Italy Water Forum interviene su quanto sta accadendo nel Mediterraneo
Endro Martini (geologo Presidente Italy Water Forum) : “A Giugno a Luglio ad Agosto invocavamo l’acqua ora invece abbiamo una quantità di pioggia tale che oramai i nostri sistemi di gestione non riescono più a governare. Questi fenomeni avranno intensità maggiore e frequenza maggiore con altezze d’acqua che potranno fare paura nel tempo.In queste prossime ore l’Italia avrà tutti insieme i 20 grandi in rappresentanza delle 20 potenze mondiali. Il confronto sarà sui cambiamenti climatici ed è un’opportunità storica, tra le ultime che l’Umanità avrà, a conferma della capacità dell’Italia di creare aggregazione su temi delicati. Ora però bisogna andare oltre e queste stesse ore ci dicono che il Mediterraneo è protagonista di questi cambiamenti climatici”.
“Io ho fatto l’angelo del fango nel 1966 a Firenze e mi deprimo nel vedere che c’è ancora questa sofferenza, questa incomprensione tra uomo e natura. L’ambiente in cui viviamo è da tempo che ci trasmette segnali rimasti quasi sempre inascoltati.
A Giugno a Luglio ad Agosto invocavamo l’acqua ora invece abbiamo una quantità di pioggia tale che oramai i nostri sistemi di gestione non riescono più a governare. Bisogna porsi degli interrogativi: cosa sta accadendo? Dobbiamo alzare le mani oppure possiamo fare qualcosa?
Questi fenomeni avranno intensità maggiore e frequenza maggiore con altezze d’acqua che potranno fare paura nel tempo. I sistemi di smaltimento delle acque piovane non saranno più in grado di regolamentare questo grande flusso d’acqua.
Oggi abbiamo piogge torrenziali che vanno controllate. In queste prossime ore l’Italia avrà tutti insieme i 20 grandi in rappresentanza delle 20 potenze mondiali. Il confronto sarà sui cambiamenti climatici ed è un’opportunità storica, tra le ultime che l’Umanità avrà, a conferma della capacità dell’Italia di creare aggregazione su temi delicati. Ora però bisogna andare oltre e queste stesse ore ci dicono che il Mediterraneo è protagonista di questi cambiamenti climatici. Dunque appoggiare la stessa candidatura dell’Italia, cuore culturale, geografico del Mediterraneo, a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua e lo stesso svolgimento del Forum nel Paese di Leonardo e di San Francesco, rappresenterebbe la vera svolta della quale il Mondo ha necessità, in quanto l’Italia è la Nazione dove da una parte non mancano i problemi di dissesto aggravati dai cambiamenti ma dall’altra anche il Paese che sta individuando soluzioni e proposte”. Lo ha affermato il geologo Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum.
Un Cantiere Italia che preveda piani di adattamento ed un sistema di pre- allertamento con news su smartphone e telefonini di qualsiasi tipo.
“Siamo in grado di lanciare avvisi di pre – allertamento in tempo. Bisogna che la popolazione riceva queste news sul telefonino in modo tale da adottare comportamenti diversi da quelli che adotta oggi. Ad esempio non devo scendere nel garage nel tentativo di salvare l’auto oppure camminare nei sottopassi. Tutte queste fenomenologie le abbiamo studiate, oramai le conosciamo. Allora cosa possiamo fare? Dunque fare un’analisi di costi – benefici.
Questi eventi rischiano di portare a perdite di vite umane e a danni economicamente enormi. Dobbiamo invece da una parte e ora investire risorse importanti per creare un sistema di regimentazione delle acque basato non più sulla pioggia di 30 – 40 – 50 anni fa ma sulle cadute attese, dall’altra pensare a dei piani di adattamento che vedano il cittadino sempre più informato. Dobbiamo creare paesi e territori resilienti – ha concluso Martini – basati su sistemi eco – sostenibili e allo stesso tempo creare una formazione tale da poter dare la possibilità alla gente di convivere con questi fenomeni.
E’ bellissimo l’obiettivo del 2030 – del 2050 ma oramai il sistema va verso la rottura e dunque dobbiamo pensare anche a piani di adattamento.
Sul territorio bisogna creare un pool interdisciplinare per la progettazione e la pianificazione urbanistica, con geologi, ingegneri, architetti, ecologi, agronomi, che possa fare analisi anche mediante i satelliti, proponga soluzioni, pensare al territorio tenendo conto del futuro verso il quale andiamo, lavorare insieme per il bene comune. Dobbiamo avere un momento forte, di confronto chiaro, netto e mettere insieme i governanti delle potenze con la società civile. Per questo qualora l’Italia dovesse essere sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua noi avremo tutti intorno ad un tavolo: rappresentanti di tutte le religioni del Mondo, associazionismo, governanti delle potenze e anche i capi di stato di quei Paesi in via di sviluppo. Un Forum Mondiale forte, inclusivo che sarà davvero in grado di rilanciare i temi riguardanti la risorsa acqua e i Cambiamenti Climatici.
Sarebbe un momento unico, storico, al quale dobbiamo necessariamente arrivare nell’interesse di tutti gli abitanti di questo Pianeta. Non si tratta più di salvare solo il Pianeta come ambiente naturalistico ma di salvare la vita su questo Pianeta le cui aree inospitali per siccità o uragani potrebbero ulteriormente estendersi con rischi davvero elevati per tutto e per tutti.
Noi nel nostro progetto abbiamo messo un capitolo connesso alla poca acqua e alla forte acqua per trovare soluzioni e queste soluzioni con il sostegno del Ministero della Transizione Ecologico, del accademico, delle eccellenze che abbiamo in materia, siamo pronti a consegnarle al Mondo”.
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Comune di Roma, Comune di Ferrara, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Utilitalia, ANEA, L’Agenzia Italiana per lo Sviluppo Economico, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia, Utilitalia, AICS e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria.