XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza “Alive And Kicking”. Dal 27 settembre al 24 ottobre 2021.
CAGLIARI – Bastione Saint Remy I Giardino sotto le Mura I Teatro Massimo
SELARGIUS – Teatro Si ‘e Boi
Un ricco carnet di eventi con il FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc – che prosegue da DOMANI (giovedì 21 ottobre) fino a domenica 24 ottobre con quattro intense giornate tra le “incursioni” di “Showindows 2021” nelle vie del centro e affascinanti coreografie d’autore al Teatro Massimo di Cagliari.
Danza in vetrina DOMANI (giovedì 21 ottobre) dalle 17 alle 20 con le coreografie di Tiziana Troja e Michela Sale Musio che disegnano un ideale itinerario tra i negozi a tempo di musica per l’ultimo appuntamento con “Showindows 2021” con Claudia Floris, Luca Massidda, Valentina Puddu e Giulia Vacca, tra brevi pièces ispirate ai linguaggi della moda e agli stili metropolitani.
Il Teatro Massimo di Cagliari ospita DOMANI (giovedì 21 ottobre) alle 21 “Four / Vis-à-Vis – Now Loading” (produzione ASMED / Balletto di Sardegna – Incontri Musicali Città di Iglesias) con gli assoli di Sara Pischedda e Manolo Perazzi e a seguire in anteprima nazionale “Cinque Danze per il Futuro” di Ni.Na. / Davide Valrosso (Toscana).
“Four” è un progetto coreografico dedicato alle nuove sensibilità e ai temi del contemporaneo, con il coordinamento artistico: Guido Tuveri: in scena due “capitoli”, “Vis-à-Vis” di e con Sara Pischedda sulla ricerca di una inutile perfezione e “Now Loading” di e con Manolo Perazzi sul rapporto tra i mondi “virtuali” e la realtà. Davide Valrosso propone le sue “Cinque Danze per il Futuro” secondo una visione della danza come arte in divenire, dove la grammatica dei corpi in movimento si sposa alla musica per esplorare nuovi territori.
S’intitola “Look Parade” il nuovo spettacolo firmato ASMED / Balletto di Sardegna in prima nazionale venerdì 22 ottobre alle 21 al Teatro Massimo e a seguire la prima nazionale di “Orfeo e Euridice – Melancholia” di S Dance Company (Emilia Romagna). Si ispira a un racconto di Maria Lai “Il Tempo Sospeso – studio” di Estemporada/Versiliadanza (Sardegna/Toscana) in scena sabato 23 ottobre alle 21, poi la prima nazionale de “La Schiaccianoci” dell’ASMED / Balletto di Sardegna per una rilettura in chiave femminile del celebre balletto, e a seguire “Les Affranchies” della compagnia Art Mouv’ (Francia).
Infine – domenica 24 ottobre a partire dalle 20 sempre al Teatro Massimo di Cagliari la Serata FINDER realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza, con le creazioni di tre giovani coreografi (in residenza dal 19 al 23 ottobre allo spazio Si ‘e Boi di Selargius) e infine “Same Same” di Karine Ponties (produzione Temporary Collective and Dame de Pic / Cie Karine Ponties – Repubblica Ceca/Belgio) in prima nazionale.
Il fascino della danza contemporanea con le creazioni di giovani e affermati coreografi in scena al Teatro Massimo di Cagliari accanto alle “incursioni” dei performers per le vie della città nelle ultime intense quattro giornate del FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc con la direzione artistica di Cristiana Camba, e lo slogan “Alive And Kicking” a sottolineare la ferma volontà di lottare per restare “vivi e scalpitanti” nonostante di difficoltà, e non smettere di ballare.
Arte in vetrina con “Showindows 2021” (coproduzione ASMED / Balletto di Sardegna e LucidoSottile) in programma DOMANI (giovedì 21 ottobre) dalle 17 alle 20 con le brevi coreografie create da Tiziana Troja e Michela Sale Musio per i negozi del centro storico di Cagliari e interpretate da Claudia Floris, Luca Massidda, Valentina Puddu e Giulia Vacca, ispirate all’eleganza della moda e agli stili delle nuove tribù metropolitane. «“Showindows 2021” è uno spettacolo inedito e simultaneo che vede alcuni danzatori esibirsi dietro un vetro, tra manichini e abiti, per un’arte seducente e accessibile, che ancora lotta per abbattere muri e confini» – sottolinea la direttrice artostica del FIND 39 Cristiana Camba -. «Le performances irrompono nella quotidianità, inserendo lo straordinario nell’ordinario», con l’obiettivo di trasferire la danza fuori dal palcoscenico, decontestualizzandola per esplorare nuove forme di relazione con lo spazio, attraverso «una prospettiva inedita e sorprendente».
