della condivisione, in cerca di uno stato di grazia». Uno spettacolo calibrato sui desideri e sugli spaventi dell’età dei giochi, in cui l’intero universo appare come uno luogo da scoprire, perfino reazioni e emozioni sono fresche e nuove, in un percorso di conoscenza del sé.
«”Bob” è un viaggio attraverso la soglia di un luogo oscuro – conclude Matteo Marchesi – . E’ un viaggio in un luogo di creature informi e mutevoli che si avvicinano. È una sfida a condividere un luogo con una figura distorta, fluida, che possiamo desiderare o respingere, qualcuno da abbracciare o temere».
S’intitola “Four / Virtus” l’assolo pensato e interpretato da Matteo Marchesi – in scena DOMANI (domenica 10 ottobre) alle 20 al Giardino sotto le Mura di Cagliari in cui l’artista si interroga sul significato moderno della parola “virtù” in tutte le sue sfaccettature e declinazioni, confrontandosi con modelli teologici e iconografie plastiche e pittoriche, per mettere l’accento sulle incongruenze, le contraddizioni, i fraintendimenti e gli errori in cui è possibile incorrere nel tentativo di definire le prerogative dell'”uomo virtuoso”.
«Come identifichiamo una virtù nel mondo che viviamo?» ovvero «Cosa significa essere virtuosi?» si domanda Matteo Marchesi, nel tentativo di portare in scena un concetto, un’astrazione ovvero la perfetta incarnazione di un ideale.
«Partendo dalle allegorie delle quattro virtù cardinali e dalle iconografie dell’uomo virtuoso (dai manifesti anni ’40 ai manichini di De Chirico) “Virtus” diventa un gioco per destrutturare Giustizia, Prudenza, Fortezza e Temperanza attraverso un corpo che cerca di mostrarsi virtuoso, di essere all’altezza di grandi aspettative, di essere un individuo vincente – spiega il danzatore e coreografo -.
«Attraverso l’incedere del ritmo e della danza “Virtus” disegna il percorso tra ridicolo e fallimento di un ideale di uomo che chiede di avere uno sguardo nuovo verso ciò che siamo stati e di fare spazio a ciò che saremo».
Il linguaggio della danza permette di (de)codificare atteggiamenti e posture, attribuendo di volta in volta a un ipotetico personaggio quelle qualità necessarie a connotarne l’elevatezza morale, l’autocontrollo, la capacità di resistere alle tentazioni e alle difficoltà – o il loro opposto – per disegnare una figura austera e autorevole o al contrario un debole e un vile, indegno di fiducia o inutilmente temerario. Le azioni e le imprese di costui si misurano su indicazioni esteriori, ma potrebbero scaturire da una necessità profonda come rappresentare una semplice adesione a uno stereotipo, ma nella società attuale il valore dell’uomo e della donna si giudica dal suo successo e diventa imprescindibile l’apparire agli occhi degli altri nella luce migliore.
Tuttavia, partendo da allegorie e assiomi, Matteo Marchesi mette in luce come proprio attraverso la caduta, il fallimento, la disillusione possa iniziare il mutamento, si possano intraprendere nuovi percorsi e guardare al futuro.
“Four / Virtus” è parte del progetto “Four”, che trae origine, motivazioni profonde, forza motrice e respiro vitale da una riflessione sulla contemporaneità. E’ l’amplificarsi e ramificarsi di un discorso che abbraccia la dimensione privata e la socializzazione; le ambizioni e i conflitti più intimi tra narcisismi e reificazione, i linguaggi del potere e gli sfasamenti tra attese, pulsioni profonde e pressioni sociali.
Quattro giovani autori, per quattro punti di vista sull’esistenza. Gli obiettivi e i fallimenti degli ideali, le aspirazioni e aspettative personali e comuni, i confini fra l’Io e il sé in uno spettacolo che rivela la sua natura nel contempo unica e quadruplice. Olimpia Fortuni, Matteo Marchesi, Manolo Perazzi e Sara Pischedda firmano e interpretano uno spettacolo composto di quattro quadri organicamente integrati, ciascuno dei quali vive anche di vita propria.
