La consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione, e rinnova il suo appello al Presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu per sapere quali azioni intendano mettere in atto per affrontare tempestivamente la riorganizzazione della Stroke Unit, centro urgenza ictus, sassarese.
“Un’interpellanza e una mozione con richieste urgenti alle quali la Regione non ha mai provveduto”
“Sono trascorsi otto mesi dal 16 aprile 2019, ovvero da quando il Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle ha presentato un’interpellanza per denunciare il grave depotenziamento subito dalla Stroke Unit dell’ospedale SS. Annunziata di Sassari, sia sotto il profilo della dotazione di posti letto del reparto che dal punto di vista della carenza di personale sanitario in servizio”, spiega Desirè Manca (M5s).
“Successivamente, con la mozione del 28 gennaio scorso, si sottolineava come il quadro non fosse cambiato minimamente: permaneva allora e permane oggi la grave carenza di infermieri assegnati al reparto, impossibilitati a coprire i cinque turni previsti, così come la presenza di soli sei posti letto e di tre soli neurologi”.
“Poiché la Stroke Unit dell’Ospedale Civile SS. Annunziata – ricorda la consigliera – è Hub di riferimento per il Nord Sardegna, in base alle linee guida nazionali, di norma, deve essere presente almeno un neurologo per turno di guardia e personale dedicato 24 ore su 24”.
“Non bisogna in alcun modo dimenticare – prosegue la pentastellata – che questo reparto, punto di riferimento per tutti i pazienti del Nord dell’isola, presenta condizioni infrastrutturali inadeguate dovute alla carenza di spazi: tutti i pazienti ricoverati devono servirsi di un unico bagno comune, condiviso perfino con il personale. Condizioni indecenti quindi e non certo pari a quelle che dovrebbe avere una Stroke Unit con competenze multidisciplinari”.
“Chiedo quindi nuovamente al Presidente Solinas e all’assessore Nieddu di non perdere ulteriore tempo e di programmare l’ampliamento della Stroke Unit attraverso l’utilizzo dei locali del 41 bis, rendendo così la struttura idonea a garantire gli standard assistenziali adatti ad un centro di tale importanza”.