In Sardegna filiera dell’allevamento dei bovini da latte e della carne è al collasso
Tore Piana – Centro Studi Agricoli – In Sardegna la filiera bovini da latte e da carne è al collasso – Se non si interviene con urgenza crolla irreversibilmente l’intero comparto.Le cause : prezzo del latte vaccino ai minimi storici ( 36 cent/litro) – aumento dei mangimi del + 50% – divieto movimentazione per la blue tongue (pare manchino i vaccini) e stress delle vacche da latte per la stagione troppo calda.
Dito puntato contro la Regione che attraverso l’ Assessorato Agricoltura deve adottare misure urgenti e straordinarie a favore del comparto bovino. L’assessore Murgia esca dal suo ufficio e vada a verificare di persona negli allevamenti di Arborea, per capire che sta accadendo in queste ore.
E’ al collasso la filiera Bovina, sia da latte che da carne in Sardegna. E’ questa la situazione di questi giorni nell’isola. A dichiararlo senza nessun tentennamento, Tore Piana , Presidente del Centro Studi Agricoli.
Quello della filiera bovina è un comparto importantissimo nell’economia dell’isola, che sino ad oggi è stato tenuto all’ombra dei riflettori della politica Sarda. Nella crisi, nessuna differenza per le due linee produttive, sia quella da latte sia quella da carne.
A causare questa situazione, diversi fattori comuni alle due linee produttive:
1) La blue tongue che blocca la movimentazione dei capi bovini e la conseguente vendita dei vitelli destinati fuori regione;
2) il crollo del prezzo del latte a 36/37 centesimi a litro, iva compresa, pagato alla stalla , dall’unico polo del latte vaccino di Arborea;
3) Aumento del + 50% del costo dei mangimi destinati all’alimentazione dei bovini;
4) Stagione autunnale troppo calda, che sta provocando STRESS fra i capi bovini, con un crollo delle produzioni di latte del 30/35 % in meno , causando inappetenza delle mucche, dissenterie diffuse ed in alcuni casi morie di capi, in quasi tutti gli allevamenti sardi.
Una situazione allarmante, continua Tore Piana, che deve far allertare immediatamente la politica regionale ed in particolare L’assessorato Regionale all’Agricoltura e quello alla Sanità, per adottare misure urgenti e straordinarie a favore del comparto dei Bovini, e che sino ad oggi pare ,sia stato abbondantemente trascurato sulle problematiche.
Con il latte vaccino a 36/37 centesimi, non reggerà per molto tempo l’intera filiera che vale oltre 200 milioni di fatturato e per la linea latte interessa oltre 18.000 vacche in produzione.
Molto grave appare anche la linea dei bovini da produzione carne, che a causa della Blue Tongue, si vedono bloccate le vendite dei vitelli verso il continente, destinati all’ingrasso fuori regione.
E’ il caso, ad esempio dei contratti stipulati dagli allevamenti Sardi con il gruppo INALCA ( fra le più grosse catene di ingrasso e macellazione Italiane) chiamata ” Filiera bovini del Sud” che prevede la vendita di vitelli delle razze Limousine con età 8 mesi e venduti a prezzi molto remunerativi e che a causa del blocco della movimentazione stanno superando l’età di 8 mesi e quindi non rispettosi dei contratti firmati sottoscritti, con deprezzamenti dei prezzi che arrivano anche a 300 euro a capo venduto ( 1 euro al Kg in meno).
Ma è anche il caso dei vitellini di un mese, partoriti dai bovini degli allevamenti di produzione latte, che venivano venduti dopo un mese ad allevamenti della penisola e che oggi a seguito della Blue Tongue non possono essere venduti. C’è da dire, continua Tore Piana, che nessuno, pare voglia sottoporsi al test detto PCR , test che accerta positività al virus della Bluetongue, per paura di vedersi bloccato l’allevamento per un minimo di 60 Giorni dai servizi veterinari delle ATS.
Questo fatto se fosse accertato veritiero, risulterebbe grave, continua Tore Piana. A seguito di questi gravi problemi, segnalatomi da numerosi allevamenti , pare ci sia il problema legato alle vaccinazioni sulla Blu Tongue, con vaccini , pare non disponibili per i capi Bovini e gli stessi repellenti non adeguati e la mancanza del numero dei veterinari addetti alle vaccinazioni, sono queste le lamentele degli allevatori, che se accertate veritiere pongono una grave responsabilità in capo alla Regione, e nella fattispecie in capo a due Assessorati, quello alla Sanità e quello all’agricoltura, afferma Tore Piana.
Per questa urgentissima e grave situazione , faccio appello come Presidente del Centro Studi Agricoli, a tutta la politica Sarda ed in particolare all’Assessore all’agricoltura Murgia, affinchè si attivi entro questa settimana a:
1) convocare urgentemente un tavolo straordinario di filiera bovini da latte e da carne per analizzare e discutere con tutti gli attori della filiera sulla grave situazione;
2) accertarsi di persona, recandosi presso i maggiori allevamenti di bovini del sistema Arborea, per accertarsi di persona la gravità della situazione;
3) Richiedere all’Assessorato regionale alla Sanità un piano straordinario ed immediato di vaccinazione contro la Blue tongue a tutti i capi Bovini;
4) Verificare quali siano le cause che stanno determinando il prezzo pagato alla stalla di soli 36 cent/litro dal sistema Arborea, unico polo del latte vaccino in Sardegna;
5) Inserire, con un emendamento della Giunta Regionale, all’interno del Decreto Omnibus in discussione da oggi Martedì 12 Ottobre, in Consiglio Regionale, misure straordinarie di aiuti economici a favore del comparto bovini da latte e bovini da carne, prima che l’intero settore collassi irreversibilmente, conclude Tore Piana.