Italy Water Forum: nuovo rinascimento del pianeta
Endro Martini (geologo Presidente Italy Water Forum) : “La foto dei leader mondiali con infermieri e volontari è destinata ad entrare nella storia.Al di la dei sorrisi di circostanza e delle strette di mano sempre necessarie quando si svolgono incontri a così elevato livello mondiale, a me pare che il “CLIMA SIA CAMBIATO” e che finalmente ci sia una presa di coscienza collettiva per AFFRONTARE UN CAMBIAMENTO GLOBALE, quel “Facing a Global Change” che abbiamo inserito nel progetto di candidatura dell’Italia ad ospitare nel marzo del 2024 il World Water Forum”.
Colonnello Mario Giuliacci : “Purtroppo anche le proiezioni contenute nell’ultimo rapporto del IPCC confermano che in futuro, a causa del cambiamento climatico, nell’area del Mediterraneo dovremo affrontare una crescente diminuzione dell’acqua disponibile, causata tanto da una diminuzione delle precipitazioni totali quanto da una difficoltà di trattenere sul territorio piogge che arrivano tutte concentrate in pochi eventi assai intensi”.
Francesco Finocchiaro (Direttore Dipartimento Nazionale di Architettura e Paesaggi di Archeoclub D’Italia) : “Tutela delle vite umane ma anche della storia dei popoli. Necessita una Protezione Civile dei Beni Culturali Nazionale ma magari allargata ai Paesi del Mediterraneo”.
“Gli eccezionali eventi degli ultimi giorni, con un violento vortice di bassa pressione che ha colpito l’estremo Sud, portando piogge e vento paragonabili a quelli che normalmente si osservano al passaggio dei veri e propri uragani, mostrano una volta di più come l’emergenza climatica in atto veda l’Italia in prima linea.
L’aumento delle temperature medie planetarie sta causando un’evidente estremizzazione degli eventi atmosferici: un cambiamento che per il nostro Paese significa dover affrontare sempre più spesso sia severi periodi di siccità che devastanti alluvioni lampo. Purtroppo anche le proiezioni contenute nell’ultimo rapporto del IPCC confermano che in futuro, a causa del cambiamento climatico, nell’area del Mediterraneo dovremo affrontare una crescente diminuzione dell’acqua disponibile, causata tanto da una diminuzione delle precipitazioni totali quanto da una difficoltà di trattenere sul territorio piogge che arrivano tutte concentrate in pochi eventi assai intensi.
Mi pare evidente che sia fondamentale quindi fare tutto quanto in nostro potere per combattere il cambiamento climatico e, soprattutto, pensare a una gestione diversa dell’acqua sul nostro territorio, per evitare i disastri creati dagli eventi piovosi estremi e limitare i danni causati dai sempre più frequenti periodi siccitosi. In questo senso un aspetto importante è chiaramente quello della prevenzione, perseguibile anche attraverso modelli previsionali sempre più sofisticati e in grado di prevedere per tempo gli eventi meteo-climatici estremi”. Lo ha affermato il colonnello Mario Giuliacci di Meteogiuliacci srl.
“Pochi minuti fa in una foto che entrerà nella storia abbiamo notato i leader della Terra con infermieri, volontari, tutte le forze che con il loro sacrificio hanno reso possibile questo grande momento. Ecco l’Italia!
Abbiamo anche visto le immagini sorridenti di Biden con Papa Francesco, di Biden con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di Biden con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi e anche con il Presidente Francese Macron.
Al di la dei sorrisi di circostanza – ha affermato Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024 – e delle strette di mano sempre necessarie quando si svolgono incontri a così elevato livello mondiale, a me pare che il “CLIMA SIA CAMBIATO” e che finalmente ci sia una presa di coscienza collettiva per AFFRONTARE UN CAMBIAMENTO GLOBALE, quel “Facing a Global Change” che abbiamo inserito nel settembre del 2020 come obiettivo nel progetto di candidatura dell’Italia ad ospitare nel marzo del 2024 il World Water Forum.
