Legge Omnibus: iniziative finalizzate alla valorizzazione delle zone umide
“Con la legge Omnibus viene approvato un importante intervento finalizzato a finanziare nuovi centri funzionali alla valorizzazione delle zone umide lagunari della Sardegna – dichiara il Consigliere Regionale di Forza Italia, con il preciso intento di promuovere la salvaguardia degli habitat naturali e la tutela dell’ambiente e del territorio, attraverso specifici progetti di valorizzazione che dovranno essere presentati dagli enti locali lagunari e dagli stessi fortemente richiesti”Il Consiglio Regionale, con questa importante iniziativa sulle zone umide promossa dall’Assessore All’ambiente Gianni Lampis e grazie anche alla approvazione di uno specifico emendamento di cui sono il primo firmatario, ha dichiarato il Consigliere Emanuele, è finalizzata alla valorizzazione e alla diversificazione produttiva degli stagni della Sardegna e in particolar modo delle zone umide dell’oristanese”.
L’intervento prevede il finanziamento di 1 milione di euro tra le diverse zone umide della Sardegna e nell’oristanese ne vengono interessati i comuni di Terralba e di Cabras.
Il finanziamento concesso al Comune di Terralba ammonta a 250 mila euro e viene destinato al completamento del Museo del Mare di Marceddì che sorge sulle rive di un antichissimo porto risa- lente al Neolitico che lambisce le sponde dello stagno di Marceddì, e grazie agli importantissimi scavi archeologici, si fa risalire la presenza umana nel luogo a circa 8000 anni fa.
Il museo è situato in un contesto ambientale di grande interesse per la valorizzazione delle zone umide e dell’intera zona, basti pensare che è situato a soli 5 minuti dal Tempio a pozzo di Orri, dalla città punico-romana di Neapolis e dalle Torri Spagnole di Torre Vecchia di Marceddì e Torre Nuova di Capofrasca.
Al suo interno raccoglie le Storie degli stagni e di mare di una borgata di pescatori che promuove il progetto di riqualificazione e valorizzazione di questa importante zona umida produttiva della Sardegna centro occidentale, caratterizzata dalla presenza di numerose specie avifaunistiche, che rafforzano la elevata qualità degli habitat presenti.
Il secondo intervento finanziato ricade sul territorio di Cabras, ed andrà ad intervenire con 150 mila euro per il rafforzamento e la valorizzazione della Peschiera di Mar’e Pontis.
Il sito accoglie il primo e il più importante “Ittiturimo della Sardegna” che viene gestito dai pesca- tori del Consorzio Pontis e rappresenta una tappa obbligata per tutti i visitatori del Sinis che fre- quentano il territorio ad esempio per le Statue di Monte Prama, Tharros e per le bellissime spiag- ge dell’Area Marina Protetta del Sinis.
Sa Pischera de Mar’e Pontis racchiude in sé i più elevati valori della biodiversità delle zone umide del mediterraneo ed è ricca di una storia antica, considerato che in passato, ma ancora oggi, rap- presenta una risorsa produttiva fondamentale per l’economia del paese.
Questo intervento dovrebbe avere la forza di coniugare con sapienza l’enorme patrimonio am- bientale presente nello stagno di Cabras con l’antichissima storia del luogo che risale ai tempi dei giudici d’Arborea, in cui lo stagno e le sue peschiere facevano parte del demanio e tali continuarono a restare sotto il dominio aragonese e nei primi secoli della dominazione spagnola, fino a che nel 1652 il re Filippo IV non vendette i diritti di pesca a Girolamo Vivaldi.
Nel 1853 i Pasqua Vivaldi cedettero gli stessi diritti alla famiglia Carta di Oristano; dal 1982 lo stagno, acquisito dal demanio regionale, è gestito da un consorzio di pescatori.
Questi due interventi – conclude il Consigliere di Forza Italia Emanuele Cera – andranno a qualifi- care sicuramente il territorio e a rafforzare l’immagine turistica e la sostenibilità ambientale.