Il FIND 39 / XXXIX Festival Internazionale Nuova Danza firmato Maya Inc prosegue al Teatro Massimo di Cagliari con un ricco carnet di eventi – da DOMANI (giovedì 21 ottobre) fino a domenica 24 ottobre tra prime e anteprime nazionali, intriganti coreografie d’autore e le creazioni di giovani artisti per una interessante panoramica sulle moderne derive dell’arte di Tersicore.
Si parte DOMANI (giovedì 21 ottobre) alle 21 con “Four / Vis-à-Vis – Now Loading” (produzione ASMED / Balletto di Sardegna e Incontri Musicali Città di Iglesias) con gli assoli ideati e interpretati, rispettivamente, da Sara Pischedda e Manolo Perazzi, in un progetto “corale” incentrato sulle questioni cruciali e le contraddizioni del presente, con il coordinamento artistico di Guido Tuveri, la musica originale di Marco Caredda, Davide Collu e Andrea Deidda e i costumi di Stefania Dessì, tra il fascino pericoloso del binomio “forza, bellezza” in cui possibile smarrire se stessi e un viaggio nella realtà virtuale.
“Four” – si legge nella presentazione – «trae origine, motivazioni profonde, forza motrice e respiro vitale da una riflessione sulla contemporaneità. E’ l’amplificarsi e ramificarsi di un discorso che abbraccia la dimensione privata e la socializzazione; le ambizioni e i conflitti più intimi tra narcisismi e reificazione, i linguaggi del potere e gli sfasamenti tra attese, pulsioni profonde e pressioni sociali». Quattro giovani autori, propongono altrettanti, personalissimi punti di vista sull’esistenza, a comporre un unico racconto per quadri scomponibile e rimontabile, in base alle diverse situazioni, per nuovi accostamenti e associazioni di idee.
“Vis-à-Vis” di Sara Pischedda affronta il tema della ricerca di una inarrivabile e forse inutile perfezione. «Forza, bellezza./ Forza, bellezza./ Forza, bellezza. Vaghi in una foresta sociale, dove le uniche parole che echeggiano sono queste» – scrive l’artista nella presentazione -. «T’intimidiscono, ti confondono, quasi ti convinci che sia quello l’obiettivo da raggiungere. Come le sirene di Ulisse ti seducono e ti fanno percorrere strade dove l’unica cosa che può capitare è perderti. Perdere te stesso. Perdere la testa. Lì dovrai fare i conti con la persona che sei. Essere o non Essere».
“Now Loading” di e con Manolo Perazzi racconta una dimensione fantastica e surreale in cui si fondono la fisicità della danza e le nuove tecnologie. «Calato in una realtà che emula il virtuale, un essere dalle sembianze umane si ritrova ad affrontare e vivere ripetutamente le stesse situazioni, interrogandosi circa le possibilità di spezzare questa monotonia» – spiega il coreografo -. «Assistiamo a una presa di coscienza che si colloca al centro di un ribaltamento cronologico. Il confine tra realtà e paradosso si sfoca e si assottiglia rovesciando ogni logica di causa ed effetto, impedendoci di distinguere il principio e la fine.
E a seguire in anteprima nazionale “Cinque Danze per il Futuro” di Ni.Na. / Davide Valrosso (Toscana) sulla colonna sonora di Daniele Gherrino, con una sequenza di quadri a metà tra performance coreutica e concerto, che risponde ad una visione della «danza come sistema di relazioni, di trasformazione e di scoperta, che continua a superare i suoi stessi confini per creare immaginari e paesaggi inediti» – sottolinea il coreografo Davide Valrosso – . «Scaturendo dal domandarsi cosa sia essenziale, i cinque quadri proposti ospiteranno un danzatore e due musicisti che agiranno dal vivo, attraversando tematiche in proiezione al futuro e combinando di volta in volta un diverso sistema di relazioni – che ribalta, trasforma, riconnette, inverte, ricombina… – per ognuna delle “Cinque danze per il futuro”».