Con al centro di questo progetto di candidatura le città di Firenze & Assisi con, Roma luoghi per accogliere e celebrare il forum, abbiamo proseguito dicendo NELLA REALIZZAZIONE DEL RINASCIMENTO DELL’ACQUA “In the making of the water Rinascimento” come rinascimento della vita su questo nostro pianeta, quella vita spirituale, sociale, economica, ecologica che tutti noi viviamo.
Un obiettivo, quello di un nuovo rinascimento del pianeta, ispirato ai principi di Francesco d’Assisi e di Leonardo da Vinci che i grandi della terra che partecipano al G20 possono decidere di voler cogliere, un obiettivo alla a portata, senza lasciare nessuno solo e indietro, per il bene di tutti, basterebbe volerlo”.
I cambiamenti climatici mettono a rischio tutto e tutti.
“Necessita anche un piano di protezione civile nazionale attento al patrimonio artistico e monumentale di questo Paese e di Nazioni che come l’Italia sono ricche di Patrimonio Culturale. Pensiamo proprio ai Paesi del Mediterraneo. I recenti eventi che stanno interessando la Sicilia evidenziano l’esigenza di avviare rapidamente un protocollo d’intesa tra Ministero della Cultura – ha affermato in questi minuti, Francesco Finocchiaro, Direttore Dipartimento Nazionale di Architettura e Paesaggi di Archeoclub D’Italia – Assessorati Regionali e il volontariato culturale per velocizzare la catalogazione e la protezione dei beni culturali e ambientali, mettendoli al riparo dalle calamità naturali.
Non vogliamo rivivere l’esperienza di Firenze degli anni ’60. Ma a questo punto necessita anche una riflessione su scala nazionale ed internazionale. Si valuti anche un Piano Internazionale di Protezione Civile anche sui Beni Culturali.
Il nostro patrimonio culturale, le città, i monumenti, il territorio sono fragili e necessitano non solo di manutenzione continua e quindi risorse ad hoc ma di un vero piano complessivo per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Le questioni afferenti al rischio idrogeologico e sismico vanno affrontate a monte con investimenti mirati, l’Archeoclub d’Italia è disponibile e mette a disposizione della collettività l’impegno di tanti volontari che sono anche portatori di saperi da spendere per proteggere la nostra memoria, che rappresenta anche un settore produttivo importante per il Paese Italia. Serve un protocollo d’intesa tra la Protezione civile nazionale e l’Archeoclub d’Italia per rendere da subito operativi i tanti volontari pronti ad intervenire in casi di calamità”.
Appare sempre più urgente costituire la Protezione Civile dei Beni Culturali, su scala nazionale ma magari anche che possa comprendere tutti i Paesi del Mediterraneo, e avviare nuove procedure per proteggere dalla calamità in nostri beni culturali.
Catania, Augusta, Siracusa sono le città più esposte e con loro le area archeologiche e i monumenti più fragili. L’immagine del Tempio di Apollo di Siracusa è emblematica e testimonia come le aree archeologiche sono esposte a un degrado impossibile da sopportare.
Sono tante le chiese che stanno subendo danni e con loro anche gli antichi palazzi. Pensiamo al Castello di Augusta per esempio, non ancora recuperato e violentato dalle intemperie che ne accelerano il degrado. Serve intervenire presto, con il monitoraggio, la manutenzione e la realizzazione di strutture effimere di protezione dagli eventi atmosferici. L’Archeoclub d’Italia è disponibile a con la sua struttura organizzativa centrale e le sue sedi locali, dislocate su tutto il territorio nazionale, a dare il suo contributo”.
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Comune di Roma, Comune di Ferrara, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Utilitalia, ANEA, L’Agenzia Italiana per lo Sviluppo Economico, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia, Utilitalia, AICS e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria.