Il progetto è della rete composta da Sardegna Teatro, Confesercenti provincia di Cagliari, associazione Altrarte, cooperativa sociale Unidos, Centro Commerciale Naturale Fronte del Porto e associazione Landworks, con il sostegno dell’Assessorato alle attività produttive, al turismo e alla promozione del territorio del Comune di Cagliari, guidato dall’assessore Alessandro Sorgia.
Piazza del Carmine è un luogo iconico di Cagliari che, con una posizione centrale, è stata scenario di avvenimenti storici e movimenti sociali; da anni è purtroppo connotata da una stigma negativo, legato al senso di abbandono e alla marginalità.
Carmine Social Square nasce per attivare una riappropriazione del luogo attraverso una complicità sociale, grazie a azioni culturali, condivise e partecipate che costruiscano o rafforzino i legami tra gli abitanti, le attività commerciali e le comunità che gravitano nella piazza.
È stato scelto il nome Social Square, per mettere in rilievo il valore sociale e comunitario dei processi che creano relazioni tra le persone, con modalità orizzontali di scambio sempre meno frequenti nella società contemporanea atomizzata.
L’identità visiva di Carmine Social Square – a opera della grafica e designer Maria Tedde (Studio Deposito) – riflette la medesima intenzione di tessere nodi e incrociare prospettive, facendo combaciare la doppia accezione del termine inglese Square, come piazza e come quadrato.
La prima azione di Carmine Social Square è una attività artistica partecipata, guidata dall’artista visivo Olivier Grossetête.
L’artista – che vive e lavora a Marsiglia – lavora sull’idea del recupero e la riappropriazione, a partire da materiali di riciclo cartone, multe, lettere di rigetto. Ha così messo in piedi le sue Costruzioni Monumentali realizzate con cartone in tutto il mondo, visitando cinque continenti per un totale di 200 diverse costruzioni, ognuna differente, legata a una costruzione simbolica per i vari luoghi.
Per Cagliari il suo progetto si ispira agli elementi architettonici del Palazzo Comunale e viene costruito collettivamente venerdì 15 ottobre dalle ore 10, per tutta la giornata in Piazza del Carmine, dopo un workshop aperto a tutti di ritaglio e assemblaggio delle scatole a Sa Manifattura.
Gli orari del workshop sono dalle ore 9 alle13 e dalle 16 alle 19.30, fino al 14 ottobre, senza obbligo di frequenza.
Sabato 16 ottobre, alle ore 16 è invece il momento della distruzione, azione che sarà realizzata dalla collettività, con lo stesso spirito di condivisione che anima tutto il programma.
Si tratta di un progetto architettonico e partecipativo che invita tutti gli abitanti di una città a prendere parte a un’avventura artistica e umana: adulti, bambini, anziani, persone di tutte le età e orizzonti sono invitate a partecipare a questo gigantesco e folle progetto che è la costruzione di un’opera d’arte con solo scatole di cartone e nastro adesivo.
L’artista per la costruzione collettiva si è affidato a un gruppo di persone molto vario: bambini dai 9 anni in su, studenti, adulti, anziani, disabili.
L’eterogeneità dei partecipanti è una risorsa anche per le differenti competenze messe in campo: gruppi di bambini possono dare velocemente forma alle scatole di cartone ma non possono lavorare con i coltelli a assemblare i pezzi.
Alcune persone hanno predisposizione a organizzare il lavoro collettivo e possono aiutare nel lavoro di squadra, altre hanno buone capacità comunicative e possono accogliere e raccontare l’operazione a chi osserva.
Marco Medda a proposito della partecipazione di Confesercenti provincia di Cagliari: “Siamo felici di prendere parte a questa iniziativa, che declina in maniera originale uno dei punti cardine del nostro operato: la riqualificazione delle aree urbane complesse”.
Si unisce al plauso Stefano Lai, Centro commerciale naturale Fronte del Porto:” Entusiasti della possibilità di partecipare a Carmine Social Square, riteniamo che queste azioni siano necessarie per migliorare la vivibilità della nostra città, sviluppando il senso di comunità e di collaborazione.
Non ultimo, Basilio Scalas, presidente di Sardegna Teatro: “L’impegno nel settore culturale non può limitarsi ai salotti buoni, Sardegna Teatro da anni investe sulle marginalità e su modalità produttive capaci di generare dei lasciti nei territori e attivare nuove alleanze e sinergie impensate. Il ruolo della creatività consiste proprio nell’immaginare mondi nuovi e altri modi di cooperare”.
Nelle settimane seguenti seguiranno laboratori, merende sociale, performance e mostre.