IN SCENA
Il FIND 39 prosegue STASERA (sabato 9 ottobre) alle 17 alle 20 con le “incursioni” nei negozi del centro storico di Cagliari di “Showindows 2021” con coreografie di Tiziana Troja e Michela Sale Musio e sempre STASERA (sabato 9 ottobre) alle 21 con un doppio appuntamento al Giardino sotto le Mura con “24,42” di e con Matteo Bittante, in scena con Giovanni Leone, una “parabola notturna” per DanceHausPiù (Lombardia) e “Continuum”, una creazione di Matthias Kass e Clément Bugnon per Equilibrio Dinamico (Puglia) sullo scorrere del tempo.
Il FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza continua fino al 24 ottobre con un fitto carnet tra spettacoli, performances e incursioni urbane, laboratori e residenze con artisti e compagnie di respiro nazionale ed europeo tra Cagliari e Selargius.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Danza Urbana XL prosegue il 14 ottobre al Bastione Saint-Remy con Fabritia D’Intino e Daria Greco con il loro lavoro Tagadà (vincitore dell’Edizione 2021)
Venerdì 15 ottobre sarà invece il Teatro Massimo ad ospitare la Serata Explò, nell’ambito della Vetrina Giovane della Danza d’Autore del Network Anticorpi XL, che vede in scena Lia Claudia Latini con Jenga: un incantesimo trasporta il pubblico in uno stato pre-verbale che ricorda culture tribali, rituali e un senso di simbiosi con la natura. Suoni e visioni succulenti attirano nel magnetismo dell’oscurità, bilanciando la raffinatezza con la semplicità. Gli schemi ritmici psichedelici si espandono e crescono in sfumature, mentre ci si arrende alla gioia incontaminata della danza.
A seguire Giovanni Napoli propone You Deserve a Lover, una storia d’amore ma anche di solitudine, voglia di allontanarsi e di ritornare, sguardi intensi, il calore di un abbraccio, il significato di un piccolo gesto. Segue poi il lavoro di Sofia Nappi Dodi che parte dall’esplorazione dello stato di tormento e insoddisfazione che maggiormente plasma l’esistenza umana: desiderio costante di quel qualcosa in più nelle nostre vite che può spesso produrre un senso di solitudine e persino paura. Chiude la serata la compagnia Balletto Teatro di Torino con lo spettacolo Anemoi, Secondo Studio firmato da Manfredi Perego che si ispira al movimento dell’aria liberando da futili ragnatele d’immobilità: lontane o astratte e quando la pelle viene colpita dall’elemento aria, dal vento il corpo si risveglia e proprio questo istante di oscillazione tra il razionale e l’irrazionale è il punto di partenza della ricerca coreografica.
Sabato 16 Ottobre al Giardino sotto le Mura, il FIND Ragazzi, con lo spettacolo Io, Pinocchio, di ASMED Balletto di Sardegna/Ente Concerti Città di Iglesias. A seguire, il Festival Internazionale di Videodanza Breaking 8.
Domenica 17 ottobre alle ore 11 lo spettacolo FIND Ragazzi A sbagliare le storie di Ersilia Danza. Domenica 17 ottobre al Giardino sotto le Mura alle ore 20.30 lo spettacolo Tanzerloch di Ersilia Danza. Chiude la serata l’ultimo appuntamento autunnale con il Festival Internazionale di videodanza Breaking 8.
