Sassari. Dal 3 ottobre al 9 dicembre torna la rassegna di cinema “Visioni Parallele”
Visioni Parallele. Organizzata da Meridiano Zero riflette sul rapporto tra cinema e teatro e su temi civili e ambientali con registi internazionale, come Wim Wenders e Patricio GuzmánUndici film per immergersi nelle visioni di registi internazionali – tra cui Wim Wenders, Patricio Guzman, Kim Longinotto – e locali come il videoartista Tore Manca, che raccontano per immagini il rapporto tra diverse forme artistiche, in particolare il cinema e il teatro, sperimentano nuovi linguaggi, riflettono sul rapporto tra realtà e finzione e affrontano temi importanti come le questioni ambientali e i valori civili.
Ritorna per la terza edizione la rassegna “Visioni Parallele” organizzata dalla compagnia Meridiano Zero, da questa domenica 3 ottobre fino al 9 dicembre tra lo Spazio Bunker di via Porcellana e il cinema Cityplex Moderno di viale Umberto.
“Visioni Parallele” non è una rassegna cinematografica come tante, ma vuole essere l’occasione per «far avvicinare il pubblico in maniera partecipata all’arte cinematografica, e per stimolare la riflessione su tematiche che richiedono una presa di coscienza attiva» spiegano gli organizzatori.
Il primo film in programma è a ingresso gratuito (domenica 3 ottobre, alle 20.30, Spazio Bunker, prenotazione obbligatoria: [email protected]): “Skin” del regista israeliano Guy Nattiv (Oscar al Miglior Cortometraggio nel 2019), girato in America, racconta la storia vera di Bryon Widner, uno skinhead pentito, ex militante di estrema destra, alla ricerca di redenzione.
La Divina Commedia di Dante prende vita a Kibera, lo slum di Nairobi, dove il drammaturgo e regista teatrale Marco Martinelli ha ricreato il capolavoro dantesco in inglese e swahili lavorando con centocinquanta bambini e adolescenti. Il risultato è l’emozionante film d’arte “The sky over Kibera” (7 ottobre, Spazio Bunker, 20.30).
Dal 13 ottobre la rassegna si sposta al Cityplex Moderno, per la proiezione del monumentale documentario “Il sale delle terra” co-diretto nel 2014 da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado, di cui il film (Premio César per il Miglior documentario) traccia l’itinerario artistico e umano.
Un’altra grande fotografa, Letizia Battaglia, è la protagonista di “Shooting the Mafia” (2019) della regista inglese Kim Longinotto (20 ottobre, alle 21, Cityplex) che unisce interviste e materiale d’archivio per raccontare una vita fatta di di lotte civili e impegno politico.
È un documentario originale e di grande impatto visivo “Beautiful Things” di Giorgio Ferrero e Federico Biasin (27 ottobre, Cityplex, alle 21), che racconta in quattro capitoli (Petrolio, Cargo, Metro, Cenere) e i loro rispettivi protagonisti che vivono in America, Italia e Svizzera il processo di produzione delle merci che marcano il nostro consumismo quotidiano.
Del regista cileno Patricio Guzmán la rassegna propone due film: “Nostalgia della Luce” (3 novembre, Cityplex, alle 21), ambientato nel deserto dell’Atacama, tra le donne che vogliono dare sepoltura ai resti delle vittime di Pinochet; e “La memoria dell’acqua” (10 novembre, Cityplex), che, partendo da uno dei quattro elementi, ripercorre la storia e lo sterminio dei popoli indigeni della Patagonia.
Giulio Boato racconta uno dei protagonisti assoluti del teatro contemporaneo, Romeo Castellucci, fondatore della Socìetas Raffaello Sanzio, in “Theatron: Romeo Castellucci” (17 novembre, Cityplex), mentre la regista americana Madeleine Sackler dà voce in “Dangerous Acts” (24 novembre) al Belarus Free Theatre, una compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché considerata “sovversiva” per i suoi spettacoli che parlano di libertà sessuale e denunciano la violazione dei diritti civili. Si chiude con “The man of trees” (primo dicembre) del videoartista sassarese Tore Manca, che riflette sul rapporto tra uomo e natura, e con un film che verrà deciso più avanti il 9 dicembre allo Spazio Bunker. Prenotazioni sul sito del Cityplex o, per gli appuntamenti al Bunker, mandando una mail a: [email protected].