Focus sulle “qualità essenziali” enumerate da Italo Calvino nelle sue “Lezioni americane”: «“Sei proposte per il nuovo millennio” vengono affidate a cinque composizione coreografiche e una musicale – svela Valrosso -. «Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità e Coerenza rappresentano una base attraverso cui indagare la dimensione dell’essenziale che va incontro all’avvenire. Come un bagaglio che conserva il necessario per il futuro, le tre presenze sulla scena intessono un corredo di connessioni, relazioni, scambi, apparizioni, destrutturazioni che dal primo al quinto capitolo concretizzano un andirivieni di immagini o immaginari essenziali, sconfinando nel contatto o nella distanza fra i ruoli, nell’assenza o nell’alternarsi dei tre performer, nel dismettere i propri panni per vestire quelli dell’altro».
«Cerco una danza che vada assaporata e non tradotta, un linguaggio dove è ancora possibile fuoriuscire dai margini, smarginare e in cui esistere condividendo l’umana imperfezione. Cerco una danza che si proietta al futuro alla ricerca di nuove soluzioni drammaturgiche, nel cromatismo sfaccettato del segno, in una coloritura che fra scena, corpo e gesto vada a costituire l’unità nella relazione col movimento sonoro, gestualità e visioni oniriche. Una congiunzione di elementi che si trasformano, si uniscono, si mescolano nel segno del lilla, colore frutto della fusione del rosso e del blu, della passione e della razionalità, simboli della congiunzione fra mente e corpo. Continuando a sviluppare un singolo elemento cromatico come elemento di coerenza dei cinque quadri coreografici, indago la fusione dei contrasti da cui anche il lilla nasce. Quello che vorrei davvero è donarvi cinque danze per un futuro possibile…» conclude l’artista.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
S’intitola “Look Parade” il nuovo spettacolo firmato ASMED / Balletto di Sardegna in prima nazionale venerdì 22 ottobre alle 21 al Teatro Massimo, per una riscoperta delle atmosfere e della musica ma soprattutto dello spirito edonistico degli Anni Ottanta con le coreografie di Luca Castellano e Sara Pischedda; e a seguire la prima nazionale di “Orfeo e Euridice – Melancholia” di S Dance Company (Emilia Romagna), una creazione di Mario Coccetti in cui il mito narrato da Virgilio e Ovidio s’intreccia alle suggestioni del film di Lars von Trier: «Dissolversi. Sparire. Annullarsi. La disforia è una lunga caduta in una oscura voragine senza tempo, senza luce e senza fondo dalla quale si vorrebbe uscire ma nella quale non si può smettere di precipitare» – sottolinea il coreografo nelle presentazione-. «Immersa in un inferno di viva e umana indifferenza che distorce la percezione del reale, Euridice è il polo di attrazione di due possibili realtà che la pone in equidistanza tra la salvezza e l’oblio.
Si ispira a un racconto di Maria Lai “Il Tempo Sospeso – studio” di Estemporada/Versiliadanza (Sardegna/Toscana) con coreografia e regia di Livia Lepri e Angela Torriani Evangelisti in scena sabato 23 ottobre alle 21, poi la prima nazionale de “La Schiaccianoci” dell’ASMED / Balletto di Sardegna, un originale “Passo a tre” di Luca Massidda liberamente ispirato a “Lo Schiaccianoci e il re dei topi” di E.T.A. Hoffmann, per una rilettura in chiave femminile e “femminista” del celebre balletto con musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, e a seguire “Les Affranchies” (Le emancipate) della compagnia Art Mouv’ (Francia), una coreografia creata e interpretata da Déborah Lombardo, Davia Benedetti e Hélène Taddei Lawson, che rimanda a figure di artiste come Virginia Woolf e Patti Smith.
Infine – domenica 24 ottobre a partire dalle 20 sempre al Teatro Massimo di Cagliari la Serata FINDER realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza, con le creazioni di tre giovani coreografi – Francesca Grimieri De Ioanni, Marzia Turnaturi e Dong Zhang (in residenza dal 19 al 23 ottobre allo spazio Si ‘e Boi di Selargius) e infine in prima nazionale “Same Same” di Karine Ponties (produzione Temporary Collective and Dame de Pic / Cie Karine Ponties – Repubblica Ceca/Belgio): sul palco la regista teatrale Petra Tejnorová e la danzatrice di punta della scena ceca Tereza Ondrova, per un’indagine su «limiti e confini dello humor più sottile, dell’ironia e dell’assurdo senza perdere di vista la complessità delle relazioni umane: ispirato a Buster Keaton – si legge nella presentazione – nonostante la leggerezza della forma, “Same Same” ci commuove con la sua profondità e sincerità».