Al Teatro Massimo, il 21 ottobre alle ore 21 ASMED/Incontri Musicali presenta la coreografia Four-Vis à Vis e Four- Now Loading: Manolo Perazzi e Sara Pischedda firmano e interpretano due spettacoli tratti dal “polittico” Four, uno spettacolo composto di quattro quadri. Vis a Vis e Now Loading, due peculiari punti di vista sull’esistenza: i paradossi, i parossismi, gli ideali, le aspirazioni e aspettative personali e comuni. In Now Loading, un essere dalle sembianze umane si ritrova ad affrontare e vivere ripetutamente le stesse situazioni, interrogandosi circa le possibilità di spezzare questa monotonia. Vis à Vis ci porta invece dall’altro lato dello specchio, dove le relazioni umane sono solo un riflesso sfocato del proprio anelito di affermazione sociale.
A seguire Ni.Na. Davide Valrosso con Cinque Danze per il Futuro: sulla scena un corredo di connessioni, relazioni, scambi, apparizioni, destrutturazioni che dal primo al quinto capitolo concretizzano un andirivieni di immagini o immaginari essenziali, sconfinando nel contatto o nella distanza fra i ruoli, nell’assenza o nell’alternarsi dei performer, nel dismettere i propri panni per vestire quelli dell’altro. Cinque Danze per il Futuro mescola il concetto di corpo performativo costruendo un organismo scenico di forma ibrida fra danza e concerto e si nutre delle particolarità di ognuno degli interpreti, che uniti portano in scena il proprio bagaglio di elementi necessari per il futuro.
Sul palcoscenico del Teatro Massimo, il 22 ottobre alle ore 21.30 la nuova produzione ASMED Balletto di Sardegna Look Parade, di e con Luca Castellano e Sara Pischedda, che danno vita ad un’ambientazione scenica capace di rievocare la leggerezza e l’incoscienza degli anni ’80, gli anni dei colori sgargianti, della sensualità, dell’edonismo; segue Orpheo e Euridice – Melancholia di S Dance Company, una coproduzione Cinqueminuti/ASMED Balletto di Sardegna.
Ancora al Teatro Massimo il 23 ottobre Estemporada/Versilia Danza porta in scena una performance ispirata all’opera di Maria Lai, Il Tempo sospeso: prendendo spunto dalla figura di Maria Lai come donna e artista, la creazione racconta il pensiero, la femminilità, la maternità intesa come generatrice di idee.
A seguire ASMED Balletto di Sardegna con La Schiaccianoci che, liberamente ispirato alla celebre storia di E.T.A. Hoffman, propone il personaggio di Clara come Schiaccianoci con una nuova lettura, femminista ed inclusiva che ben si abbina al lavoro della compagnia corsa Art Mouv’ con Les Affranchies. In un gioco di ruolo che fa pensare a personalità diverse come Virginia Woolf o Patti Smith, tre donne dialogano liberamente attraverso il movimento: di volta in volta divertenti e sarcastiche, profonde e lucide, queste figure risvegliano in ciascuno di noi il desiderio di essere liberi e unici.
Domenica 24 ottobre, al Teatro Massimo alle ore 20 la Serata Finder in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma: tre brevi coreografie firmate da giovani coreografi esordienti, studenti diplomandi dell’Accademia, in una produzione FIND, frutto di un periodo di residenza, di sperimentazione e ricerca, volto all’ideazione di performance brevi caratterizzate da linguaggi coreografici innovativi, coerenti con il carattere spiccatamente contemporaneo del Festival. Il Progetto Finder 2021 porta in scena Francesca Grimieri De Ioanni, Marzia Turnaturi e Dong Zhang .
Gran finale per il FIND 39 con Temporary Collective and Dame de Pic/Cie Karine Ponties (Repubblica Ceca/Belgio) che sempre domenica 24 ottobre (a seguire) presenta Same Same: spettacolo che esplora i limiti e confini dello humor più sottile, dell’ironia e dell’assurdo senza perdere di vista la complessità delle relazioni umane. Ispirato a Buster Keaton, nonostante la leggerezza della forma Same Same ci commuove con la sua profondità e sincerità.
Informazioni
FIND 39 – XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza
Maya Inc
Traversa via della Pace, 2, 09044 – Quartucciu
[email protected] | +39 342 7838614 | 070/4671139