Nella sua opera, Feminas, i piccoli episodi della vita di tutti i giorni, vengono rappresentati come eventi universali nell’ambito della loro quotidianità. Attraverso le sue liriche esprime un sentimento che accomuna chi è avvezzo ai sentimenti e alle emozioni forti. Le sue poesie non sono mai banali, ma diventano spesso motivo di riflessione sulla vita che ognuno di noi conduce quotidianamente.
Maria Giuliana Campanelli, ama l’arte in tutte le sue forme e in modo viscerale la sua Sardegna, cantata spesso nelle sue liriche. Nel novembre del 2014 ha vinto il primo premio nel Concorso letterario internazionale “Città di Oristano” sezione Poesia, successivamente ha pubblicato con la casa editrice Pagine, due raccolte di poesie tra le quali una antologica e nel 2018 una sua poesia è stata inserita nell’antologia del secondo Premio letterario “Cumani Quasimodo”.
Significativa la riflessione che ha fatto Marella Giovannelli su “Feminas”, che definisce come “Un canzoniere romantico, audace e coraggioso, dove si levano le voci, i sussurri e le grida di tante donne e il risultato è sorprendente. L’unico filo conduttore è l’amore in tutte le sue declinazioni. L’Autrice ha colto nel segno osservando il mondo con attenzione da cronista, ponendosi al di sopra delle situazioni e delle donne in cui si è immedesimata, senza giudizio, né pregiudizio, ma con una sorta di empatia che l’ha portata a sentir vibrare il loro vissuto sulla sua pelle.
Il suo essere Poetessa ha poi compiuto il sortilegio. Una guerriera con un cuore che accoglie, profondamente femminile e libera dai tabù: potrebbe essere questo l’identikit della prima Musa ispiratrice di Maria Giuliana Campanelli. Ogni lirica contenuta in Feminas – Donne in versi tra Amore ed Eros, è una finestra aperta su esperienze amorose di donne diverse come temperamento e capacità di esprimere passione, sensualità, erotismo e tenerezza”.
Lei stessa ci aiuta a capire cosa ha voluto rappresentare in quest’opera: “Si tratta di un libro scritto per le donne, che parla di donne e che ho dedicato alle donne, in particolare a quelle vittime di violenza. Infatti, il 30% del ricavato dalle vendite, durante le presentazioni, andrà devoluto ai centri anti violenza del luogo delle presentazioni. Feminas donne in versi tra Amore ed Eros, ha avuto un battesimo prestigioso. La presentazione si è svolta proprio durante l’inaugurazione della Biennale d’arte di Spoleto del maestro Giuliano Ottaviani, inaugurata il 9 ottobre scorso, nell’incantevole palazzo Saffi. Una cornice magnifica, un vero gioiello di architettura medievale immersa in una natura lussureggiante che invita alla pace. La biennale nata 8 anni fa, voluta e curata dal maestro Ottaviani, è un’immersione nella bellezza, infatti, oltre alle opere pittoriche e alle stupende sculture del maestro Ottaviani, sulle pareti e negli spazi espositivi di palazzo Saffi, si possono ammirare le opere degli Artisti del Movimento Arcaista e opere provenienti da tutto il mondo. In questa magnifica cornice, ha visto il battesimo Feminas, donne in versi tra Amore ed Eros, magistralmente presentato dalla storica dell’arte, critico d’arte e grande scrittrice, Claudia Ghiraldello, assieme al suo ultimo libro che contiene, in parte una biografia storico artistica del maestro Ottaviani. Il tutto preceduto dagli inni nazionali di ciascun artista presente alla Biennale e ascoltati in rigoroso silenzio da tutti i presenti in piedi. Emozioni difficilmente destinate all’oblio del tempo”.