Monumenti aperti XXV edizione, 30 e 31 ottobre CASTIADAS E VILLAPUTZU
La XXV edizione di Monumenti Aperti, curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi OdV, prosegue sabato 30 e domenica 31 ottobre anche nei comuni di Castiadas e Villaputzu dove grazie alla volontà e l’impegno delle amministrazioni comunali e alla passione dei volontari, si potranno visitare 7 monumenti e si potrà prendere parte a 2 itinerari.Nello stesso fine settimana saranno aperti i monumenti anche a Bosa, Oristano e Iglesias, che hanno già preso parte negli anni passati alla manifestazione e nel comune di Genoni che decide di aderire quest’anno per la prima volta.
Nel comune di Castiadas si potranno visitare (sabato e domenica con orario continuato dalle 10.00 alle 18.00) la Chiesa di San Basilide, la Villa del direttore, il Cimitero storico comunale e l’Ex Colonia penale.
A Villaputzu invece (sabato dalle 15.00 alle 19.00 e domenica 10.00-13.00 e 14.00-19.00) si potranno visitare il Pozzo sacro Is Pirois, la Chiesa di San Nicola di Mira e la Torre di Porto Corallo. Sempre a Villaputzu si potrà prendere parte a due itinerari: al sito minerario di Baccu Locci e Città di Roccia Pranu Trebini e al Monte del Castello di Quirra.
CASTIADAS
La Chiesetta di San Basilide, Santo patrono delle guardie carcerarie, si trova a pochi metri a piedi dal complesso carcerario. La sua edificazione è opera degli stessi detenuti e risale alla fine del XIX secolo. L’edificio è piccolo e semplice, ad un’unica navata con all’ingresso una vetrata raffigurante il Santo con la croce, simbolo della sua conversione.
A pochi metri di distanza dalla chiesetta, è ubicata quella che all’epoca di apertura della colonia penale, era la dimora del Direttore delle carceri. La Villa, recentemente ristrutturata, e immersa in un ampio giardino parzialmente visitabile è sede ufficiale dell’Unione dei Comuni del Sarrabus.
La colonia penale di Castiadas nacque alla fine del XIX secolo. L’intera Regione Sardegna venne investita da un grande obiettivo: bonificare e rendere produttivi terreni tendenzialmente isolati, paludosi e infestati dalla malaria.
In Sardegna vennero edificate ben 8 colonie penali: si hanno le esperienze pioneristiche di San Bartolomeo e Cuguttu, di modesta estensione e annesse al bagno penale di Cagliari e Alghero, le tre colonie dismesse di Castiadas, che fu la più̀ grande colonia penale d’Italia; quella di Tramariglio e l’Asinara che divenne un carcere di massima sicurezza e quelle ancora attive di Isili, Mammone e Is Arenas.
Il cimitero storico si trova a circa 500 metri dalla Villa del Direttore, in località Castiadas Centrale. Qui riposano alcuni dei dipendenti dell’ex colonia penale. Durante una cerimonia commemorativa tenutasi nel 2013 è stata apposta una targa che recita: “In memoria degli appartenenti dell’amministrazione penitenziaria che hanno redento questa terra dalla malaria fecondandola con le proprie vite”.
VILLAPUTZU
Edificato in età̀ nuragica per la pratica legata al culto dell’acqua, il Pozzo Sacro Is Pirois
presenta la particolarità̀ di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. Il pozzo è alimentato da una sorgente perenne le cui acque sono potabili.
L’accurata maestria con la quale sono stati edificati i singoli elementi della struttura denota una notevole conoscenza delle tecniche di costruzione nuragiche e consente di collocarlo nell’Età del Bronzo medio.
La chiesetta di San Nicola, edificata con ogni probabilità nel primo o secondo decennio del XIII secolo, a opera dei Pisani, ai piedi del Monte del Castello di Quirra, rappresenta l’unico esempio in Sardegna di edificio romanico realizzato interamente in mattoni in cotto.
Situata nella piccola collina che domina il porticciolo turistico, la torre di Porto Corallo è stata costruita nel 1592 e più volte ampliata. Si trattava di un edificio di grande importanza strategica, la sua posizione permetteva infatti di controllare sia il delta del Flumendosa che il porto commerciale utilizzato per il traffico di minerali e del corallo presente nella zona.
La torre subì diversi attacchi, l’ultimo nel 1812 ad opera di una flotta proveniente dalla Tunisia. Dalle finestre si può ammirare un panorama indimenticabile di tutta la costa.
