Granata a parte, i partenopei sono attesi da un ciclo importante da qui alla prossima sosta ma non sarà questo, a detta di Spalletti, a definire le ambizioni dei suoi. “Fino ad ora sono stato rappresentato come quello che crea una fabbrica di fantasmi ma siete voi gli spaventatori professionisti – commenta rivolgendosi ai cronisti in sala stampa – Dite sempre: ‘Ora viene il bellò, ‘Ora si vedrà quello che fate, è stato così dopo la sconfitta col Leicester, poi lo si è detto per la partita di Firenze, ora si parla sempre del contratto di Insigne che pare non possa andare avanti se non firma…Se fate illazioni che può succedere questo o quello prima o poi indovinerete… Calendario alla mano abbiamo partite molto ravvicinate che ci potrebbero creare qualche difficoltà ma abbiamo una rosa che ci permette di andare incontro a dei periodi difficili.
Quello che mi fa ben sperare è che ho recuperato giocatori come Demme, Mertens e Lobotka che sono fondamentali per noi”. E a proposito del belga, aggiunge: “L’ho visto molto bene, si è messo definitivamente alle spalle questo periodo ed è nelle condizioni di far parte dei 16 titolari”. Dal furto dell’auto subito (“non cambia il mio giudizio sul Napoli”) al calendario internazionale (“Se i calciatori arrivano dalle nazionali dieci ore prima della partita, c’è da fare delle riflessioni e fare un passettino indietro”) passando per gli insulti razzisti a Koulibaly (“Penso che chi ha vicino queste persone dovrebbe tirare fuori il cellulare e fare una foto”), Spalletti non si tira indietro davanti alle domande.
Ma quando gli si chiede se questo suo Napoli possa fare davvero la storia, meglio vestirsi da pompiere: “Di strada ce n’è ancora molto da fare. Marotta ha detto che ci sono squadre dalla tradizione e dalla mentalità vincente che lo preoccupano più del Napoli ed è quello che ho detto io altre volte. Ci sono difficoltà reali nel lungo del nostro campionato, è presto per scomodare personaggi o calciatori passati da Napoli che hanno lasciato segni indelebili per abbinarli a quello che stiamo facendo. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, a mettere in campo quelle qualità, quelle disponibilità, quelle ambizioni che ha anche la nostra città”.
(ITALPRESS).