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Il Collettivo Autogestito CASAROSSA40, in collaborazione con il Centro di Documentazione INVICTAPALESTINA, presenta “ADELCHI ARGADA 1953-1974”, un VIDEO in ricordo del quarantennale della morte del giovane, ucciso a Lamezia il 20 ottobre 1974, dal fuoco fascista.
Una calda manifestazione di cordoglio del proletariato calabrese ha concluso i funerali di Sergio Adelchi Argada; il giovane operaio militante del “Fronte Popolare Comunista Rivoluzionario Calabrese” ucciso a Lamezia Terme domenica pomeriggio [20 ottobre 1974], a colpi di pistola dall’universitario Michelangelo De Fazio.
Nessuno può sminuire la gravità di questo ennesimo assassinio fascista. Oltre a Sergio Argada, altri quattro giovani operai, che erano con lui (fra cui fratello Otello), sono rimasti feriti. Gli aggressori, una mezza dozzina di elementi di destra tra cui il fascistello Porchia, hanno sparato ben 15 colpi di pistola. Si è trattato quindi, di una vera e propria strage premeditata.
C’è in questo episodio, non solo lo sviluppo dello squadrismo locale, ma il segno dello sviluppo sanguinario della violenza fascista nell’aggravarsi della crisi di regime. E’ proprio questo secondo aspetto che ripropone categoricamente la necessità di adottare adeguati metodi di lotta al fascismo. Piangere ad ogni morto è prova di impotenza; come è prova di ipocrisia limitarsi a chiedere la semplice messa fuori legge del MSI. A compiere gli attentati sanguinari sono le organizzazioni fasciste legalmente disciolte. Il problema è quindi quello di combattere il fascismo coi metodi della lotta di classe.
I metodi classisti per combattere il fascismo poggiano sull’autodifesa e l’attacco proletario.
Le forme attuali per applicare questi metodi sono i “gruppi autonomi di autodifesa” e i “comitati proletari antifascisti” di zona e di quartiere. Noi Internazionalisti, mentre tributiamo ONORE COMUNISTA a Sergio Argada ed esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni feriti; chiamiamo tutti i proletari e i rivoluzionari onesti ad adottare questi metodi di lotta.
A questo riguardo sottolineiamo, con viva stima, la coraggiosa reazione proletaria dei compagni scampati alla strage i quali hanno acciuffato per linciarlo il De Fazio, mentre tentava di ricaricare l’arma, e che solo l’intervento dei vigili ha sottratto alla inesorabile GIUSTIZIA PROLETARIA.
Lo stesso dicasi per l’assalto attuato con lo stesso meritevole scopo da alcune centinaia di compagni, al comando di polizia dov’era stato rinchiuso l’assassino.
Tratto da: LOTTE OPERAIE Supplem. murale (affisso sui muri non solo di Milano) al Bollettino Sindacale dei Comunisti Internazionalisti. – RIVOLUZIONE COMUNISTA – NR.61 del 24/10/1974
[Volantinato e distribuito nelle fabbriche del milanese – del varesotto e nei cortei operai e studenteschi succedutisi per parecchi giorni nell’ottobre 1974.]
Fonte immagine in evidenza: https://www.osservatoriorepressione.info/wp-content/uploads/2015/09/adelchi-argada.jpg