Oltre alle visite ai tre monumenti, si potrà partecipare anche a due itinerari. Il primo si terrà a Baccu Locci, uno dei siti minerari più suggestivi dell’Isola. Ubicato in prossimità delle sponde dell’omonimo torrente, rappresenta un esempio emblematico di architettura classica mineraria in Sardegna.
Il villaggio, con un’estensione pari a 2700 kmq, è inserito in un contesto paesaggistico-ambientale di straordinaria bellezza, caratterizzato dalla presenza di profonde valli, in cui prevale una vegetazione a macchia tipicamente mediterranea.
Risalente ai primi del 900, il complesso minerario, che rimase in attività fino al 1965 per l’estrazione dell’arsenopirite, comprende circa trenta edifici e una ricca dotazione di rari impianti industriali per l’estrazione del minerale.
L’altro itinerario consentirà la visita al Castello di Quirra, che venne edificato dai giudici di Cagliari per sorvegliare il confine con il giudicato di Gallura e fu occupato nel 1324 dagli Aragonesi guidati da Francisco Carroz.
A causa della sua importanza politico-strategica, militare ed economica, il castello subì numerosi assedi, averne il possesso significava infatti avere il controllo non solo della costa, ma anche delle ricche miniere situate all’interno.
Della fortezza rimangono i ruderi che svettano sul monte Cudias, una ben conservata cisterna per la raccolta dell’acqua e un panorama mozzafiato sul mare e su tutto il territorio circostante per chilometri. Tutta l’area del monte Cudias ospita importanti testimonianze anche di epoca nuragica oltre che elementi naturalistici di grande valenza.
TUTTE LE INFORMAZIONI SUL SITO WWW.MONUMENTIAPERTI.COM
L’EDIZIONE 2021
Rispetto a quella del 2020, quella di quest’anno sarà una edizione prevalentemente in presenza che vedrà, finalmente, il ritorno dei ragazzi nei monumenti, nelle strade e nelle piazze, pur con il mantenimento di alcune opportune norme di sicurezza.
Per poter visitare i monumenti o partecipare agli itinerari sarà infatti richiesta la prenotazione.
Pur essendo infatti non più obbligatoria la distanza interpersonale nei luoghi della cultura, Imago Mundi, in accordo con le amministrazioni partecipanti, preferisce gestire comunque prudentemente la partecipazione a visite e itinerari, evitando gli assembramenti. Sarà possibile effettuare le prenotazioni accedendo al sito www.monumentiaperti.com e visitando la pagina dedicata al singolo comune.
Per Informazioni sulle prenotazioni si può scrivere a [email protected]
Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti che Monumenti Aperti ha ricevuto anche per questa edizione, a partire dalla Medaglia della Presidenza della Repubblica che si unisce al patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che affianca la manifestazione per la prima volta, oltre a quelli inviati dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di Cagliari.
Sono 27 i comuni sardi che aderiscono alla manifestazione, cui se ne aggiungono 7 nella penisola secondo questo calendario: 23/24 ottobre Cossoine e Gavoi; 30/31 ottobre Bosa, Castiadas, Genoni, Iglesias, Oristano e Villaputzu; 6/7 novembre Santo Stefano Belbo (Piemonte); 13/14 novembre Cagliari; 20/21 novembre Neoneli, Ploaghe, Pula, San Gavino Monreale e Quartu Sant’Elena; 27/28 novembre Cuglieri, Monastir, Porto Torres e Serrenti; 4/5 dicembre Alghero, Cantù, Castelsardo, Como, Montorfano, Muravera, Ossi, Padria (solo 5 dicembre), Sant’Antioco, Selargius, Tissi e Uta; 11/12 dicembre Bitonto, Ferrara e Roma (solo 11 dicembre)
NORME DI SICUREZZA
La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni di legge, l’accesso a tutti i luoghi della cultura al chiuso e all’aperto sarà consentito solo alle persone in possesso della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass ottenuto anche con l’esecuzione, nelle 48 ore precedenti, di un tampone rapido o antigenico molecolare con risultato negativo).
L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 non si applica nel caso in cui gli eventi si svolgano in piazze, vie o parchi pubblici.
Sono esenti dall’obbligo del Green Pass bambini sotto i 12 anni e i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione in possesso di idonea certificazione medica. Durante le visite sarà̀ in ogni caso sempre necessario rispettare tutte le norme di sicurezza: indossare la mascherina, evitare di creare assembramenti, disinfettare le mani con gli appositi gel posizionati lungo i percorsi.